Recensione

Mega Man Legacy Collection Recensione

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Nell’olimpo delle icone più intramontabili dell’infanzia del medium videoludico, seppure non al livello di personaggi come Mario e Pac-Man, Mega Man occupa un posto di una certa importanza, soprattutto grazie al contributo che i titoli ad esso dedicati hanno dato tanto al genere dei platform quanto a quello degli sparatutto in due dimensioni, frullati insieme in un gameplay senza tempo.Oggi Capcom dedica ai fan più nostalgici una raccolta dei primi sei episodi, tutti usciti per NES: vediamo come e quanto la casa di Osaka ha reso omaggio al suo robottino blu.

Da uno a seiCorreva l’anno del Signore 1989, il muro di Berlino era appena caduto e il sottoscritto aveva compiuto otto anni quando rimase folgorato da un robottino blu. Letteralmente.Nonostante lo sbarco europeo giunse con quasi due anni di ritardo rispetto al paese del Sol Levante, (dove invece furoreggiava dall’87) Mega Man sconvolse il concetto di gioco a piattaforme d’azione, riscrivendo tante delle consuetudini dell’epoca e facendo nascere un vero e proprio culto nei confronti di un semplice ammasso di pixel blu, con un’arma montata su un braccio.All’epoca ero salito con ritardo sul treno del NES, da fiero possessore di un Master System II, ma rimasi nondimeno estasiato dal connubio tra salti millimetrici, dal fattore strategico legato alla scelta delle armi con cui affrontare i boss e all’apparente (come scoprii più tardi) libertà lasciata al giocatore, che poteva decidere di affrontare gli stage nell’ordine che preferiva.In realtà, a meno di non voler tirare giù tutti i santi del calendario, c’era una sequenza ben precisa con cui affrontare gli stage, perché nessuno dei boss perdonava il giocatore che giungeva impreparato al loro cospetto.Oggi, a ventisei anni da quei pomeriggi dorati, riscopro che, a conti fatti, il primo episodio non è nemmeno uno dei più riusciti e che Capcom, nell’affidarsi a Digital Eclipse per questa raccolta, ha fatto una mossa molto saggia: questa è infatti ben confezionata, fedele al materiale di partenza e proposta ad un prezzo invitante, anche se, a ben vedere, qualcosa da migliorare c’è anche qui.

Dai giochi…Un avviso ai naviganti è obbligatorio: Mega Man è passato alla storia (anche) per il suo livello di difficoltà, che spazia dall’impegnativo al pressoché impossibile, e questa Legacy Collection, fedele al materiale originale più di un golden retriever con il suo padrone, non costituisce, ovviamente, eccezione.Anzi, rammollito da un decennio buono di giochi che, praticamente, si finiscono da soli, io stesso ho preso una gragnuola di calci nelle gengive (esposte perché sorridevo mentre giocavo) durante le ore di test, anche in punti che ricordo di aver giocato e oltrepassato senza eccessivi patemi anni fa: se quindi appartenete alle nuove generazioni di videogiocatori, il rischio frustrazione è dietro l’angolo.Se invece una buona sfida è quello che cercate, indipendentemente dalla vostra età, allora avrete pane per i vostri denti: tutti e sei i giochi sapranno tenervi sulla corda, nonostante i ragazzi che si sono occupati della raccolta abbiano inserito facilitazioni sparse, tra cui spicca la possibilità di creare un save state istantaneo per singolo gioco.I giochi contenuti nella collezione sono tutti platform bidimensionali di stampo classico, con un’enfasi notevole sull’azione e sul tempismo, che sopperiscono con un esercito di nemici bastardissimi ad un level design buono ma non ai livelli dei migliori prodotti di casa Nintendo.Bisognerà allora fare buon uso delle tre vite in possesso per superare burroni, trappole appuntite, aculei che spuntano da ogni dove e boss dai pattern di attacco differenziati e spesso difficilmente leggibili.Oltre a tutto il buono che c’era nei prodotti originali, in questa Legacy Collection sono stati inclusi anche i problemini di natura tecnica, dovuti alla limitata potenza computazionale del NES, e una serie di extra sicuramente apprezzabili ma non propriamente memorabili, dalla immancabile galleria di artwork e bozzetti preparatori ad un database contenente informazioni su tutti i nemici incontrati lungo i sei episodi, passando per un music player che suona tanto anni ottanta, e, come tale, farà felici soprattutto i nonnetti del videoludo.Riguardo alle magagne tecniche, invece, aspettatevi di incappare in qualche rallentamento e in sparuti episodi di flickering (un cavallo di battaglia della prima home console Nintendo), nulla, insomma, che rovini l’esperienza di gioco in maniera irreparabile.

…al restoLodevoli, poi, la possibilità di scegliere tra tre differenti aspect ratio (original, wide e full), la presenza di due filtri atti a ricreare lo stile delle televisioni dell’epoca, dei concept art in tre dimensioni di alcuni dei titoli e, soprattutto, le Sfide, ovvero prove a tempo alla maniera di quelle viste nei due Nes Remix di Nintendo, in cui confrontarsi non solo con le insidie dei livelli e dei boss del gioco, ma anche con un implacabile countdown.Il tempo registrato può essere confrontato con quelli di altri giocatori sparsi per il mondo grazie a delle leaderboard online apposite, allungando considerevolmente la vita del prodotto, altrimenti non esageratamente longevo da portare a termine.Peccato, allora, che manchino del tutto delle interviste (non solo ad Inafune, creatore della serie e fuoriuscito da Capcom), così come i capitoli dal settimo al decimo, che, pure usciti per console differenti (dallo SNES fino alla scorsa generazione di console), conservano il fascino dei Mega Man che furono e avrebbero reso davvero imperdibile questo prodotto.Non che allo stato attuale delle cose non lo sia, intendiamoci, ma il suo appeal, molto forte per i nati durante gli anni ’80 o i primissimi anni ’90, è probabilmente ridotto per tutti coloro che hanno iniziato a videogiocare con Playstation 3 o Xbox 360.

– Sei pezzi di storia a meno di quindici euro

– L’ABC dell’action platform in una sola raccolta

– Nessuno dei titoli inclusi si completerà da solo

– Le sfide potrebbero risucchiare i vecchi lupi di mare…

– Mancano altri quattro capitoli e qualche intervista

– …ma anche frustrare i meno esperti

8.0

A metà tra l’omaggio ad una delle più belle serie di tutti i tempi e la raccolta enciclopedica dedicata a Mega Man, questa Legacy Collection si presenta come un acquisto irrinunciabile per i videogiocatori di vecchia data, ed è comunque consigliata, con le riserve espresse in sede di recensione, anche ai giocatori più giovani, purché siano pronti a sudare le proverbiali sette camicie (se non qualcuna di più) per venirne a capo.

Adesso non rimane che attendere un secondo volume che ci offra anche i rimanenti quattro episodi, con buona pace degli amanti della serie Zero.

Voto Recensione di Mega Man Legacy Collection Recensione - Recensione


8