Halloween e le creepypasta più inquietanti sui videogiochi

Esistono tante creepypasta sui videogiochi, e ad Halloween vi vogliamo raccontare le migliori, più una che forse non conoscete...

Immagine di Halloween e le creepypasta più inquietanti sui videogiochi
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Se Halloween è sempre andata a braccetto con i videogiochi, tra eventi a tema, storie horror o ambientate in quel preciso periodo dell’anno, c’è anche tutto un sottobosco di creepypasta inquietanti legate al mondo dei videogiochi da esplorare. Cos’è una creepypasta, chiedete? Facciamo un ripassino per i meno esperti.

Traducibile con “racconto raccapricciante”, le creepypasta sono un fenomeno tipico di Internet, una derivazione della pratica del copypasta (il copia e incolla selvaggio di pezzi interi di testo, copy and “paste”) che riguarda racconti horror (“creepy”), storie inquietanti, che vengono diffuse nella rete tra forum, social network e il caro e vecchio passaparola.

Immaginateci con la torcia sotto al volto, davanti ad un falò, a raccontare storie digitali dell’orrore. Ce ne sono tante di creepypasta sui videogiochi, e proprio in occasione di Halloween vogliamo raccontarvi le migliori.

Più una che, forse, non conoscevate ancora.

NES Godzilla

Questa è la creepypasta più lunga a tema videoludico mai documentata, e riguarda il videogioco Godzilla: Monster of Monsters uscito su NES tra il 1989 e 1991 in tutto il mondo. La storia, però, viene pubblicata per la prima volta nel 2011 nel forum Bogleech.

La storia epica, divisa addirittura in 8 capitoli più un epilogo, riguarda ovviamente l’Inferno. All’interno del gioco compaiono strani glitch e simboli che rimpiazzano Godzilla e gli altri mostri legati alla lore del kaiju più famoso di sempre con creature demoniache, messaggi criptici e strani riferimenti riguardo una fidanzata morta. Mentre la storia si dipana il giocatore di quella copia maledetta di Godzilla: Monster of Monsters assiste a scene di mutilazione ed abusi, arrivando a sentire fisicamente il dolore che il personaggio principale riceve nel gioco durante la boss fight finale.

La storia è veramente ben scritta, continua con una serie di battaglie in cui il giocatore deve letteralmente tornare indietro dall’Inferno, combattendo unghie e denti contro un’entità chiamata Red. È una storia ovviamente cruenta, con tanto di colpo di scena finale che non vi vogliamo svelare.

Herobrine

Quella di Herobrine, all’interno di Minecraft, è una tra le creepypasta più famose di sempre. In questa storia c’è un giocatore che ne incontra un altro misterioso durante una partita in single player, vestito con la skin di default ma senza gli occhi, che lo fissa per qualche istante, e poi se ne va. Il primo giocatore non riesce a rincorrerlo, ma si accorge subito che il suo mondo di gioco comincia a cambiare in maniera inquietante. Compaiono strutture quasi lovecraftiane, alberi senza foglie, e così via.

Così comincia a chiedere nei forum di gioco se altri giocatori hanno avuto la stessa esperienza, ma tutti i suoi messaggi vengono cancellati dopo pochi secondi dalla pubblicazione. Dopo una serie di altri tentativi riceve un messaggio da un utente chiamato “Herobrine”, che gli dice semplicemente: “smettila”. In seguito altri utenti riescono a rispondere ai post originali, ammettendo che anche loro hanno avuto esperienze simili. Ed infine viene fuori la verità sul misterioso utente.

Herobrine è lo username che usava il fratello di Markus “Notch” Persson, creatore di Minecraft. Interrogato riguardo l’esistenza di questo fantomatico fratello, Notch risponde: «avevo un fratello, ma ora non è più con noi». Markus Persson non ha fratelli, ma questo non ha impedito a questa inquietante creepypasta di diventare una delle più diffuse nel web.

Sonic.exe

Questa creepypasta non legata a un gioco di Sonic esistente, ma ad un fantomatico videogioco chiamato Sonic.exe, che in questo caso è l’equivalente videoludico della cassetta di The Ring. La storia inizia con un CD-Rom masterizzato con scritto “Sonic.exe”, ricevuto da una persona tramite amico con l’indicazione di distruggerlo. Il protagonista della nostra storia ovviamente non lo fa, ed inizia a giocare.

