Il successo internazionale ottenuto con il remake di Silent Hill 2 ha consolidato la reputazione di Bloober Team come uno dei più promettenti sviluppatori horror del panorama videoludico contemporaneo.
Il team polacco, che ha saputo conquistare critica e pubblico con il suo approccio raffinato al genere dell'orrore psicologico, non sembra intenzionato a fermarsi e ha in cantiere una serie di progetti che spaziano dalle nuove console portatili alla realtà virtuale.
La strategia dello studio appare chiara: diversificare l'offerta mantenendo sempre al centro quella capacità di creare atmosfere inquietanti che li ha resi celebri in tutto il mondo.
Tra i progetti più interessanti spicca Layers of Fear: The Masterpiece Edition, una versione completamente rivisitata del gioco che quasi dieci anni fa ha segnato l'ingresso di Bloober nel mondo dell'horror.
Questa edizione definitiva arriverà su Switch 2 nel corso del 2025 e includerà tutti i contenuti aggiuntivi mai rilasciati per il titolo originale.
Ancora più intriganti sono i due progetti attualmente in fase di sviluppo sotto i nomi in codice Project M e Project F, sviluppati dalla sussidiaria di Bloober: Broken Mirror Games.
Il primo, esclusiva per le console Switch (sia la versione originale che la nuova generazione), si presenta attraverso un teaser trailer dal sapore cinematografico che mostra un uomo esplorare le scale rovinate di un palazzo, mentre una bambina in abito bianco si avvicina minacciosamente alla telecamera in un giardino esterno.
Le immagini dal vivo conferiscono al progetto un'aura di realismo inquietante che promette di distinguerlo nettamente dai precedenti lavori dello studio.
L'incursione di Bloober nel mondo della realtà virtuale avviene attraverso Star Trek: Infection, in arrivo l'11 dicembre su Meta Quest 3S, Meta Quest 3 e SteamVR.
Questo titolo, presentato in anteprima al Gamescom di qualche mese fa, rappresenta una sfida affascinante: trasportare l'iconico universo di Star Trek in una dimensione horror attraverso le potenzialità immersive della VR. L'idea di coniugare una proprietà intellettuale così celebre con il genere dell'orrore potrebbe aprire nuove strade creative per l'intero settore.
La scelta di concentrarsi sulla realtà virtuale dimostra come Bloober non tema di sperimentare con tecnologie emergenti, cercando sempre nuovi modi per coinvolgere emotivamente i giocatori. L'immersività tipica della VR si sposa perfettamente con l'approccio psicologico all'horror che caratterizza le produzioni dello studio polacco.
Guardando al futuro, Bloober ha confermato ufficialmente di essere al lavoro su un remake del primo Silent Hill, eredità pesante ma al tempo stesso opportunità straordinaria dopo il successo del secondo capitolo.
Lo studio ha inoltre lasciato aperta la possibilità di un seguito per Cronos: The New Dawn, anche se al momento non ci sono progetti concreti in fase di svilupazione.