Si è spento ieri Hulk Hogan: non solo una figura leggendaria per gli appassionati di wrestling ma un vero e proprio fenomeno globale che ha trasformato il wrestling in intrattenimento di massa. Che si parli della sua enorme presenza fisica, dei baffoni inconfondibili o delle sue catchphrase come “Whatcha gonna do, brother?”, Hulk Hogan incarnava l’ideale del supereroe americano anni ’80: muscoloso, patriottico, carismatico, sempre pronto a riportare il sorriso agli spettatori.
Nel panorama WWE, al tempo WWF, Hogan fu il volto della rivoluzione di WrestleMania: ha interpretato l'anima del brand negli anni '80 e '90, dominando eventi come WrestleMania I, II e III. Il celebre “bodyslam heard around the world” su André the Giant ha consacrato Hogan come il più grande eroe del ring. Grazie alla sua immagine e alle sue mosse iconiche, la WWE decollò a livello internazionale. Hogan è stato introdotto nella WWE Hall of Fame nel 2005 e di nuovo nel 2020 come membro fondatore del nW.
La sua influenza supererò il ring: ha recitato in film come Rocky III, Mr. Nanny e Suburban Commando, e ha partecipato a show televisivi come Hogan Knows Best su VH1, offrendo uno spaccato della sua vita personale, Thunder in Paradise e Baywatch.
Hogan ha saputo reinventarsi: da face imbattibile a Hollywood Hulk Hogan, heel e leader del nWo in WCW, segnando una svolta epocale nella Monday Night Wars degli anni 90 fra WWE e WCW appunto.
Ripercorriamo insieme la sua lunghissima carriera, iniziata alla fine degli anni 70 in Giappone dove fu anche incoronato primo campione IWGP, attraverso 5 dei suoi match più iconici.
Hulk Hogan vs. André the Giant – WrestleMania III, 29 marzo 1987
Hogan affronta André dopo un lungo buildup narrativo: il gigante invincibile, che aveva dominato anni, viene sfidato dall’eroe americano. WrestleMania III si svolge davanti a 93.000 fan al Silverdome. Il climax visivo è il celebre “bodyslam heard around the world”: Hogan solleva André, una vera impresa titanica. Il match culmina con schienamento e conferma di Hogan come star planetaria.
Non è solo wrestling: è teatro epico in 93.000 spettatori. Hogan diventa il simbolo del sogno americano che trionfa sul colosso. Questo match diede slancio definitivo alla WWE, consolidando WrestleMania come evento globale. Quel bodyslam rimane uno dei momenti più iconici della storia del wrestling. La sua visione è fondamentale per chiunque voglia capire l’impatto visuale ed emotivo dell’era Hogan, quando il wrestling è diventato entertainment di massa.
Hulk Hogan vs. Randy “Macho Man” Savage – WrestleMania V, 2 aprile 1989
La storica amicizia tra Hogan e Savage (i Mega Powers) si rompe visibilmente a causa dei sospetti di gelosia di Savage nei confronti dell’intimità professionale tra Hogan e Miss Elizabeth. La tensione narrativa cresce episodi dopo episodio, culminando nella resa dei conti a WrestleMania V. Hogan affronta Savage per il WWF Championship in uno scontro tra due teatri viventi di carisma e storytelling plastico Sportskeeda.
Un match perfetto da "drama puro": la storyline è intensa, le emozioni reali, la resa fisica convincente. Savage domina per momenti, ferendo Hogan al viso, usando strategie come il taglio all’occhio. Ma il pubblico è con Hogan e si carica man mano. Il ritorno trionfale culmina con il big boot e la leg drop finale: schienamento e ritiro del titolo. Questo match simboleggia la tensione tra amicizia e ambizione, il sacrificio di un eroe per una causa più grande. La sua importanza narrativa e l’energia al Madison Square Garden lo candidano come uno dei migliori hoofd events di WrestleMania.
Hulk Hogan vs. Ultimate Warrior – WrestleMania VI, 1 aprile 1990
Un match senza precedenti: Campione del Mondo vs Campione Intercontinentale, entrambi i titoli in palio. Per la prima volta due face dominanti si affrontano in un main event. Il pubblico è spaccato tra i due, e ogni mossa fa vibrare l’arena. Hogan, che era imbattuto da mesi, viene mostrato vulnerabile; Warrior impone ritmo e intensità, eseguendo mosse spettacolari e plateali. Alla fine, Warrior vince pulito, scioccando il pubblico e portando a un passaggio di testimone emotivamente potentissimo WikipediaSpazio WrestlingBenchWarmersReddit.
