Turtle Beach Ear Force PX5

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a cura di Nitro

In mezzo alla grande miriade di cuffie ed auricolari disponibili in commercio è davvero difficile stabilire quale possa essere il dispositivo più adatto alle proprie esigenze. Trovare un prodotto che concili qualità e prezzo in modo equo è spesso un’operazione non da poco, e il rischio di acquistarne uno che dopo diverso tempo non sappia soddisfare le proprie aspettative può verificarsi molto facilmente. Turtle Beach, il cui prestigio è ormai riconosciuto dai giocatori di tutto il mondo e dalla stampa specializzata, tenta di proporre una soluzione high end con la produzione delle Ear Force PX5, headset creato appositamente per l’utilizzo su console da parte dei cosiddetti pro gamer. Grazie a Shardan, distributore italiano del marchio, abbiamo avuto la possibilità di provarle durante l’ultimo mese. Eccovi le nostre impressioni.
Open with care
Sin da subito si può notare la ricca dotazione presente nella scatola delle Ear Force PX5. In questa si annovera ovviamente l’headset, il ricevitore wireless adibito all’elaborazione del segnale audio e i vari cavi necessari per il collegamento, tra cui quello ottico digitale, quello USB per l’impostazione dei preset tramite PC e l’adattatore wired per collegare il dispositivo ad un controller Xbox 360, indispensabile per usufruire della chat vocale su Xbox Live. Presenti infine anche due pile AA per l’alimentazione, un adesivo griffato Turtle Beach ed il manuale informativo multilingua con i consueti flyer pubblicitari. La radio trasmittente viene alimentata tramite porta USB ed è caratterizzata sulla parte frontale da alcuni LED che notificano lo status ed il corretto funzionamento dell’intero impianto. Tra questi si trovano Line IN, Pro Logic IIx, Dolby Digital e Dolby Bypass. Sulla parte inferiore è presente inoltre un jack out da 3,5mm che consente di collegare delle cuffie tradizionali, ideale per utilizzare più headset contemporaneamente, magari in qualche sessione multiplayer locale con un amico. Sul retro sono invece posizionate le consuete entrate RCA, di colore bianco e rosso, un’entrata ed uscita audio digitale corredata da un regolatore di volume ed il tasto d’accensione, senza dimenticare ovviamente la porta DC IN.
            
Una volta estratte dal box, si può notare come le cuffie siano state realizzate con delle plastiche di buona fattura, molto resistenti, ed abbiano un peso molto ridotto di circa 240g.
I padiglioni auricolari, di forma ellittica con un diametro massimo di 9 centimetri, sono caratterizzati da un’imbottitura in stoffa che garantisce massimo comfort senza provocare un’eccessiva sudorazione dell’area uditiva. Tale rinforzo è presente anche sul tutto l’arco di queste, totalmente regolabile in estensione secondo le proprie esigenze. A tal proposito, è da sottolineare come i padiglioni stessi risultino essere inclinabili con un’angolazione massima di 90° che consente di tenere l’intero headset al collo senza particolari fastidi. Su quello sinistro è presente inoltre il supporto per il microfono, costituito da un’asta metallica lunga circa 12 centimetri, totalmente rimovibile, che consente di impostarlo a proprio piacere e in base alle proprie necessità con un angle range di circa 270 gradi. Come al solito, la maneggevolezza dell’asta e la facilità con cui è possibile modellarla non costituiscono alcun problema che possa minarne l’integrità. Sul lato opposto, invece, è possibile trovare il vano batterie dove inserire le due pile formato AA necessarie per il funzionamento. E’ da segnalare come, diversamente da quanto ci aspettavamo, tale peso risulta pressoché irrilevante durante l’utilizzo. Ciò non toglie, tuttavia, che essendo cuffie di fascia alta ci saremmo aspettati come minimo una soluzione con batteria al litio, ricaricabile mediante cavo USB così da evitare un inutile dispendio di denaro. Le Ear Force PX5 sono inoltre caratterizzate dalla presenza di diversi tasti funzione che consentono un’impostazione rapida e on the fly, senza l’ausilio di un computer. In primo luogo è da segnalare la presenza del regolatore di volume direttamente alla base della cuffia sinistra, così come il pulsante per impostare il preset preferito, un jack in da 2,5mm per collegare il cavo adibito alla chat su Xbox Live ed un ingresso microUSB. Dall’altro lato si trovano invece il tasto di accensione della radio Bluetooth ed il regolatore di volume della voce, più quello per ripristinare il profilo principale.Ovviamente non manca il tasto di accensione, posto sempre sul padiglione sinistro, che consente tra l’altro, per mezzo di due rapide pressioni, di cambiare la modalità PS3/x360 in un batter d’occhio.
