Crollo GameStop: il valore delle azioni al minimo dal 2003

La catena di rivendita di videogiochi sta vivendo un momento negativo, con il valore delle azioni di GameStop crollato al minimo dal 2003

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L’industria dei videogiochi vive di non velocissime ma costanti evoluzioni e se c’è qualcuno che se n’è accorto, quello è GameStop. La catena di rivendita di videogiochi, con il passare degli anni, ha proposto politiche sugli usati e si è rinnovata includendo in-store anche prodotti diversi dal tradizionale videogioco – dal merchandise a tema, passando per giochi da tavolo e accessori anche per cellulare, in maniera tale da ampliare il più possibile il suo potenziale target di consumatori.

Le cose però non stanno andando benissimo, con il possibile successo delle tecnologie in cloud e un’industria del gaming che punta sempre di più sul digitale e sull’acquisto online. Secondo i dati riferiti da Yahoo Finanza, le azioni di GameStop hanno infatti toccato il valore più basso dal 2003, dopo che la compagnia ha mancato gli obiettivi che si era imposta per il primo quarto.

I numeri dicono che GameStop ha perso due terzi del suo valore rispetto al picco nell’anno, coni l 36% perso in un solo giorno. In che modo la catena di rivendita si muoverà per riuscire a recuperare e, soprattutto, a salvaguardare i posti di lavoro dei suoi dipendenti? Attendiamo novità in merito.

Fonte: GameReactor.eu