Il team polacco Bloober Team è in uscita con Cronos: The New Dawn (qui trovate la nostra recensione), nuova esperienza horror in terza persona sviluppata su Unreal Engine 5. Il titolo non è solo una prova per gli appassionati del genere, ma anche un banco di test tecnico che mette alla frusta le schede grafiche di ultima generazione.
I primi benchmark condotti su diverse configurazioni PC mostrano un quadro complesso, dove resa visiva e prestazioni non sempre vanno di pari passo.
Le prove hanno utilizzato un sistema con AMD Ryzen 9 7950X3D e 32GB di memoria DDR5, abbinato a una gamma di GPU che spazia dalle AMD Radeon RX 6900XT, RX 7900XTX e RX 9070XT fino alle NVIDIA RTX 2080Ti, RTX 3080, RTX 4090, RTX 5080 e RTX 5090. I risultati variano sensibilmente a seconda della risoluzione.
A 1080p con preset Epic, cinque delle schede testate riescono a mantenere i 60fps stabili, anche se modelli come RX 6900XT e RTX 3080 beneficiano della presenza di monitor FreeSync o G-Sync per evitare cali di fluidità.
Salendo al 1440p, solo RTX 4090, RTX 5080 e RTX 5090 riescono a garantire prestazioni solide, mentre sorprende il comportamento della RX 7900XTX, superiore alla più recente RX 9070XT.
Il 4K rappresenta invece la sfida più dura: nessuna GPU riesce a mantenere i 60fps stabili con impostazioni Epic, un limite legato all’uso del Software Lumen come opzione predefinita.
Scendendo di qualità si guadagnano margini importanti: da Epic a High si registra un boost del 18-25%, sufficiente per far girare il 4K nativo su RTX 5090, mentre Medium e Low garantiscono incrementi ulteriori rispettivamente del 15% e del 21%.
Cronos: The New Dawn offre anche supporto completo a tutte le principali tecnologie di upscaling: NVIDIA DLSS 4 con MFG, AMD FSR 3.1 e Intel XeSS 2.0. Una scelta che consente ai giocatori di calibrare al meglio il rapporto tra qualità visiva e prestazioni, indipendentemente dalla GPU posseduta.
Dal punto di vista estetico, il titolo convince grazie a un’atmosfera immersiva e a scenari molto dettagliati, nonostante qualche ombra pixelata di troppo. Bene anche la gestione degli stuttering: disabilitando l’Hardware Lumen, le interruzioni si riducono ai soli caricamenti tra aree, senza i fastidiosi problemi legati alla compilazione degli shader.
Nel confronto con altri horror recenti, Cronos: The New Dawn si comporta meglio di Silent Hill 2 Remake, pur rimanendo nella media delle produzioni basate su Unreal Engine 5. Un esordio tecnico che conferma l’ambizione di Bloober Team e offre ai giocatori PC un nuovo titolo di riferimento per mettere alla prova i propri hardware.