L'Ombra della Guerra cambia vestito: cosa è successo con l'ultimo update

Avatar

a cura di Gottlieb

L’Ombra della Guerra è stato uno dei titoli più chiacchierati dell’inizio dell’anno a causa della polemica che hanno colpito il sistema delle microtransazioni: una vicenda che ha prodotto esclusivamente vinti e nessun vincitore, se non qualche videogiocatore che ha deliberatamente deciso di non lasciarsi andare alla spesa di moneta vera. A distanza di qualche mese, con un supporto post-lancio che ci ha visti impegnati in due DLC e in qualche espansione, l’Ombra della Guerra ha deciso di cambiare vesti e andare a modificare quasi completamente quegli elementi che erano stati fortemente criticati dall’utenza.




Partiamo dal primo punto, quello principale, che riguarda, per l’appunto, le microtransazioni. Era stato annunciato già ad aprile che il team avrebbe completamente azzerato tale meccanica, ma l’ufficialità arriva in queste settimane con il totale annullamento del mercato. L’unico modo che resta per costruire l’esercito adesso è quello dell’affidarsi al Nemesis System, così da potersi godere anche degli aspetti più prossimi al gameplay piuttosto che legati alla mera roulette di acquisto di scrigni da aprire nella speranza di trovare il comandante più forte. Lo stesso discorso è da fare per quanto riguarda gli oggetti rari, non più disponibili attraverso sbustamento ma esclusivamente tramite la conquista in-game. Non stiamo praticamente raccontando nulla di nuovo a chi ha deciso, come il sottoscritto in fase di review e in fase successiva, di non cedere il passo alle microtransazioni mesi fa e di concentrarsi sul gameplay nudo e crudo: le novità riguardano esclusivamente quei giocatori che avevano deciso di affidarsi ai propri soldi, veri, per poter conquistare dei vantaggi in gioco, aspetto che non è più perseguibile in nessun modo. C’è da dire, inoltre, che così facendo il team ha anche dovuto ribilanciare alcuni aspetti del gioco, soprattutto nell’Epilogo, che era tra le più annose e faticose sezioni di gioco de L’Ombra della Guerra.

Subito dopo aver completato l’ultima boss battle si aprivano le porte del quarto atto del titolo, un espediente abbastanza prolisso e ridondante per allungare l’esperienza di gioco finale. In molti se lo ricorderanno, ma per chi ha deposto le armi subito dopo la cut scene che vede protagonisti Celebrimbor e Sauron, l’epilogo de L’Ombra della Guerra ci portava attraverso dieci diversi round di difesa delle nostre fortezze, andando ad aumentare di volta in volta, per ognuno di questi segmenti, il numero di battaglie da portare a termine. A seconda della difficoltà scelta all’inizio del gioco si rischiava di perdere anche le fasi di difesa e doversi poi cimentare in quelle di riconquista, raddoppiando pertanto il tempo della durata di un atto che non aveva più nulla da raccontare dal punto di vista della trama e che non faceva altro che riciclare la medesima meccanica per svariate ore. Adesso, con questa nuova imponente modifica e aggiornamento, l’end-game di Talion ci porta ad approfondire tematiche riguardanti le storyline di Shelob, del Re Stregone e, inevitabilmente, anche dello stesso Ramingo, che verte in uno stato decisamente diverso da quello iniziale. Nel caso in cui avete già portato a compimento le Shadow Wars riceverete delle ricompense per quanto fatto retroattivamente, se invece siete ancora in corso d’opera sappiate che vi verrà resettato qualsiasi progresso nell’Atto IV e riprenderete da subito dopo la boss battle di Celebrimbor. I round sono stati abbassati a tre rispetto ai dieci citati poc’anzi, così come anche le difese sono scese a cinque rispetto alle precedenti venti. Uno snellimento incredibilmente utile per portare a termine in maniera rapida e indolore le Guerre dell’Anello.




Gli sviluppatori hanno deciso di spingere l’utenza a terminare l’Atto IV aggiungendo delle abilità che vengono sbloccate come ricompense, oltre quindi al true ending: tali abilità saranno utilizzabili anche nel post-game e viaggeranno a braccetto con l’aumentare dei livelli da 80 a 85, per quanto riguarda i comandanti degli eserciti schierati a Mordor. Lo stesso Talion potrà salire fino al livello 80, lasciandosi alle spalle il precedente level cap fissato a 60. Questo significa che potrete andare avanti a completare diverse missioni – a patto che ne abbiate ancora da terminare – e guadagnare quei 20 livelli in più a vostra disposizione; inoltre ogni skill avrà dalla sua un nuovo possibile potenziamento, definito “Prestige”, utile per ottenere dei bonus a ogni upgrade. La disparità del level cap tra Talion e gli orchi, che manterranno 5 livelli in più, permetterà al livello generale di sfida di essere sempre orientato verso l’alto, così da non rendervi eccessivamente forti rispetto ai vostri avversari e tenere sempre accesa ogni battaglia. Ci è capitato di trovare sia orchi di livello inferiore che superiore, ma quasi mai subito all’85, segno che il bilanciamento è stato gestito in maniera molto accorta. 
Ovviamente con un level cap aumentato anche il gear system ne ha risentito positivamente. Ogni oggetto può ricevere l’upgrade al livello 80 e anche l’equipaggiamento leggendario può subire le medesime modifiche. Potete ancora decidere se distruggere quel pezzo di armatura per ottenere del Mirian in cambio, ma ci sono due nuove opzioni che potrete utilizzare: la prima vi spingerà a utilizzare il Mirian per portare quel determinato pezzo al livello corrente di Talion, la seconda invece vi chiederà di usare una specifica gemma per annullare il bonus fornito da tale pezzo e ottenerne un altro al suo posto. Il tipo di gemma richiesto dipende più che altro dalle statistiche del pezzo d’armatura che avete deciso di azzerare. Queste due nuove opzioni vi danno grandissima flessibilità e vi permetteranno di arrivare alla build perfetta per i vostri gusti. 

L’Ombra della Guerra, insomma, ha cambiato molto dei suoi vestiti grazie a questo che è l’ultimo aggiornamento gratuito e di queste dimensioni da parte del team di Monolith. Un’operazione che corregge un po’ il tiro dello sviluppo iniziale, rendendo meno tedioso l’epilogo e inserendo qualche elemento aggiuntivo che possa rendere maggiormente interessante l’end-game, spingendo l’utenza tutta a giocare ancora diverse ore nei panni di Talion per sbloccare tutte quelle abilità che sono state inserite ex novo. Un’ammissione di colpa che mortifica un po’ l’esperienza vissuta a suo tempo e che ci fa effettivamente riflettere su quanto tempo in più avrebbe potuto e dovuto prendersi il team di sviluppo per realizzare qualcosa di effettivamente funzionale in ogni suo segmento. Ciò non toglie, sia chiaro, che l’esperienza all’epoca fu ottima e che la valutazione viene di per sé confermata: vederne, però, adesso queste migliorie ci fa indubbiamente pensare a come sarebbe stato più profittevole vivere questa avventura a suo tempo con tutti gli update del caso.