Giocate a Death Stranding tenendo attivo il multiplayer, raccomanda Kojima

Intervistato da Famitsu, il game director del primo gioco della nuova Kojima Productions spiega il multiplayer asincrono e dà un consiglio ai giocatori

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Una delle caratteristiche peculiare di Death Stranding, come vi abbiamo raccontato nella recensione, è mettere insieme in modo chirale – sovrapponendo due cose che sembrano a prima vista speculare – il suo gameplay e il suo storytelling, grazie al multiplayer asincrono che consente ai giocatori di collaborare, pur senza incontrarsi mai.

Proprio questa meccanica è stata tra gli argomenti trattati da Hideo Kojima nel corso di un’intervista con la rivista giapponese Famitsu, dove il game director e game designer ha spiegato che sarebbe meglio non disattivare le meccaniche multiplayer, anche se il gioco consentirà di farlo, qualora lo si volesse.

Nelle parole di Kojima:

[Disattivando il multiplayer asincrono] perdi completamente il supporto degli altri giocatori, diventa un’esperienza single-player interamente incentrata su di te. Immaginiamo che molte persone abbiano una connessione internet attiva sulla loro PS4, quindi la mia visione è sempre stata quella di realizzare un gioco single-player, facendo però allo stesso tempo collegare l’utente ad altri giocatori.

No, non si svelerà un nuovo retroscena o qualche aspetto magico del gioco, scegliendo di giocare offline. Le persone che non hanno internet, o che scelgono di non attivare, potranno ancora giocare, ma, davvero, non consiglio di disattivare l’online.

Per spiegare meglio quest’idea di condivisione e collaborazione, l’autore ha citato l’esempio di una moto creata da un giocatore, personalizzata da quest’ultimo, che finirà sicuramente con l’essere lasciata da qualche parte, a disposizione di chi arriverà dopo, perché non sarà possibile superare le difficoltà ambientali semplicemente inforcando la propria moto.

Secondo Kojima:

Abbiamo fatto tantissimi test e questo gioco dà sensazioni diverse da molti altri. Se le persone trovavano una moto, nel loro viaggio, inizialmente tutti cercavano di tenersela stretta in modo anche molto aggressivo. Cominciavano a personalizzarla, per darle un bell’aspetto. Poi, se finivano in un punto che non si poteva superare a bordo di una moto, continuavano comunque a provarci. Invece, le moto sono pensate per essere condivise.

Gli altri giochi hanno insegnato a tenersi stretti questi tipi di veicoli, quindi inizialmente è difficile rompere quest’abitudine. Via via che procedi nel gioco, puoi cominciare a cambiare idea: l’hai personalizzata e resa di bell’aspetto, ma ora è venuto il momento di condividere quella moto con qualcun altro. Dopotutto, tutti quanti vogliono cavalcare una bella moto!

Oltretutto, ogni moto viene indicata dal nome del precedente proprietario, e avrai anche un Mi Piace quando qualcun altro ci salirà sopra.

Vi ricordiamo che Death Stranding arriverà su PS4 il prossimo 8 novembre, mentre su PC sbarcherà, sotto etichetta 505 Games, la prossima estate.

Fonte: Famitsu