Autori di PUBG non ci stanno più: fanno causa a due giochi-clone

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non è la prima volta che un videogioco di successo si ritrova di fronte a numerosi cloni nel giro di poco tempo, che tentano di ricalcarne il successo—passando prima ovviamente per le meccaniche e, nei casi più clamorosi, anche per alcuni asset o personaggi.Così, PUBG Corp ha deciso di dire basta ed ha portato in tribunale una software house cinese, NetEase, con un’accusa ben precisa: i suoi giochi mobile Rules of Survival e Kinves Out somigliano un po’ troppo a PlayerUnknown’s Battelgrounds.Effettivamente, NetEase non ha fatto niente per nascondere le somiglianze: prima che PUBG sbarcasse su iOS, ad esempio, i titoli erano proposti come “PUBG su smartphone”, a riprova delle similitudini tra loro.Dapprima, PUBG Corp si è rivolta ad Apple, segnalando che su App Store erano disponibili giochi-clone del suo prodotto, ma NetEase ha risposto che non vi era nessuna violazione del copyright. Da qui, si è quindi passati alla causa presso la Northern California’s US District Court.Tra le somiglianze messe in evidenza nei procedimenti processuali, ce ne sono alcune che sono effettivamente peculiarità di PUBG, e altre meno: si parla, ad esempio, del lanciarsi in aereo in un’area in cui si affrontano cento giocatori, ma anche di cose più generiche come le lobby di attesa durante le quali si può giocare.Vedremo ora cosa decideranno le autorità competente e se i videogiochi di NetEase saranno costretti ad abbandonare gli store digitali. Fonte: ArsTechnica