Immagine di Le telefonate eccessive e l'utopia del cavetto unico - Le novità tech e social
In Evidenza

Le telefonate eccessive e l'utopia del cavetto unico - Le novità tech e social

Non mancano le novità, per il nuovo appuntamento con SpazioTech

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

Immagine di Spazio Tech
Spazio Tech
  • Piattaforme: TECH
  • Data di uscita:

Immancabilmente, anche questa settimana ci ritroviamo sulle pagine tech di SpazioGames per la nostra rubrica SpazioTech, che ripercorre con voi le notizie tech e social più calde di questi giorni. Come di consueto, gli argomenti non sono mancati, con un occhio di riguardo per il lato burocratico della tecnologia.

Passiamo tutti i maggiori argomenti in rassegna.

Il troppo stroppia

Sarà capitato a ciascuno di voi, ne siamo abbastanza sicuri: sentire il telefono squillare, controllare il display e trovare un insistente numero sconosciuto. E poi magari un altro. E un altro ancora. Alla fine, presi per sfinimento, si cede e si risponde, scoprendo che il petulante chiamante che va cercandoci è un operatore di telemarketing che vuole venderci qualcosa.

Spesso, purtroppo, nemmeno declinare gentilmente la proposta aiuta a far cessare queste telefonate indesiderate – contro le quali si rivela utile, almeno fino a quando non inizieranno dal prossimo numero – solo la provvidenziale lista nera.

Ebbene, il Garante della Privacy ha sancito che gli operatori di telemarketing di Tim sono così insistenti da aver deciso di comminare all’operatore telefonico una maxi multa, pari a 27,8 milioni di euro. Il motivo? Il Garante ha ricevuto centinaia di segnalazioni da parte dei consumatori, che venivano sommersi di chiamate indesiderate. Che possa essere un buon inizio per ricordare che domandare l’interesse del consumatore è lecito, declinarlo rispondendo è cortesia, ma continuare a telefonare portando lo sfinimento magari è eccessivo?

Samsung Galaxy Z Flip in azione

Visto che sembra proprio che il futuro sia destinato a passare per gli smartphone pieghevoli a conchiglia, come il già noto Motorola Razr, anche Samsung si sta muovendo in questa direzione. Leak da diverse fonti hanno già confermato Samsung Galaxy Z Flip, prossimo a essere presentato nell’evento dell’11 febbraio: sarà uno smartphone capace di dimezzare il proprio corpo per essere riposto in tasca, proprio come i vecchi telefonini a conchiglia, con la differenza che, aprendolo, si estenderà un touchscreen pieghevole che renderà il telefono in tutto e per tutto simile agli smartphone a cui siamo abituati.

Se volete avere una più precisa idea di come il tutto funzionerà, sarete ben felici di sapere che è arrivato online perfino un video che lascia ben poco spazio all’immaginazione. Di seguito, potete vedere Galaxy Z Flip in azione.

Huawei e il dopo Mate X

Anche Huawei sta preparando il suo futuro, e lo sta facendo con dei brevetti che ci danno qualche idea di cosa stia bollendo in pentola. Il produttore cinese, infatti, sta lavorando a un nuovo smartphone pieghevole che raccolta l’eredità dell’originale Mate X. Questo terminale sarebbe molto simile al precedente, ma con caratteristiche migliorate.

Si presenterebbe con un corpo capace di piegarsi su sé stesso, una fascia laterale a ospitare le ottiche (capace di diventare a sua volta parte del display) e il supporto a una stylus che possa rendere più agile l’interazione con il touchscreen.

Riuscirà l’Unione Europea a tradurre in realtà e in normativa questa prima votazione sugli standard di ricarica dei telefonini? Staremo a vedere. Per il momento, non si manca di discutere per il fatto che perfino un caso delicato come quello di coronavirus sia diventato un indigesto antipasto da insulti social, a colpi di fake news a forma di clava: la speranza è che Facebook, come promesso, riesca quanto prima ad arginare ciò che alcune persone, forse semplicemente per mancanza di interesse nel farlo, non riescono a discernere di per sé.

Voto Recensione di Spazio Tech - Recensione


-

Commento

Riuscirà l'Unione Europea a tradurre in realtà e in normativa questa prima votazione sugli standard di ricarica dei telefonini? Staremo a vedere. Per il momento, non si manca di discutere per il fatto che perfino un caso delicato come quello di coronavirus sia diventato un indigesto antipasto da insulti social, a colpi di fake news a forma di clava: la speranza è che Facebook, come promesso, riesca quanto prima ad arginare ciò che alcune persone, forse semplicemente per mancanza di interesse nel farlo, non riescono a discernere di per sé.