Kojima spiega perché inserisce la dicitura A Hideo Kojima Game nei suoi prodotti

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I videogiochi firmati da Hideo Kojima sono stati sempre contraddistinti dalla dicitura “A Hideo Kojima Game”, almeno fino a Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, dove il riferimento venne rimosso dalla copertina per volontà di Konami, in seguito al divorzio con l’autore. Niente paura, però, perché all’interno del gioco ognuna delle 50 missioni principali veniva introdotta dai titoli di testa e dalla precisazione che era stata firmata proprio da Kojima.Nel corso di un intervento su Glixel, il game designer ha spiegato il perché di questa ricorrente dicitura, che non è dettata da un ego smisurato o da megalomania, ma dalla volontà di far capire ai consumatori che, anche nei videogiochi come nelle altre arti, c’è un’autorialità.

Il perché di “A Hideo Kojima Game”

«Nei giochi AAA, la divisione dei lavori è stabilita in modo rigoroso e non c’è quasi nessun director come ad esempio James Cameron o Guillermo del Toro che possa prendersi sulle spalle sia la regia che la creazione fin dalle prime fasi del progetto, fino alla release» ha raccontato l’autore giapponese. «A dire il vero, non c’è nessun desiderio per questo tipo di director, nell’industria. Si tratta di una delle trappole in cui è caduta l’odierna industria dei videogiochi. Il processo di assemblaggio e di manifattura digitale sono efficaci. Per questo motivo il ‘director’ ha solo bisogno di essere uno che assegna gli incarichi, un po’ come nei film di Hollywood delle grande case produttrici. Un director che prende parte alla pianificazione, alla concettualizzazione, alla produzione, alla scrittura, alle creazione delle musiche e perfino alla promozione sta solo sprecando tempo e risorse e non è ritenuto efficace.»«Questa linea di pensiero» prosegue Hideo Kojima, «potrebbe sembrare corretta per alcuni, ma è un grosso errore. Da un punto di vista diverso, potrebbe anche portare alla falsa conclusione che le creazioni digitali efficienti non hanno autorialità, che siano dei meri prodotti […] Film e videogiochi sono forme di intrattenimento che richiedono un significativo investimento di tempo da parte dell’utente. Deve essere percepito l’amore dell’autore. Un umano con un’anima deve trasmettere amore attraverso la sua creazione, verso un pubblico che non può vedere ed imperscrutabile. Per arrivare al successo, ogni singola oncia della loro creazione deve essere imbevuta dell’anima dell’autore.»Kojima ha citato l’esempio di “A Guillermo del Toro Film”, inserito dal suo amico «non per vanità, ma perché è una firma che spiega di chi sono l’anima e l’amore che troverete nell’opera. Si tratta sia di orgoglio che di responsabilità. È esattamente lo stesso motivo per cui inserisco “A Hideo Kojima Game” nei miei giochi. Voglio dare loro dei giochi che contengano l’amore che proviene da un uomo chiamato Hideo Kojima.» Vi ricordiamo che Kojima Productions è al lavoro su Death Stranding, in uscita su PS4 in un anno ancora da fissare. Per i dettagli sul gioco, fate riferimento alla nostra scheda dedicata.Fonte: Metal Gear Informer