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RECENSIONE SERIE TV

Cyberpunk Edgerunners | Recensione Serie TV - ritorno a Night City

La serie Netflix ispirata a Cyberpunk 2077 è un prodotto rivolto sia ai fan che ai nuovi arrivati: leggi la recensione.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L'uscita di Cyberpunk 2077 non è stata delle migliori, per tutta una serie di motivazioni ormai note anche ai sassi: il gioco, sviluppato da CD Projekt RED, autori anche del magnifico The Witcher 3 Wild Hunt (che trovate su Amazon) sono purtroppo inciampati in una serie di problemi durante lo sviluppo, in particolare per quanto riguarda le versioni per console old-gen.

Nonostante ciò e a fronte di un supporto continuativo nel corso dei mesi, il gioco non ha mai smesso di appassionare un gran numero di giocatori, specie per via del fatto che parliamo di un prodotto davvero enorme e sicuramente ambizioso, nonostante tutto.

Nel corso dell’ultimo Night City Wire, CD Projekt RED ha svelato la prima espansione di Cyberpunk 2077, dal nome Phantom Liberty, un DLC con nuovi elementi di storia e di gameplay – in cui ritornerà anche Keanu Reeves nei panni di Johnny Silverhand – e con un doppio compito da portare a termine: da una parte, traghettare l'avventura di V verso il suo naturale epilogo, in attesa di futuri progetti dedicati al franchise, e dall'altro dimostrare a tutta l'utenza delusa dalle polemiche iniziali che Night City, in fin dei conti, può nascondere ancora qualche sorpresa.

Inutile dire che Cyberpunk Edgerunners, la nuova serie TV targata Netflix ambientata proprio nell'universo messo in piedi da CDPR, va ad incastrarsi perfettamente in questa ottica, tentando di espandere un mondo già di per sé enorme e sfaccettato, donandogli ancora più fascino.

Trama e sviluppo della serie

Cyberpunk Edgerunners debutterà su Netflix il 13 settembre 2022, proponendosi come un tassello abbastanza fondamentale di tutto ciò che abbiamo vissuto nel gioco originale uscito ormai quasi due anni fa. La serie annovera la collaborazione con Studio Trigger, un team che non ha certo bisogno di presentazioni: fondato nel 2011 dall'ex regista di Gainax Masahiko Ōtsuka, dall'animatore Hiroyuki Imaishi e dal produttore Kazuya Matsumoto, il team di artisti si è saputo da subito distinguere grazie a uno stile fuori dagli schemi e facilmente riconoscibile, divenuto col passare degli anni un vero e proprio un marchio di fabbrica dello studio.

Anime come Kill la Kill, Inferno Cop, Ninja Slayer from Animation e Space Patrol Luluco, sono solo alcuni dei progetti che Studio Trigger ha nel suo curriculum, a cui vanno ad affiancarsi anche SSSS.Dynazenon e Star Wars: Visions, entrambi usciti nel 2021.

Cyberpunk Edgerunners è però il primo anime di CD Projekt e come tale ha dalla sua un bel carico di responsabilità, a partire dalla trama scelta dagli sceneggiatori: lo show racconta una storia divisa in 10 episodi della durata di circa 25 minuti l'uno e slegata (quasi) completamente alle vicende di Cyberpunk 2077, in cui un ragazzo di strada cercherà di sopravvivere in una città del futuro ossessionata dalla tecnologia e dalle modifiche al corpo umano.

Edgerunners segue infatti il viaggio del protagonista David Martinez, un ragazzo sommerso dai debiti dopo una tragedia che lo ha sconvolto per sempre, la quale lo ha costretto giocoforza a entrare nel pericoloso mondo sotterraneo di Night City, in modo tale da prendere il controllo del proprio destino e avere così la rivincita su una società che gli ha tolto ogni cosa.

Ben presto David deciderà quindi di diventare un vero e proprio "edgerunner", ossia un mercenario fuorilegge noto anche come cyberpunk, mentre sulla sua strada incontrerà un buon numero di alleati e – ovviamente – anche pericolose gang rivali intente a fermarlo prima che riesca a compiere la sua missione.

Essendo ambientato nello stesso mondo di Cyberpunk 2077 – tanto che i fan del gioco non potranno non notare alcuni personaggi visti anche nel videogame omonimo – Cyberpunk Edgerunners si accosta al gioco di ruolo di CDPR per quanto riguarda alcune tematiche di fondo: attraverso la storia di David – la quale segue una costruzione legata a due periodi temporali non troppo distanti tra loro – la serie esplora infatti piuttosto da vicino temi specifici come l'avidità e la corruzione insita nelle grandi megacorporazioni che tengono sotto scacco Night City, passando per la disuguaglianza sociale e la vita da strada.

