La Shadow Moses di Metal Gear Solid deve dire «grazie » a Kojima e ai suoi LEGO

Hideo Kojima ha utilizzato il suo account Twitter per rivelare diversi dettagli inediti sullo sviluppo dell'originale Metal Gear Solid.

Immagine di La Shadow Moses di Metal Gear Solid deve dire «grazie » a Kojima e ai suoi LEGO
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Tutti i capitoli principali di Metal Gear Solid sono stati curati da Hideo Kojima e tutto il suo staff, prima dell'addio ufficiale dovuto alla rottura con Konami.

La saga stealth per eccellenza (potete recuperare il quinto e ultimo capitolo su Amazon) ha infatti avuto lunga vita, nonostante negli anni la sua stella si sia spenta inesorabilmente.

Ora, mentre Kojima-san è al lavoro su un nuovo e misterioso gioco con protagonista Elle Fanning, sono emersi alcuni dettagli molto interessanti su un "progetto" LEGO legato proprio a Metal Gear Solid.

Come riportato da Games Radar, infatti, lo staff di Kojima ha deciso infatti di regalare altri mattoncini al geniale game designer, per permettergli di finire lo sviluppo della mappa di MGS.

Durante lo scorso fine settimana, Kojima ha utilizzato il suo account Twitter inglese per rivelare diversi dettagli inediti sullo sviluppo dell'originale Metal Gear Solid.

Il director ha scritto di aver costruito in 3D l'intera isola di Shadow Moses con i LEGO, al fine di pianificare la mappa di Metal Gear Solid per il team di sviluppo.

Tuttavia, sembra che Kojima finì per esaurire i pezzi LEGO in suo possesso e fu quindi costretto ad abbandonare l'idea.

Questo, fino a quando lo staff Konami che lavorava con lui gli regalò una grande quantità di mattoncini per il suo compleanno, assicurandogli la possibilità di terminare la ricostruzione completa di Shadow Moses.

È interessante ricordare che tutto ciò avvenne intorno al 1995, anni prima che LEGO diventasse il colosso mondiale che conosciamo oggi.

I mattoncini in questione non sono certo economici al giorno d'oggi e sarebbe interessante sapere quanto fossero facilmente reperibili i set e i pezzi in Giappone a metà degli anni Novanta.

In ogni caso, è un sollievo che lo staff di sviluppo di Kojima si sia riunito per aiutare il regista a superare il traguardo: chissà come sarebbe andata se il director non fosse stato in grado di costruire una ricostruzione LEGO dell'isola che tutti noi abbiamo potuto esplorare.

Restando in tema, Metal Gear Solid ha rinunciato in ogni caso a oltre 2000 contenuti durante il suo sviluppo: ce li svela David Hayter nel nuovo video.