Sonic.exe si rivela un gioco sostanzialmente rotto, pieno di glitch, con protagonisti Tails, Knuckles e Robotnik. Durante il gioco si incontrano gli animaletti tipici di Sonic ma feriti, spesso morti, e i tre personaggi sono inseguiti da una versione malvagia di Sonic con gli occhi sanguinanti. Andando avanti con il gioco questo malvagio Sonic ha la meglio sui tre, che vengono massacrati dagli spinning attack del porcospino blu. Dopodiché Sonic inizia addirittura a minacciare il giocatore, provando ad uscire dal gioco per ucciderlo.

Una volta spento Sonic.exe il giocatore pensa di essere in salvo, ma in realtà si ritrova un giocattolo di Sonic seduto al suo fianco. Il porcospino, con gli occhi sanguinanti, se ne esce con una frase inquietante rivolta al giocatore: “intrattienimi”.

Ben Drowned

Una promessa ansiogena come quella della fine del mondo di The Legend of Zelda: Majora’s Mask non poteva che generare una creepypasta. Precisamente, stando agli irreprensibili storiografi del web, la storia che ha dato il via al genere videoludico dei creepypasta, nonché una delle migliori.

La storia comincia con un ragazzo che compra una cartuccia usata del gioco per Nintendo 64 da uno strano anziano, il quale gli dice che la copia di Majora’s Mask in questione apparteneva ad un ragazzo che non vive più nei paraggi. Un tale “Ben”, stando al nome del salvataggio della partita. Il gioco procede regolarmente, finché non comincia a diventare sempre più strano. Quanto strano, dite? Molto, talmente tanto che l’autore della creepypasta creò dei video, come quello che trovate qui sotto, che spacciò per dei video registrati da lui per far sembrare il tutto molto più realistico.

Majora’s Mask cominciava ad impazzire, con cose che succedono a caso, strani glitch, la Song of Healing suonata al contrario in sottofondo, nemici che appaiono a caso, e così via. L’utente in questione continua a raccontare la sua esperienza inquietante, aggiungendo altri video per dare sostegno alla sua tesi. Lo spirito di Ben, affogato nel mare di Termina, appare anche al giocatore attraverso un cleverbot, un IA che comincia a dialogare con il giocatore attraverso una chat aperta su un computer portatile.

Mentre lo spirito continua a tormentarlo, arrivando anche a modificare i post che il giocatore faceva in giro per i forum, la storia finisce con l’utente che comunica la sua volontà di bruciare la cartuccia e il suo laptop per impedire che lo spirito dilaghi all’esterno. Una storia incredibile soprattutto per la quantità di realismo data dal lavoro esterno fatto di video e post, per una delle creepypasta più convincenti di sempre.

Il videogioco maledetto

C’è un’ultima storia che vogliamo raccontarvi, che è molto recente ed ancora è “in corso”, visto che non si è conclusa definitivamente. La protagonista è una piccola software house polacca, diventata famosa per la creazione di un videogioco fantasy ispirato a dei romanzi perlopiù sconosciuti. Si chiama CD Projekt Red, e nel corso degli anni è diventata sempre più famosa ed apprezzata, fino al 2012 quando annuncia il suo più grande progetto: Cyberpunk 2077.

Un videogioco tratto da un gioco di ruolo cartaceo sconosciuto a molti, che negli anni viene avvolto dal mistero più totale fino ai primi trailer che mostrano il gioco. Cyberpunk 2077 sembra troppo bello per essere vero, un mondo incredibilmente ispirato dal punto di vista estetico, un’esperienza più unica che rara. Passano molti anni, tante volte la stampa ha la possibilità di provarlo e racconta sempre esperienze maestose. Talmente tanto che sale anche un po’ di scetticismo riguardo un progetto che sembra troppo ambizioso. Tra voci di corridoio e strane macumbe, il gioco viene annunciato per il 16 aprile 2020.

Poi un virus tremendo che proviene dalla lontana Cina si diffonde in tutto il mondo, e la software house polacca viene colpita dai disagi di un lockdown come tutto il mondo. Girano strane voci su cosa succede all’interno dei corridoi dello studio, che sembra essere colpito da una misteriosa entità chiamata Crunch. Probabilmente un’antica divinità maya che punisce la gente costringendola a lavorare fino alla morte.

Cyberpunk 2077 viene rimandato una volta. Poi un’altra. E un’altra ancora. L’antico Crunch sembra non voler abbandonare gli studi di CD Projekt Red, e ancora oggi li infesta. Un’antica profezia sostiene che il 10 dicembre le stelle si allineeranno e solo allora il demone potrà essere sconfitto.

Solo quel giorno scopriremo il finale di questa creepypasta.

Se volete scoprire come finisce la creepypasta del demone Crunch, non vi resta che ordinare Cyberpunk 2077 su Amazon e aspettare il 10 dicembre...