I videogiochi violenti rendono meno violenti, secondo una nuova ricerca

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a cura di Francesco Ursino

Torniamo a parlare del rapporto tra violenza e videogiochi: secondo un nuovo studio condotto da Christopher Ferguson della Stetson University e dalla ricercatrice indipendente Cheryl Olson i videogiochi violenti come (citiamo quelli elencati nello studio) Mortal Kombat, Halo e Grand Theft Auto non agirebbero come molla che fa scattare azioni violente nella vita reale.Il contributo, pubblicato sul Journal of Youth and Adolescence, si è basato su un campione di 377 teenager americani con un’età media di 13 anni, facenti parti di vari gruppi etnici e con episodi conosciuti di deficit di attenzione e sintomi depressivi. I risultati dello studio dimostrerebbero come giocare ai titoli elencati in precedenza abbia avuto una sorta di leggero effetto calmante sui soggetti, e abbia anche ridotto il deficit di attenzione e soprattutto i comportamenti prepotenti e aggressivi.