Il compositore di Banjo-Kazooie: servirebbe uno studio esterno per un nuovo capitolo

"Rare deve trovare qualcuno che capisca il gioco, che lo ami davvero, colga lo humor, arrivi con una grande storia"

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a cura di Paolo Sirio

Banjo-Kazooie è stato uno dei protagonisti dell’E3 2019 pur non tornando sotto forma di nuovo capitolo del franchise nato per mano di Rare su Nintendo 64.

L’ingresso del duo in Super Smash Bros. Ultimate previsto per l’autunno, comunque, ha rinfocolato le speranze dei fan che vorrebbero tornare in quell’universo.

A parlarne in una nuova intervista è stato il compositore Grant Kirkhope, che si occuperà delle musiche di questo cameo così come ha fatto con il capitolo originale.

“La mia onesta opinione è che non so se faranno mai un nuovo Banjo”, ha ammesso Kirkhope. “Sarebbe facile dire ‘guardate questi numeri’, ma potrebbe essere una goccia nell’oceano per Xbox”.

“C’è un mercato per lui? Semplicemente non lo so. Penserei che Rare probabilmente non abbia l’appetito per farlo, sono super impegnati con Sea of Thieves”.

“Forse”, ha però aggiunto, “l’accoglienza dell’E3 ha fatto sì che Microsoft ci pensasse”. 

L’idea del compositore è che “Rare deve trovare qualcuno che capisca il gioco, che lo ami davvero, colga lo humor, arrivi con una grande storia”.

Questo qualcuno potrebbe essere “uno studio esterno che abbia davvero a cuore il progetto e voglia farlo, come hanno fatto con Killer Instinct e similmente a come Ubisoft Milan ha fatto un gran lavoro con Mario + Rabbids”.

D’altronde, Dlala Studios si sta occupando di un revival di Battletoads, quindi eventualmente non ci sarebbero grandi ostacoli ad una partnership simile per Banjo-Kazooie…

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