Il giovane ma coraggioso "edgerunner" si chiederà più volte fino a che punto potrà spingere i suoi limiti fisici ed emotivi prima di pagarne un caro prezzo, imparando allo stesso tempo cosa significa vivere in una città mossa solo dalla sete di potere e in cui la vita per le persone che si trovano ai gradini più bassi della società è davvero dura e spietata.

Cyberpunk Edgerunner è quindi una storia che vuole raccontare neanche troppo velatamente ciò che comporta il passaggio all'età adulta, dando spazio anche a tematiche personali realmente incisive come il superamento di una perdita e il senso di responsabilità scaturito dalle proprie azioni.

Tecnica, stile grafico e cast

La Night City di Cyberpunk Edgerunners è piena di personaggi interessanti, i quali renderanno l'avventura di David (e dello spettatore) ancora più interessante, grazie anche a un cast di doppiatori di tutto rispetto. Oltre al protagonista (doppiato da Zach Aguilar), troviamo infatti anche Lucy (Emi Lo) una misteriosa netrunner il cui sogno è quello di fuggire sulla Luna, che guiderà David nel mondo sotterraneo di Night City. A seguire troviamo Gloria (Gloria Garayua) madre di David che farà di tutto per garantire che il figlio possa continuare a frequentare la prestigiosa Accademia Arasaka.

Il cast si amplia anche con Maine (William C. Stephens) un cyberpunk veterano ed ex soldato militare che dà più valore al cameratismo piuttosto che alla propria gloria personale, cui si affianca il suo braccio destro Dorio (Marie Westbrook), altra cyberpunk con una certa esperienza, forte e dura all'apparenza ma in grado di nascondere un'innata sensibilità.

Kiwi (Stephanie Wong) è invece una netrunner piuttosto enigmatica, nata per essere la mentore per Lucy, mentre Pilar (Ian James Corlett) è di fatto un tecnico dotato di grande senso dell'umorismo - anche se un po' troppo rozzo - il quale assieme a sua sorella Rebecca collabora spesso con Maine per svolgere i lavori di ingegneria più difficili e complessi.

Rebecca (Alex Cazares) è invece una tipetta dal grilletto facile che lavora spesso con Maine, perennemente in lotta con il fratello tecnico, Pilar, mentre Faraday (doppiato dal grande Giancarlo Esposito) è uno spietato faccendiere legato alla Militech e stabilitosi a Santo Domingo, che spesso commissiona lavori a Maine.

Chiudono il quadro Ripperdoc alias Doc (Borge Etienne), un ripperdoc senza licenza, assieme a Falco (Matthew Mercer), un autista dandy freelance davvero molto particolare.

Unici nei della produzione dei personaggi secondari che risultano spesso solo delle macchiette che servono anzitutto da collante per permettere alla trama di procedere nella giusta direzione, così come gli amanti del genere cyberpunk troveranno tutti - ma proprio tutti - i cliché del loro universo preferito.

Questi, uniti a vari altri personaggi di contorno tratteggiano i dieci episodi messi in piedi da Studio Trigger e CD Projekt, tutti dotati di uno stile estetico vibrante e al neon, che ben si sposa con le tematiche cyberpunk messe in piedi dal team di sceneggiatori.

Le animazioni sono velocissime e quasi sempre puntali a mostrare a schermo un universo ipertecnologico in cui tutto è in movimento e in perenne trasformazione. Esattamente come il videogioco, Edgerunners si muove con agilità tra sequenze d'azione concitate e mai banali, momenti più intimisti e un gran numero di strizzatine d'occhio a chi ha già avuto modo di scandagliare ogni vicolo di Night City in prima persona, grazie all'avventura di V.

Voto Recensione di Cyberpunk Edgerunners | Recensione Serie TV - ritorno a Night City - Recensione


8.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Stile estetico vibrante e al neon

  • Episodi brevi e mai noiosi

  • È canonico con il videogioco

Contro

  • Piccoli cali di ritmo

  • Qualche cliché di troppo

  • Personaggi secondari davvero poco incisivi

Commento

Lo sforzo congiunto di CD Projekt RED e Studio Trigger ha sicuramente dato i frutti sperati: Cyberpunk Edgerunners è eccezionale sia per quanto riguarda l’animazione che lo stile scelti, grazie anche a una storia che non sfigurerebbe nel videogioco originale. Ogni singolo aspetto della serie, dal sonoro al doppiaggio, fino agli effetti visivi, funziona perfettamente, ad eccezione di alcuni piccoli cali di ritmo verso la metà dell'opera e qualche cliché di troppo. Per il resto, Edgerunners si piazza senza troppi problemi tra i migliori show ispirati a un videogioco disponibili sul catalogo Netflix.