La beta di Battlefield 6 ha registrato il record assoluto di partecipazione per la serie, ma ha anche messo in luce diversi problemi che gli sviluppatori promettono di risolvere prima del lancio ufficiale. EA e Battlefield Studios hanno confermato interventi su armi, mappe e sistema di movimento.
Le armi riceveranno correzioni mirate: i fucili mitragliatori non saranno più così efficaci sulle lunghe distanze, mentre il famigerato fucile a pompa M87A1 verrà indebolito e richiederà più colpi per eliminare un avversario. Anche la gestione del rinculo sarà resa più naturale, per premiare chi spara a raffiche brevi o colpi singoli.
Resta invece sotto indagine il fastidioso problema del “time-to-kill vs time-to-death”, la discrepanza tra il tempo necessario a eliminare un nemico e quello percepito da chi subisce i danni.
Per quanto riguarda il movimento, gli sviluppatori ridurranno il vantaggio ottenuto da scivolate e salti consecutivi, che nella beta ricordavano troppo da vicino lo stile frenetico di Call of Duty (Black Ops 7 ha svelato da poco la data di uscita). Anche i paracadute saranno meno aggressivi all’apertura e la precisione delle armi verrà penalizzata quando si spara in volo o durante una scivolata.
Le mappe hanno ricevuto critiche per la loro dimensione limitata e la scarsa varietà. Battlefield Studios ha rassicurato che nel gioco completo saranno presenti ambienti più estesi come Mirak Valley e Operation Firestorm, pensati per restituire la tipica sensazione di guerra su larga scala.
Sul fronte delle modalità, Rush rimarrà in formato 12v12, ma con mappe più curate, mentre Breakthrough offrirà le battaglie più ampie con un numero variabile di giocatori, fino a un massimo di 64. Confermate inoltre le modalità “Open” e “Closed Weapon”, che al lancio saranno rese più accessibili dopo le difficoltà riscontrate in beta.
Infine, gli exploit che permettevano di raggiungere zone fuori mappa - come i tetti degli edifici - saranno eliminati.
Battlefield 6 uscirà il 10 ottobre su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S, con nuove sessioni dei Battlefield Labs dedicate a testare in anteprima le modifiche.