Arriva la condanna per il papà di Sonic, ed è durissima

Yuji Naka, creatore di Sonic, è stato condannato a a due anni di prigione e a una multa salatissima a seguito delle accuse di insider trading.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

La brutta storia che ha coinvolto Yuji Naka, creatore di Sonic, aggiunge un altro tassello con la condanna a due anni di prigione.

Il fallimento di Balan Wonderland, il suo ultimo progetto uscito su tutte le piattaforme (che trovate su Amazon), è stato solo l'inizio di un periodo che definire nero è poco.

A novembre dello scorso anno, Naka era stato arrestato per un presunto scandalo relativo ad una manovra di insider trading ai danni di Square Enix.

Le indagini sono andate avanti e il creatore di Sonic è stato chiamato a rispondere dei suoi crimini in tribunale, ammettendo il suo coinvolgimento.

Ora, come riportato anche da TheGamer, è arrivata la sentenza, ed è senza dubbio durissima.

Come riportato da Denfanminicogamer.jp, Naka è stato anche multato due volte per 2,5 e 170 milioni di yen, ma la sua difesa sta cercando di ridurre la somma. 

Nel caso di Naka, si ritiene che abbia acquistato azioni di due sviluppatori prima che venissero resi pubblici i piani di sviluppo dei giochi, in modo da poterle vendere in un secondo momento, quando avrebbero avuto un valore maggiore.

Lui e il responsabile del middleware di Dragon Quest XI, Taisuke Sazaki, hanno investito in ATeam Entertainment prima che venissero resi pubblici i piani per lo sviluppo dello spin-off mobile Final Fantasy VII The First Soldier, da cui le accuse di insider trading.

La sentenza è stata emessa oggi nell'ambito del terzo processo a carico di Naka, accusato di aver violato il Financial Instruments and Exchange Act per insider trading sia per Aiming che per ATeam.

Quando ha scelto di dichiararsi colpevole, a marzo, l'autore avrebbe detto: «Non c'è dubbio che conoscevo i fatti del gioco prima che fosse reso pubblico e ho comprato le azioni».

«Siamo profondamente dispiaciuti per la grande preoccupazione che questo ha causato a tutti gli interessati», ha dichiarato Square Enix. «Abbiamo affrontato l'incidente con rigore, comprese le azioni disciplinari interne intraprese contro i dipendenti sospettati».

Un gran brutto finale per un autore leggendario, proprio pochi mesi dopo che Sonic Frontiers aveva ridato alla saga un po' di lustro.