Nonostante la vocazione narrativa, Death Stranding rimane pur sempre un “A Hideo Kojima Game”, il che significa che oltre alla cifra del racconto ci sarà anche quella del videogioco più propriamente inteso.
Come chiarito da Kojima stesso su Twitter, ciò si tradurrà nella disponibilità di vari livelli di difficoltà, che consentiranno di fruire dell’esperienza senza preoccuparsi troppo del proprio grado di abilità.
普通はイージーまでですが、ノーマンやマッツ、レアさんなどが出演しているので、ゲーム未経験者の洋画ファンでも楽しめるようにと、ベリー・イージーを用意しました。パックマンの1面がクリア出来なかった矢野さんもベリー・イージーで楽しみながら、クリア出来ました???? https://t.co/qR0lWdcIzx
— 小島秀夫 (@Kojima_Hideo) September 5, 2019
Da una traduzione condivisa su ResetEra del tweet pubblicato in Giapponese apprendiamo che l’idea del game designer sia permettere di giocare liberamente anche a quanti in Occidente si avvicineranno al gioco grazie ai volti noti inclusi.
Kojima ha fatto poi l’esempio di un suo storico collaboratore, “Mr. Yano”, ovvero Hitori Nojima, che non è mai riuscito a completare un livello di Pac-Man e si è invece goduto Death Stranding alla difficoltà “Molto Facile”.
Per cui, ne deduciamo, sarà possibile accedere ad una pletora di livelli di difficoltà nello stile della serie Metal Gear Solid, consentendo così a tutti di non uscire frustrati dal gameplay, a prescindere da come ci siano arrivati.
Death Stranding è in uscita l’8 novembre.