Microsoft ora può accedere ai documenti sulle esclusive Sony: lo ha deciso un giudice

Un giudice in USA ha accolto la richiesta di Microsoft di vedere cosa Sony ha presentato agli enti regolatori per Activision Blizzard, e non solo: potrà anche verificare gli accordi di esclusività del platform holder giapponese.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La questione della possibile acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, che aveva trovato l'accordo sulla base di $68,7 miliardi ma che sta trovando opposizioni da parte degli enti regolatori, continua.

Uno dei più fermi oppositori dell'acquisizione è incarnato da Sony, proprietaria di PlayStation, che teme di perdere il franchise Call of Duty – uno dei più popolari sulle sue piattaforme. Dal canto suo, Microsoft ha affermato di voler garantire che lo sparatutto rimanga anche sulle console Sony (trovate PS5 su Amazon, a proposito) e ha confermato di volerlo portare anche su quelle Nintendo.

La diatriba, però, prosegue nelle opportune sedi legali, soprattutto dopo le opposizioni della FTC, e nelle ultime ore sono arrivate ulteriori novità: come riferito da Eurogamer, infatti, un giudice negli Stati Uniti ha garantito a Microsoft l'accesso a degli importanti documenti di Sony, come leggete nelle carte ufficiali della FTC.

Si tratta dei documenti presentati dalla compagnia per opporsi all'acquisizione di Activision Blizzard, ma anche di documenti che testimoniano come Sony si approcci per ottenere le sue esclusive da produttori di terze parti: la compagnia giapponese dovrà così rendere disponibili le carte relative agli accordi con i publisher dal 2019 in poi.

Sappiamo, infatti, che uno dei punti chiave della "difesa" Microsoft, accusata di sbilanciare verso di sé il mercato videoludico casomai dovesse acquisire Activision Blizzard, risiede proprio nel fatto che Sony abbia in realtà molte più esclusive di quante non ne abbia Xbox – sebbene la casa di Redmond abbia sempre ribadito di non avere in piano, almeno nel breve termine, di rendere esclusivi i giochi più celebri di Activision Blizzard.

Nei mesi scorsi, era stata tirata in ballo anche la precedente acquisizione di ZeniMax Media – proprietaria di Bethesda Softworks e di franchise come The Elder ScrollsFalloutDoom – con enti regolatori che accusavano Microsoft di non aver manutenuto la parola sulla non-esclusività dei futuri giochi, come Starfield. Microsoft aveva tuttavia fatto notare di non aver mai promesso la non-esclusività, in quel caso.

La diatriba sembra insomma destinata a continuare ancora per un bel po': nelle scorse ore, comunque, come riferito da VGC, la Commissione Europea ha fatto sapere che si esprimerà sulla questione il prossimo 25 aprile, in seguito all'udienza di Bruxelles dei giorni scorsi, a cui avevano preso parte Microsoft, Sony e Activision.