Kojima sulla madre morta di recente: magari i miei genitori sono come delle CA di Death Stranding

"I nostri legami continuano, anche dopo la morte"

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a cura di Stefania Sperandio

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C’è un tema ricorrente, nei videogiochi di Hideo Kojima, ed è il legame non solo con chi verrà dopo di noi (la saga Metal Gear ne aveva fatto il suo cuore pulsante), ma anche quello con chi è venuto prima. In particolare, con chi ci ha messo al mondo.

Nel corso di un’intervista concessa a Vulture, il game director giapponese ha parlato apertamente del suo rapporto con i genitori, rivelando che sua madre è morta durante i lavori in corso su Death Stranding – ancora prima che il figlio potesse rassicurarla sul destino della nuova Kojima Productions. Un silenzio, quello per cui aveva optato, di cui Kojima oggi è molto pentito. A rassicurarlo, però, c’è una certezza: i legami veri non si spezzano. Nemmeno quando si supera il confine della vita.

I miei genitori? Come le CA

Hideo Kojima ha raccontato di aver perso suo padre quando aveva solo tredici anni, rimanendo da solo con sua madre – che lo ha cresciuto da sola, da vedova. Il game director ha quindi stretto un forte legame con la genitrice, al punto che cercava di fare di tutto per non farla preoccupare.

Quando ha stabilito la sua nuova Kojima Productions, lasciando Konami dopo decenni e di fatto avventurandosi nell’ignoto del futuro, Kojima ha deciso di non parlarne con sua madre, perché voleva che rimanesse tranquilla:

Avevo pensato ‘glielo dirò quando avremo un pochino di successo’, perché non volevo che lei si preoccupasse per me.

Purtroppo, durante i lavori sulla software house e sul gioco, la signora Kojima è deceduta. Una perdita sulla quale un commosso Kojima si è espresso così:

I fantasmi nel gioco (le CA, ndr) – forse i miei genitori sono uno di loro, continuano a vedermi mentre sono in questo mondo. Volevo esprimere questo tipo di metafora: che, dentro di te, sei sempre connesso alle persone che non ci sono più.

Subito dopo, Kojima ha ammesso di essersi molto pentito di non aver avuto il tempo di parlare con sua madre della sua nuova software house. Ma, per fortuna, il legame rimane. E rimarrà lì.

Death Stranding è disponibile su PlayStation 4 dall’8 novembre. Nel corso dell’estate 2020 arriverà anche su PC, pubblicato da 505 Games.

Avete già visto i video realizzati da Kojima Productions per immaginare alcuni dei trailer del gioco, quando non aveva ancora i mezzi tecnici per girarli?