Immagine di eFootball | Anteprima – Quando il punto di riferimento diventa Fortnite
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eFootball | Anteprima – Quando il punto di riferimento diventa Fortnite

Abbiamo dato una sbirciata al nuovo titolo calcistico di Konami

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a cura di Lorenzo Kobe Fazio

Informazioni sul prodotto

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eFootball
  • Sviluppatore: Konami
  • Produttore: Konami
  • Distributore: Konami
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , MOBILE , APPLE , PS5
  • Generi: Sportivo
  • Data di uscita: 30 settembre 2021

eFootball è in tutto e per tutto differente dal caro, vecchio PES. Per chi è cresciuto inebriandosi dei guizzi offensivi di Castolo e delle miracolose parate di Ivarov, mitologici (ed ampiamente sostituibili) pilastri a cui ci si affidava ogniqualvolta si inaugurava la propria scalata alla Master League, sarà certamente un duro colpo accettare non tanto il rebranding, del resto parliamo di un brand che alcuni, i più nostalgici, identificano ancora con il vecchio nome di International Superstar Soccer, quanto il netto, sensibile, perentorio cambio di filosofia, di mood, di intenti.

Laddove Winning Eleven, questo il nome originale dell’ormai superata saga in terra nipponica, aspirava a proporsi come la simulazione virtuale più fedele possibile alla realtà, il fondamento di eFootball è la condivisione dell’esperienza, concetto più e più volte sottolineato anche nel corso della presentazione digitale a cui abbiamo avuto il piacere di assistere qualche giorno addietro, anticipazione che ci è servita per farci un’idea più definita del progetto.

Del resto, un chiarimento era dovuto, ulteriore chance per mettere a fuoco le intenzioni del publisher dopo un primo contatto tutt’altro che facile con un pubblico già sconvolto dalla rivoluzione totale dell’IP. Se siamo ancora poco convinti dell’art design di menù e loghi, il giallo acceso e quel blu ci sembrano un’accoppiata davvero kitsch, quantomeno abbiamo intravisto i contorni del progetto che gli sviluppatori intendono realizzare da qui a qualche mese attraverso eFootball, piattaforma ancor prima che videogioco.

La rivoluzione copernicana celata sotto al cambio di nome, è proprio questa: non più un’iterazione annuale, con l’aggiornamento delle rose e piccole novità, quanto una sorta di GAAS declinato al mondo delle simulazioni calcistiche.

Sì, perché in buona sostanza ciò che debutterà ufficialmente il 30 settembre, con l’esordio di eFootball 2022, la prima stagione della piattaforma per l’appunto, sarà poco più che una demo, un’interfaccia con cui imbastire, in locale e online, match scegliendo tra sole nove squadre, pur potendo contare sul pieno supporto al crossplay.

Condivisione, dicevamo poco sopra, parola che probabilmente, più dei roboanti proclami degli sviluppatori, a loro dire interessati a superare i limiti tecnologici del Fox Engine, aiuta a comprendere il motivo per cui si è deciso di animare eFootball utilizzando l’Unreal Engine 4, motore certamente più facilmente scalabile e adattabile a device molto diversi tra loro. La produzione Konami, difatti, si è posta come ambiziosissimo obiettivo quello di offrire il meglio possibile, in termini grafici e di gameplay, sia a chi gioca da un PC armato fino ai denti, sia a chi preferisce farlo da un comunissimo smartphone di fascia media.

Certo, agli occhi del videogiocatore più smaliziato questa può sembrare una rinuncia, una gara al risparmio, ma a ben vedere il publisher nipponico si sta effettivamente muovendo, con anticipo sulla concorrenza, verso il futuro, puntando nella stessa direzione verso cui sta navigando, già da anni, Fortnite.

Sebbene la road map degli aggiornamenti futuri non sia del tutto chiara e palesi, qui e lì, un certo ritardo nella pianificazione dei futuri contenuti da destinare al pubblico pagante – che potrà accedere a modalità ed opzioni di personalizzazione inaccessibili per chi si affiderà esclusivamente alla formula free-to-play – eFootball sembra voglia proporsi come una piattaforma in continuo mutamento.

Smarcandosi totalmente dal modello di sviluppo ciclico ed annuale, Konami potrebbe e potrà intervenire istantaneamente, tramite costanti aggiornati, non solo sui bug e le problematiche evidenziate dalla community, ma proponendo eventi giornalieri mirati, aggiornando costantemente rose e statistiche dei team, intersecando continuativamente e proficuamente il calcio reale ed eventuali tornei di esport.

Il cambio di prospettiva è difficile da digerire, le premesse, dobbiamo ammetterlo candidamente, non ci sembrano delle migliori, ma l'intuizione di Konami potrebbe rivelarsi estremamente azzeccata e coerente con la direzione intrapresa dall'industria.