Arrrrhhw
Il collegamento del ricevitore wireless alle console risulta molto semplice e pressoché plug and play, dato che sarà solamente necessario collegarla ad una fonte energetica via USB e all’uscita audio tramite cavo ottico o i due classici RCA. Interfacciare le cuffie per poter utilizzare anche il microfono richiede tuttavia una procedura differente in base alla piattaforma posseduta. Nel caso in cui possediate un Xbox 360 bisognerà utilizzare l’adattatore con filo incluso nella confezione, altrimenti qualora desideriate mantenere un approccio wireless occorrerà acquistare la radio separata da collegare al controller, disponibile ad un costo di 29 dollari sul sito ufficiale. Attenzione però: tale soluzione è permessa solamente a coloro che possiedono la versione ufficiale del pad Microsoft, poiché possedendone uno di terze parti, per esempio quello Razer, risulterà impossibile il collegamento a causa della diversa forma nella zona inferiore. 
Diverso discorso va fatto invece per quanto riguarda l’ammiraglia di casa Sony. Grazie alla presenza del ricevitore bluetooth built in avremo infatti la possibilità di collegare l’headset ad una Playstation 3 in pochissimi passaggi, senza la necessità di utilizzare dispositivi esterni che possano vincolare con eventuali fili il movimento. La possibilità del dual pairing consente inoltre di associare al contempo un secondo terminale bluetooth, come ad esempio uno smartphone adeguato, così da poter permettere agli utenti di rispondere alle chiamate senza interrompere le loro sessioni di gioco. Qualora ricevessimo una telefonata, infatti, potremo rispondere mediante il tasto collocato sotto l’auricolare destro, e, tramite la regolazione indipendente del volume, sarà possibile abbassare in tutta autonomia il sonoro di gioco per non creare disturbi durante la comunicazione. Sebbene non siano state concepite per i pcisti, anche sulle moderne macchine casalinghe e sui notebook l’ utilizzo di Ear Force PX5 si è rivelato molto positivo. A causa della mancanza di alcuni cavi nella confezione, necessari per esempio per l’utilizzo del microfono, non è possibile tuttavia godere appieno dell’offerta proposta. Tale pecca è comunque risolvibile, mediante l’acquisto della componentistica mancante sullo store ufficiale o con un semplice dongle bluetooth installato sul nostro computer con i dovuti driver.
Bim, Bum, Beach
Una volta impostato tutto a dovere, è finalmente giunta l’ora di godersi l’acquisto e immergersi in una nuova dimensione del gaming.
Sin da subito si può notare la qualità audio, eccellente e cristallina, che riproduce grazie al supporto del Dolby Surround 5.1 e 7.1 tutti gli effetti sonori in modo molto fedele ed efficace. In breve tempo si verrà immersi nel vivo dell’azione, in mezzo a proiettili volanti, crolli di grattacieli, esplosioni monumentali o magari anche solo durante un concerto rock con uno dei tanti titoli musicali disponibili in commercio. Gran merito va al fatto che durante la trasmissione alle cuffie il suono non viene in alcun modo compresso, mantenendo dunque una qualità molto alta. Rimanendo in tema streaming è comunque da sottolineare come, purtroppo, ponendo il ricevitore in prossimità di altri dispositivi, come per esempio router Wi-Fi, il segnale possa venire disturbato da interferenze esterne. Il problema è risolvibile modificando la sua posizione, tuttavia il supporto a frequenze diverse dalle classiche a 2,4 GHz, ormai impiegate per la stragrande maggioranza di device wireless, avrebbe permesso una maggiore libertà di posizionamento e ridotto questo piccolo fastidio.
