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Pro
- Montaggio fluido e privo di frustrazioni
- Ottima resa estetica
- Stabilità e posabilità convincenti
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Contro
- Nulla da segnalare
Il Verdetto di Cultura POP
Dal profondo del Nord ritorna una figura destinata a lasciare il segno: Bandai e Tamashii Nations presentano Eta Benetnasch Mime Myth Cloth EX, il guerriero che unisce forza e melodia nella saga di Asgard. Musicista e combattente, Mime ha conquistato l’immaginario dei fan grazie alla sua lira e al drammatico scontro con Andromeda e Phoenix, diventando uno dei personaggi più evocativi dell’intera serie.
Sono trascorsi più di quindici anni dalla prima apparizione dei God Warriors nella linea Myth Cloth, e l’attesa per una nuova incarnazione non è stata breve. Oggi, con l’arrivo della versione EX, Mime torna in scena con proporzioni riviste, dettagli raffinati e un’armatura che riflette la luce come poche altre della collezione.
Gli appassionati sanno bene quanto ogni uscita dedicata ad Asgard abbia un valore speciale: questa volta tocca a Mime, pronto a risuonare nelle vetrine con il carisma che solo un personaggio così unico può sprigionare. Ma fino a che punto questa figure riesce a rendere giustizia al guerriero dalle note tragiche? La risposta si nasconde nei dettagli che scopriremo nel corso della recensione.
Le Odin Robe: il mito del Nord in Saint Seiya
Per entrare davvero nel mondo di Eta Benetnasch Mime Myth Cloth EX occorre ripercorrere la saga di Asgard, un arco narrativo originale dell’anime di Saint Seiya che, pur essendo tecnicamente un filler, ha saputo lasciare un segno profondo grazie a una caratterizzazione dei personaggi spesso più intensa di quella della successiva saga di Nettuno. In questo scenario si collocano i God Warriors, custodi delle stelle dell’Orsa Maggiore e portatori delle leggendarie Odin Robe, armature maestose che li rendono avversari temibili dei Cavalieri di Atena.
Tra questi guerrieri, Mime si distingue immediatamente. Musicista e combattente, trasforma la sua lira in un’arma micidiale, incarnando meglio di chiunque altro la dualità che rende unica la saga di Asgard: la forza brutale e la sensibilità interiore. Indimenticabile rimane il suo Requiem, melodia tanto struggente quanto letale, capace di catturare l’anima di Andromeda e Phoenix e di imprimersi nella memoria degli spettatori come uno dei momenti più iconici dell’intera serie.
Il mito stesso di Odino — evocabile solo attraverso i sette zaffiri custoditi dai God Warriors — trova in Mime un’eco particolare, perché il suo destino tragico e al tempo stesso lirico aggiunge profondità e fascino al personaggio. Ed è proprio questa duplice natura che la figure EX intende catturare: non un semplice guerriero in armatura, ma un personaggio complesso, reso immortale dalle sue note e dalla sua tragedia.
Il packaging
La confezione di Eta Benetnasch Mime Myth Cloth EX mantiene lo stile consolidato della linea, con un box dalle dimensioni equilibrate e una struttura compatta che trasmette solidità e ordine. Sul fronte spicca l’immagine di Mime in armatura completa, affiancato dalla composizione del suo totem: un accostamento che valorizza la figura del guerriero e sottolinea il legame con la stella Eta dell’Orsa Maggiore.
I lati mostrano da una parte il totem ricostruito e dall’altra Mime in posa dinamica, mentre il retro raccoglie le fotografie ufficiali che illustrano le diverse possibilità di montaggio e le espressioni alternative. È una presentazione chiara e immediata, pensata per offrire una panoramica completa del contenuto già a colpo d’occhio.
Un dettaglio che arricchisce ulteriormente questa edizione è la presenza del brown box esterno: pur non essendo numerata, la confezione guadagna così un’aura di esclusività, oltre a una protezione aggiuntiva che i collezionisti apprezzano sempre.
All’interno trovano spazio tre blister separati, disposti con razionalità:
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Primo blister: il corpo base della figure e alcune parti di armatura, insieme a una ciocca di capelli da usare con il diadema.
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Secondo blister: quattro volti intercambiabili, la lira, lo scheletro del totem e ulteriori componenti dell’armatura.
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Terzo blister (più piccolo): sei paia di mani intercambiabili, ideali per ricreare sia pose di combattimento che momenti più scenografici con lo strumento.
È un packaging funzionale e ben calibrato, che ottimizza gli spazi senza sacrificare nulla e trasmette subito la cura riposta da Bandai in questa uscita attesissima.
Il montaggio del Totem
Come per ogni Myth Cloth EX, anche Mime offre la possibilità di ricostruire l’armatura nella sua forma simbolica. In questo caso il totem assume l’aspetto di una lira monumentale, un richiamo diretto allo strumento che definisce l’identità del personaggio e alle sue tecniche più iconiche.
Il processo di assemblaggio è sorprendentemente immediato: i componenti si incastrano con naturalezza e le istruzioni, pur essendo solo illustrate, risultano più che sufficienti per guidare passo passo. Non servono particolari accorgimenti o esperienza per ottenere un risultato stabile e ben proporzionato.
Il totem così completato si distingue per eleganza e impatto visivo. Le linee sinuose, unite alle finiture metallizzate dell’armatura, restituiscono l’immagine di una lira scenografica, capace di arricchire l’esposizione al pari della figure stessa. Un complemento che non è solo decorativo, ma un vero elemento narrativo, perché racchiude in sé la doppia anima di Mime: quella del guerriero e quella del musicista.
Montaggio e posabilità
Dopo aver assemblato il totem, il passaggio successivo è stato smontare con calma i vari componenti e riportarli sul corpo di Mime. A differenza di quanto accaduto con altre uscite più complesse — come il frustrante montaggio del Pegasus God Cloth — qui la procedura è risultata lineare e priva di intoppi. Gli incastri delle parti in metallo e plastica sono solidi, le proporzioni restano armoniose e la vestizione complessiva restituisce da subito l’immagine fedele e raffinata del personaggio.
Le finiture confermano l’alta qualità della linea EX: la pittura è uniforme, senza sbavature o imperfezioni, e le superfici metalliche reagiscono magnificamente alla luce, esaltando le tonalità calde e i riflessi del colore dell’armatura, tra i più suggestivi della schiera di Asgard.
Dal punto di vista della posabilità, Mime si dimostra una delle figure più equilibrate: gli snodi sono rigidi al punto giusto, la stabilità è buona anche senza supporti esterni e le pose iconiche si replicano senza difficoltà. L’utilizzo di un piedistallo Stage Act rimane consigliato per ottenere il massimo dinamismo, ma non è indispensabile: anche con le sole gambe la figure regge bene e mantiene il baricentro.
Il risultato complessivo è quindi molto gratificante: Mime EX riesce a unire semplicità di montaggio, solidità strutturale e resa estetica di alto livello. Un connubio che rende l’esperienza di montaggio più serena e immediata rispetto a quella di altre uscite della stessa linea.