Premesse non così rosee, dicevamo, perché la presentazione digitale a cui abbiamo già accennato ha solo in parte mitigato il pur tenue pessimismo che tuttavia serpeggia. Tanto per cominciare, sembra già evidente che il cambio di motore grafico causerà un inevitabile rodaggio, periodo in cui i possessori di sistemi performanti, next-gen diciamo, dovranno accontentarsi di un aspetto estetico sicuramente accettabile, ma tutt'altro che sbalorditivo.

Se la resa di stadi e dei modelli poligonali degli atleti non ci hanno dato l'idea di un passo avanti rispetto al passato, ma anche su questo aspetto attenderemo l'uscita del gioco per sbilanciarci definitivamente, a evidenziare uno stacco netto con il passato ci hanno pensato solo alcune nuove animazioni, particolarmente evidenti nelle azioni di contatto 1 vs 1, feature su cui gli sviluppatori si sono concentrati con estrema attenzione.

I duelli, almeno nelle promesse avanzate da Konami, saranno quanto mai fisici, spesso decisi da precisi tocchi al pallone, quando non dal corretto posizionamento del corpo da parte del difensore. I brevi video confezionati per l'occasione durante la presentazione, in effetti, ci hanno dato la sensazione che prevedendo correttamente la traiettoria della palla in fase di ricezione, tentando di anticipare le mosse dell'avversario, ci si potrà effettivamente esibire in giocate solitarie efficaci da una parte o dall'altra del campo.

Resta da capire quanto il sistema tenderà a premiare le manovre offensive, sperando che eFootball non cada nella trappola del trick fin troppo facile da eseguire, soprattutto con certi giocatori – pecca che ha in parte minato l'esperienza veicolata da FIFA 21.

Sempre in questo senso, desta interesse, e preoccupazione, l'introduzione dei Power Kicks, tiri, ma anche passaggi che se attivati con tempismo, stamina permettendo, si riveleranno particolarmente efficaci per sbloccare il risultato o per superare la linea difensiva. Ancora non conosciamo le implicazioni pratiche di una tale feature, ma sulla carta ci sembra una meccanica che avvicinerà la produzione Konami all’arcade.

Tra le novità in termini di gameplay, inoltre, vale la pena citare il netto potenziamento dell’I.A. di compagni di squadra ed avversari, che in entrambe le fasi di gioco, in base alla strategia impostata sul campo, seguiranno più agevolmente la manovra, rispettando le posizioni, valutando costantemente la loro distanza dalla sfera e dagli altri giocatori.

eFootball è una piccola rivoluzione non solo per il marchio di Konami, ma per l’industria videoludica in generale. Le potenzialità dell’online, il successo di titoli come Fortnite, che hanno sostanzialmente rinunciato ad un supporto fisico e ad una progressione attraverso puntuali iterazioni a cadenza più o meno regolare, hanno tracciato un sentiero che ora il brand del publisher nipponico sembra voler risalire con estrema convinzione.

A caldo, sensazione che potrà essere smentita in qualsiasi momento a partire dal 30 settembre in poi, data in cui la piattaforma debutterà ufficialmente, in questa primissima fase gli sviluppatori ci sono sembrati solo superficialmente interessati al calcio giocato. Le squadre al lancio saranno pochissime, mentre le novità al gameplay sono nella migliore delle ipotesi un palliativo per distogliere l’attenzione dalla profonda rivoluzione in atto, la maggior cura riposta nei duelli 1 vs 1, o da pericolose scelte di design nella peggiore, i Power Kicks.

Il focus, difatti, in queste fasi iniziali, sarà soprattutto riservata al software, alla stabilità dell’infrastruttura, all’effettiva malleabilità del motore grafico, alle potenzialità in prospettiva che, beninteso, sulla carta non mancano affatto.

Nostalgici di PES? Ancora indecisi se saltare sul nuovo treno in corsa di Konami? Approfittate di eFootball PES 2021 ad un prezzo vantaggioso.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • É gratis

  • Sarà abilitato sin dal day one il cross play

Contro

  • Poche squadre disponibili al day one

  • Le novità al gameplay sembrano superficiali

  • Road map dei prossimi aggiornamenti poco chiara

Commento

Quello che ci aspettiamo da eFootball è un debutto piuttosto tiepido, che intrigherà certamente chi vuole farsi una partita veloce con gli amici senza spendere un euro, sia su console, che su smartphone, ma che lì per lì lascerà piuttosto indifferenti gli appassionati di simulazioni calcistiche. Servirà del tempo, servirà pazienza, mai come quest’anno il fu PES partirà svantaggiato rispetto al ben più equipaggiato e soldo FIFA. Ma eFootball non è nato per cento metri, quanto per vincere maratone. E da questo punto di vista, Konami ha già cominciato a muovere i primi passi verso il traguardo.
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