EA ha incassato $1 miliardo in microtransazioni solo nell'ultimo quarto

Perché nei videogiochi ci sono le microtransazioni? Per più di un miliardo di motivi

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Le microtransazioni sono ormai divenute una costante all’interno dei videogiochi – soprattutto in quelli che propongono servizi online e modalità persistenti, con l’intento di rimanere a lungo sulla cresta dell’onda e di ritagliarsi tanto spazio nelle giornate dei videogiocatori. Se leggiamo spesso utenti che non gradiscono la presenza di queste possibilità di acquisto in-game all’interno dei titoli, è anche vero che ce ne sono parecchi che non si fanno troppi problemi e rendono fruttuoso questo modello di monetizzazione. A dimostrarlo, ci sono i numeri di Electronic Arts.

Il publisher statunitense ha annunciato di aver incassato $993 milioni in live service (leggasi microtransazioni) nel solo ultimo quarto preso in analisi, fino al 31 dicembre scorso. Negli ultimi dodici mesi, si parla di incassi netti pari a $2,385 miliardi da microtransazioni. Se sommassimo a queste cifre, che riguardano il mercato dei videogiochi su PC e console, anche quelli delle microtransazioni su piattaforme mobile nell’ultimo quarto, allora si parlerebbe di una cifra superiore a $1 miliardo, in soli tre mesi.

In totale, Electronic Arts ha annunciato di aver incassato nell’ultimo quarto $1,593 miliardi, con un guadagno di $361 milioni. Va da sé, come mostra anche il grafico poco sopra, che le microtransazioni siano una fetta importantissima del business della compagnia, che dalla sola vendita di giochi in digitale avrebbe altrimenti incassato solo $317 milioni.

Siete anche voi tra gli utilizzatori delle microtransazioni? In quali giochi?

Fonte: GameSpot