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Kula World | L'ora amarcord

L'essenzialità preziosa di una palla da spiaggia

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a cura di SirFran Snee

Avviso ai lettori: state consultando una pagina dai contenuti ad alto rischio di lacrime e nostalgia, in perfetta linea con lo stile amarcord di questa rubrica. Erano i tempi del lancio della primissima PlayStation, nel lontano 1998, quando alcuni giochi erano più un esperimento, una serie di prove ed errori che, come è normale che sia, si sono rivelati in parte dei buchi nell’acqua o delle fortunate e brillanti ideazioni. Parliamo di un caso appartenente a quest’ultima categoria, una piccola, grande perla che ritroviamo ora negli angoli dedicati al retrogaming di parecchie fiere a tema videoludico, a dimostrazione di quanto questo titolo abbia saputo appassionare il pubblico di giocatori, che lo ricordano con grande affetto. Parliamo di un gioco dove il pallone svolge un ruolo predominante, ma non si tratta di Fifa o Pes: riscopriamo Kula World, meglio noto come “il gioco del pallone da spiaggia”, un gioco a metà tra il platform e il puzzle game letteralmente da vertigine. Un rompicapo sviluppato da Game Design Sweden AB, ormai ventun’anni or sono, e pubblicato con diversi nomi a seconda della localizzazione: Roll Away da Psygnosis negli Stati Uniti e in Giappone con il nome di Kula Quest. Il gioco è davvero molto raro, ma anche ricercato, motivo per cui alcune copie sono state vendute perfino durante delle sessioni di aste online a prezzo piuttosto elevato. Non per questo sono mancate versioni successive: dal 29 novembre 2007 è possibile scaricare Kula World per PlayStation 3 e PlayStation Portable tramite PS Network, mentre nel 2011 è stata pubblicata su Google Play la versione per Android.

A tutto rebus

Non avete ancora avuto il piacere di provarlo e non sapete di cosa vi stiamo parlando? Vi raccontiamo in breve la sostanza del gameplay, tanto facile quanto avvincente in modo quasi ipnotico. A una prima occhiata, potrebbe sembrare piuttosto banale, ma non lo è: lo scopo del gioco è di guidare Kula, una palla da spiaggia coloratissima, attraverso vari livelli, durante i quali dobbiamo trovare un numero variabile di chiavi per sbloccare la porta di uscita e raggiungerla prima che il tempo finisca. Ogni livello contiene un frutto, come pesca, cocomero, banane o fragola che può essere raccolto, con lo scopo di ottenerli tutti. Fatto questo, si sblocca un livello bonus, proprio come un platform in stile Crash Bandicoot, ma non senza difficoltà: questo livello sarà giocabile una sola volta. Si tratta di una caratteristica tendenzialmente evitata nei giochi più recenti, ma abbastanza tipica dei primissimi titoli lanciati agli esordi della piattaforma. Ad ogni modo, per terminare con successo il livello bonus, bisogna camminare sopra tutti i blocchi; allo scadere del tempo o in seguito alla caduta nel vuoto della palla, il bonus del livello sarà 0.

Kula World conta fino a 150 livelli standard, oltre a 30 livelli bonus e 10 livelli nascosti, accessibili da una porta secondaria e, una volta terminata la modalità Arcade, si sbloccheranno ulteriori 20 livelli. Tutto qui? Ovviamente non potevano mancare delle “complicazioni” per rendere il tutto più stuzzicante: esistono blocchi particolari dotati di spine, che possono uccidere la nostra palla: possono essere invisibili, roventi, mobili, scivolosi, che appaiono e scompaiono o che crollano. Non mancano nemmeno diversi tipi di nemici, dalle forme variabili, muovendosi in modo differente, uccidendo il giocatore con il solo contatto. Altri ostacoli sono comportati da medicinali con l’aspetto di pillole, divise in due gruppi: quelle gialle e rosse disturbano la visuale di gioco per qualche secondo e accelerano la velocità della clessidra, mentre quelle del secondo gruppo, di colore viola e blu, costringono Kula a saltare in continuazione, e quindi a muoversi di due caselle alla volta, e permettono di effettuare salti di addirittura tre caselle.

Kula

Questione di logica à la Tetris

Introdotti all’interno delle piccole ambientazioni, tutte rigorosamente geometriche, saranno i pochi controlli a nostra disposizione: i tasti direzionali ci permettono di ruotare la telecamera in quattro direzioni e di spostarci in quella desiderata, mentre con il tasto X potremo spiccare un salto, facendo sempre attenzione a non cadere nel vuoto. Altri due pulsanti potranno stringere o allargare la visuale, per individuare il miglior percorso da seguire. Questi cambi di ambientazione vedono aggiungersi sempre nuove caratteristiche ad arricchire l’esperienza di gioco: già dalla seconda ambientazione, alcune caselle del labirinto precipiteranno al nostro passaggio, o – nell’ambientazione artica – dovremo fare bene attenzione a non scivolare lungo il ghiaccio, finendo in aree non desiderate o, peggio, cadendo nel vuoto. Inoltre, ogni 5 livelli, se avremo raccolto la frutta, avremo accesso ad uno stage bonus, nel quale sarà necessario percorrere tutte le aree del labirinto, incrementando il nostro punteggio.

Non c’è una vera e propria trama, ma “solo” puro divertimento e ingegno da applicare per superare ostacoli e macinare livelli, il tutto non necessariamente soli. Infatti è presente anche una modalità per due giocatori, di due tipologie diverse: vediamo da una parte la mod CopyCat, dove uno dei due giocatori deve ripetere le mosse dell’altro, fino a quando uno non commette un errore, mentre la mod TimeTrial i giocatori devono completare i livelli nel minor tempo possibile. Con una grafica tutto sommato buona, ma semplice e una colonna sonora altrettanto basilare, Kula World aveva lanciato un genere e uno stile di gioco molto essenziale, quanto simpatico e assolutamente godibile, uno spaccato di gioco che manca molto sulle nostre console contemporanee. Una sorta di Tetris in tre dimensioni, Kula World ha saputo parlare ai giocatori dell’epoca per le somiglianze con questo titolo, introducendovi questa innovativa caratteristica. Ecco perché, alla sua uscita, riuscì ad attirare su di sé molte delle attenzioni della critica e degli appassionati, proponendosi come un nuovo modello di un genere classico.

Kula

Kula World offre il massimo di se stesso, considerandolo un’uscita di 21 anni fa, quando un puzzle game così vasto e ben studiato attirava sicuramente l’attenzione. Ad oggi, potrebbe risultare quasi un passatempo al pari di un Candy Crush Saga e di altri giochi, ma osservandolo da vicino, le logiche e l’attenzione richieste sono davvero al di sopra della media del suo genere, guadagnandosi il rispetto che si merita per essere stato uno dei primi a porre le basi di un genere particolare e duraturo nel tempo.

Voto Recensione di Kula World | L'ora amarcord - Recensione


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Kula World offre il massimo di se stesso, considerandolo un'uscita di 21 anni fa, quando un puzzle game così vasto e ben studiato attirava sicuramente l'attenzione. Ad oggi, potrebbe risultare quasi un passatempo al pari di un Candy Crush Saga e di altri giochi, ma osservandolo da vicino, le logiche e l'attenzione richieste sono davvero al di sopra della media del suo genere, guadagnandosi il rispetto che si merita per essere stato uno dei primi a porre le basi di un genere particolare e duraturo nel tempo.