Oltre 800 sviluppatori svedesi di team come Ubisoft Massive, DICE, Avalanche, Yager, Electronic Arts e Mojang AB hanno deciso di unirsi in una lettera aperta che richiede “diversità ed uguaglianza” all’interno dell’industria dei videogiochi. La loro richiesta viene in seguito agli spiacevoli fatti che fanno parte dello scandalo GamerGate, innescatosi quando la sviluppatrice Zoey Quinn è stata accusata di aver offerto prestazioni sessuali ad un redattore della testata Kotaku in cambio di una valutazione positiva per il suo Depression Quest – poi rivelatasi non veritiera.Nonostante la legittimità delle critiche e dei sospetti dei videogiocatori, la questione è decisamente sfuggita di mano sulla Rete, e su Twitter diverse persone – che stentiamo a definire gamer – sono arrivate anche a minacciare di morte la sviluppatrice Brianna Wu, inviandole messaggi recanti l’indirizzo della sua casa accompagnati da frasi che preannunciavano il suo stupro e la sua uccisione (al punto che la Wu ha dovuto cambiare residenza).Pertanto, non stupisce che il gruppo di developer abbia voluto dire basta a questa imbarazzante situazione che, anziché nel confronto, è sfociata nelle minacce più becere.Trovate in calce il link diretto alla lettera aperta da loro redatta. Se siete d’accordo, potete sottoscriverla per far sentire la vostra voce sulla quesitone.