La trasformazione di Bloober Team da studio sottovalutato a punto di riferimento dell'horror moderno rappresenta una delle rivincite più significative nell'industria videoludica degli ultimi anni.
Dopo il successo critico del remake di Silent Hill 2 (qui la nostra recensione), il team polacco si trova oggi in una posizione completamente diversa, libero dal peso delle aspettative negative che aveva caratterizzato il periodo precedente al lancio.
È una metamorfosi che ha cambiato non solo la percezione del pubblico, ma anche l'autostima interna degli sviluppatori, come rivela Jacek Zięba, game director del prossimo progetto Cronos: The New Dawn (ecco la nostra recentissima anteprima).
Il percorso verso il riconoscimento è stato tutt'altro che semplice per lo studio di Cracovia. Per due lunghi anni, gli sviluppatori hanno lavorato sotto lo sguardo implacabile di una fanbase ferita da troppe delusioni e di un pubblico horror che considerava i precedenti lavori di Bloober insufficienti per affrontare il remake di uno dei capolavori assoluti del genere.
«Abbiamo smesso di sentirci costantemente degli sfavoriti dopo Silent Hill»
Questo è quello che afferma Zięba in una recente intervista, ma le voci scettiche però a suo dire si moltiplicavano:
«Oh no, lo sta facendo Bloober. Lo distruggeranno»
Questa pressione psicologica ha messo a dura prova l'intera compagnia, che ha dovuto trovare la forza di andare avanti nonostante la maggior parte delle persone sembrava contraria al progetto. La capacità di mantenere la rotta e investire completamente nel lavoro, anche di fronte al dissenso pubblico, si è rivelata la chiave del loro successo.
Oggi Bloober Team naviga in acque completamente diverse, il prossimo Cronos: The New Dawn arriva sul mercato con il prestigioso appellativo di "dallo studio che ha creato il remake di Silent Hill 2", una definizione che suona come un complimento, non più come una minaccia. Questo cambiamento di percezione ha effetti tangibili sulla motivazione del team e sulla loro capacità di innovare.
Il nuovo progetto rappresenta un ritorno alle origini geografiche per lo studio, ambientato nella loro Cracovia natale ma reinterpretata attraverso una lente fantascientifica che mescola disastri futuristici ed estetica sovietica degli anni '80.
Si tratta di un approccio più vicino al mondo di Resident Evil, che dimostra la versatilità acquisita dal team dopo l'esperienza con Silent Hill.