Questo è un match epocale per la cultura del wrestling: un risultato pulito, raro all’epoca per un volto storico come Hogan, eppure coerente con la narrazione. Vedere Hogan al tappeto, umiliato ma dignitoso, mentre Warrior emerge come nuova star, è una lezione di storytelling sportivo. L’arena esplode di entusiasmo, riconoscendo il cambiamento generazionale. È uno spettacolo pieno di spot memorabili (come il double clothesline simultaneo) e un finale carico di rispetto reciproco: Hogan onora Warrior consegnandogli la cintura. È un match imprescindibile per comprendere chi era Hulk Hogan e come adoro evolversi il wrestling ppv degli anni ’90.
Hulk Hogan vs. Ric Flair – WCW Halloween Havoc 1994
Un dream match tra due leggende: Hogan, eroe WCW, e Ric Flair, la “dirittura dritta”, si affrontano in un PPV dedicato agli horror. Vanno in scena mesi di tensione tra il simbolo dell’eroe positivo e il rodato veterano che incarna il wrestling tecnico e scaltro. L’incontro è un scontro tra stili e generazioni, un passaggio simbolico di potere. Nonostante ci siano critiche su ritmo e spettacolarità, la rilevanza narrativa è enorme, con presenza nWo sullo sfondo, dominanza WCW e ribaltamento emotivo del personaggio Hogan timesofindia.indiatimes.comen.wikipedia.org.
È l’incontro di due carriere a confronto, tra l’esuberanza spettacolare di Hogan e la scorrevolezza tecnica di Flair. In una WCW ormai travolta dall’ascesa dell’nWo, questo match è simbolico: mostra Hogan come volto centrale di una rivoluzione stilistica, mentre Flair simboleggia il passato glorioso del wrestling più classico. È raro vedere due star così iconiche confrontarsi senza titoli in gioco, ma con un significato simbolico immenso. Guarda questo match per apprezzare il potere narrativo del wrestling come show, più che come pura tecnica.
Hulk Hogan vs. The Rock – WrestleMania X8 (17 marzo 2002)
Lo scontro tra Hulk Hogan e The Rock a WrestleMania X8 è stato promosso come “Icon vs. Icon”, e non era solo marketing: rappresentava realmente l'incontro tra due ere leggendarie del wrestling. Hogan, reduce dal ritorno in WWE come membro fondatore dell’nWo, era inizialmente posizionato come heel, mentre The Rock incarnava l’eroe moderno, simbolo dell’Attitude Era.
Il feud iniziò con attacchi violenti dell’nWo a The Rock, culminati in un segmento memorabile in cui Hogan colpì The Rock con un martello e ordinò che venisse investito da un camion. Ma nonostante tutto, l’arena di Toronto non era dalla parte di The Rock: fin dal primo momento, Hogan fu accolto da un'ovazione travolgente. Il match divenne così un evento “vivo”, con il pubblico che riscrisse la narrativa in tempo reale, sostenendo Hogan con ogni mossa.
Sul ring, Hogan tirò fuori tutto il repertorio classico: clothesline, big boot e l'immancabile leg drop. The Rock, a sua volta, rispose con i suoi trademark move: spinebuster, Sharpshooter e People's Elbow. Dopo un’intensa sequenza finale, The Rock ottenne la vittoria, ma la vera consacrazione avvenne dopo: Hogan, ormai tornato face grazie al pubblico, alzò il braccio di The Rock in segno di rispetto, suggellando un momento epocale.
Questo match va oltre l’azione lottata: è un rito di passaggio generazionale, un'epopea emotiva in cui pubblico, performer e storia si fondono in modo irripetibile. Il pubblico canadese trasformò Hogan da villain a leggenda vivente in una sola serata, rendendo questo match una masterclass di storytelling non scritto.
La chimica tra due performer agli antipodi è palpabile, e l’alternanza tra nostalgia e innovazione rende ogni scambio memorabile. La regia, le riprese ravvicinate, la gestualità: tutto contribuisce a costruire una tensione cinematografica. Se c’è un incontro che incarna cosa significhi il wrestling come spettacolo totale, è questo. Chiunque voglia capire la magia del wrestling dovrebbe partire da qui.