Quando nel 2020 Cyberpunk 2077 debuttò tra mille polemiche tecniche, pochi avrebbero immaginato di vederlo funzionare su una console portatile Nintendo.
Eppure, CD Projekt Red ha compiuto un'impresa notevole portando non solo il gioco base sulla nuova Switch 2, ma addirittura l'Ultimate Edition (anche in questo caso ecco la nostra recensione) completa dell'espansione Phantom Liberty.
Si tratta di contenuti aggiuntivi che erano risultati troppo pesanti persino per le console di precedente generazione, rimanendo esclusiva di PS5 e Xbox Series X/S fino a oggi.
L'ambizione del progetto è innegabile, anche se non priva di compromessi tecnici che emergono chiaramente nelle sezioni più impegnative.
La versione Switch 2 si distingue per offrire configurazioni multiple che si adattano tanto al gioco in modalità portatile quanto a quello collegato al televisore.
Ogni configurazione punta su target diversi: 30fps nella modalità qualità e 40fps in quella performance, con parametri che variano significativamente tra l'uso domestico e quello mobile.
Come riferito da Digital Foundry, il sistema sfrutta una versione personalizzata del DLSS di NVIDIA, una tecnologia di upscaling che nessun'altra console può vantare e che rappresenta uno dei punti di forza più evidenti di questa versione.
In modalità docked, il gioco punta alla risoluzione di 1080p attraverso il DLSS, partendo da una base che oscilla tra 720p e 1080p nella modalità qualità, mentre scende fino a 540p-1080p in quella performance per mantenere i 40fps.
La modalità portatile, inevitabilmente, richiede compromessi più sostanziali: si passa a un range di 450p-810p per la qualità (ricostruito fino a 810p) e 360p-720p per le performance (fino a 720p finale). Questi numeri riflettono la realtà tecnica del Tegra T239, il cui clock della GPU scende da 1GHz in docked a soli 0.56GHz in portatile.
Dal punto di vista qualitativo, Switch 2 riserva alcune sorprese positive che la collocano in una posizione ibrida interessante tra le generazioni console.
La disponibilità di 9GB di RAM utilizzabile permette di raggiungere la stessa qualità delle texture di PS5, superando persino Xbox Series S in diversi scenari. Dettagli come le texture del terreno, i decalcomanie sui muri e i tessuti degli abiti mostrano una definizione che si avvicina agli standard current-gen, distaccandosi nettamente dalle limitazioni di PS4.
Il DLSS si rivela particolarmente efficace nel gestire elementi complessi come la pioggia notturna e le riflessioni, eliminando molti degli artefatti che affliggono la versione PS4 con il suo TAA tradizionale. Anche il caricamento degli asset risulta nettamente superiore rispetto alla versione PS4, grazie al storage interno più veloce che evita i fastidiosi tempi di attesa per texture e geometrie.
Tuttavia, la console mostra i suoi limiti nella densità di NPC e veicoli, che rimane sostanzialmente allineata ai livelli di PS4. Le strade di Night City appaiono meno congestionate rispetto alle versioni PS5 e Series S, una scelta che probabilmente tutela le prestazioni della CPU evitando cadute di framerate troppo evidenti.
Anche il sistema di ombre presenta un approccio peculiare: migliore negli interni rispetto a PS4, ma con qualche passo indietro nelle ambientazioni esterne dove si notano pixelature e cascate di filtraggio più evidenti.
Se il gioco base mantiene generalmente i 30fps promessi, superando nettamente PS4 che spesso crolla sui 20fps, l'espansione Phantom Liberty rivela le debolezze più profonde di Switch 2.
La nuova area di Dog Town, con la sua progettazione più complessa, genera cadute sistematiche sotto i 30fps, con punte particolarmente critiche durante gli scontri a fuoco e la guida nelle zone più trafficate.
Gli hitch di frametime che superano i 120ms rendono la guida un'esperienza frustrante, spiegando retroattivamente perché questa espansione non sia mai arrivata sulle console di generazione precedente.
La modalità performance a 40fps, pur teoricamente interessante, si dimostra meno convincente di quanto sperato. Richiede un televisore compatibile 120Hz e offre risultati altalenanti che spesso ricadono sui 30fps o anche al di sotto. L'assenza del supporto VRR durante il gioco docked rende questi cali evidenti e fastidiosi.
Paradossalmente, la modalità funziona meglio in portatile, dove il display a 120Hz con VRR della console stessa riesce a mascherare meglio le oscillazioni, anche se manca il low frame-rate compensation sotto i 30fps.
Al di là delle considerazioni puramente tecniche, Cyberpunk 2077 su Switch 2 rappresenta un risultato notevole per un titolo di lancio.