Il destino ha voluto che il debutto di Clair Obscur: Expedition 33 (date un'occhiata alla nostra recensione) coincidesse con quello di un colosso del passato.
Nei primi giorni di aprile, il piccolo team francese di Sandfall Interactive si è trovato a lanciare la propria nuova IP a soli due giorni di distanza da Oblivion Remastered (anche in questo caso se siete interessati passate sulla nostra recensione), uno dei ritorni più attesi dai fan di Bethesda.
Una situazione che poteva mettere in ombra qualsiasi progetto inedito, ma che si è trasformata in un’occasione storica per il giovane studio.
«Il giorno prima ero tipo ‘aww… forse è un problema’ - ero un po’ giù di morale», ha raccontato Guillaume Broche, direttore del progetto, durante un’intervista su YouTube.
La coincidenza temporale con quello che Broche stesso definisce "una delle più grandi rimasterizzazioni di tutti i tempi" rischiava di soffocare l’attenzione sul nuovo JRPG francese. La tensione era alta anche perché le recensioni del gioco sarebbero uscite proprio il giorno dopo il lancio del titolo Bethesda, in una tempesta mediatica che sembrava lasciare pochissimo spazio.
Eppure, qualcosa è cambiato poche ore dopo. «Non so perché, ma la mattina seguente mi sentivo perfettamente fiducioso e sereno», ha ricordato Broche.
Quella calma si è trasformata in un presagio: il giorno delle recensioni, Clair Obscur: Expedition 33 ha raccolto consensi unanimi. «Quando abbiamo visto il punteggio, tutti hanno pianto, tutti si sono abbracciati, ed è stato uno dei giorni più forti e intensi delle nostre vite».
Quello che sembrava un ostacolo insormontabile si è trasformato in una vittoria ancora più dolce, capace di dimostrare che anche una nuova proprietà intellettuale può reggere il confronto con giganti della storia videoludica. Broche oggi descrive quella coincidenza con soddisfazione:
Ora che tutto è andato bene, in realtà sono perfettamente contento, perché sento che questo ci rende ancora più meritevoli in qualche modo.
Il trionfo di Clair Obscur: Expedition 33 è diventato così un esempio raro di come creatività e determinazione possano vincere persino contro il peso della nostalgia e delle grandi produzioni.
Mentre i fan di Oblivion hanno finalmente ottenuto il loro ritorno tanto atteso, il piccolo studio francese ha conquistato un posto tra le sorprese più importanti dell’anno, dimostrando che nel mercato dei giochi di ruolo c’è spazio tanto per le glorie del passato quanto per le nuove gemme del presente.