Lo scrittore di Spec Ops: The Line: vi assicuro che il messaggio del gioco era politico

A chi pensava che il gioco non avesse un messaggio politico, risponde direttamente lo scrittore di Spec Ops: The Line

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Spec Ops: The Line è uno dei videogiochi che, senza voler fare spoiler ai nostri lettori, rappresenta in maniera più cruda la guerra, ponendo particolarmente l’accento sul fatto che i buoni o i cattivi sono molto diversi, a seconda del punto di visto da cui si analizza un contesto. Qualcuno, tuttavia, ha affermato che il gioco non abbia in sé alcun messaggio politico, poiché essere contrari ai conflitti armati non è un messaggio politico.

«Penso tutt’ora che Spec Ops: The Line non sia stato politico, in quel caso. Rappresenta la guerra sotto una luce negativa, ok, ma cosa c’è di politico in questo? Non vediamo già la guerra come una cosa brutta? Non è una cosa legata alla politica, sono solo cose che effettivamente accadono in guerra.»

La risposta di Walt Williams, scrittore del gioco, non si è fatta attendere ed è stata tagliente e laconica: «vi giuro che c’era un messaggio politico.» Difficile, in effetti, poterla pensare diversamente.

Per ogni ulteriore approfondimento su Spec Ops: The Line, fate riferimento alla nostra scheda dedicata.