Il volume di gioco e della chat, come già detto, risultano totalmente indipendenti. Tuttavia, qualora l’audio del titolo cominciasse ad aumentare, le cuffie rileveranno tale scarto e incrementeranno di conseguenza il secondo, fermo restando ovviamente che il tutto è impostato per lavorare fino ad un certo livello, così da non rischiare di ledere il sistema uditivo dell’utente. Immancabile anche il più classico dei “ritorni audio”, che permette di udire la propria voce in cuffia, consentendo dunque di mantenere un tono adeguato senza alzarlo eccessivamente a causa del conosciuto fenomeno delle Clogged Ears, che spinge l’utente ad urlare poiché non gli è possibile udire la propria voce. A tal proposito va fatta una simpatica nota anche per la presenza del Voice Morphing, che consente, mediante il tool dedicato che illustreremo nel paragrafo seguente, di distorcere la propria voce grazie ad un semplice equalizzatore. L’isolamento offerto dai padiglioni risulta di buona fattura, così come l’eliminazione dai rumori di sottofondo da parte del microfono. Oltretutto la presenza dell’Ear Guard consente di limitare eventuali acuti improvvisi che potrebbero recare danno all’utilizzatore.
La durata delle pile si è rivelata tutto sommato accettabile, con un’autonomia che va dalle 15 alle 20 ore. Il sistema di powersave funziona diligentemente: dopo circa 5 minuti di inattività le cuffie si spegneranno automaticamente, evitando dunque eventuali sprechi. Nel caso in cui il livello di carica arrivasse sotto la soglia critica, una voce automatica notificherà lo stato delle pile ed inviterà a cambiarle, spegnendo automaticamente l’headset
Complessivamente siamo dunque rimasti decisamente soddisfatti, grazie alla miriade di feature presenti che hanno garantito un’esperienza di gioco esemplare, di tutt’altro livello rispetto a quella classica con sistemi 2.1.
Modifica qua, modifica là…
La totale personalizzazione delle impostazioni sonore ha luogo con il supporto di un computer. 
Registrandosi al portale turtlebeach.com è possibile scaricare il software adibito, di dimensioni pressoché irrisorie, che consentirà di modificare in modo totalmente libero i preset delle cuffie ed effettuare manutenzione ordinaria. L’editor sonoro si è rivelato davvero valido, con la possibilità di settare otto diverse impostazioni audio diverse oltre a quella principale. Tali preferenze sono regolabili manualmente, grazie alla presenza di un eccellente equalizzatore, oppure mediante l’utilizzo di file XML reperiti in rete. A tal proposito è da segnalare come sia possibile effettuare il download di preset ufficiali o amatoriali, tutto ovviamente dal sito ufficiale. Come succede molto spesso, infatti, è dando agli utenti stessi la possibilità di condividere le proprie creazioni che si può avere successo, e Turtle Beach è riuscita a capirlo grazie a questa sorta di repository online. Troveremo dunque circa cento varianti dedicate anche a determinati generi videoludici, come gli sparatutto Battlefield e Call of Duty.
Una volta effettuate le proprie scelte sarà possibile effettuare l’upload alle cuffie tramite il pratico cavo microUSB ed utilizzarle in un qualsivoglia momento per mezzo del tasto adibito presente sui padiglioni. Il supporto offerto da Turtle Beach non termina però qui: dal pannello è possibile aggiornare inoltre il firmware delle stesse, con una procedura totalmente automatica che richiede un’interazione pressoché nulla da parte dell’utente. Tutto quello di cui dovrete preoccuparvi è che le pile siano sufficientemente cariche per poter garantire autonomia durante l’intera durata dell’operazione, così da scongiurare eventuali freeze o brick accidentali. Tale fattore ricade ancora una volta sul fatto che le Ear Force PX5 non utilizzino una batteria al litio ma prediligano ancora le vecchie pile formato AA. Neanche tramite il cavo USB sarà possibile fornire alimentazione, dato che questo sarà solamente adibito alla comunicazione dell’headset al terminale.

Durante questo mese la prova con le Ear Force PX5 si è rivelata molto positiva. Nonostante ci siano alcuni fattori che non hanno saputo soddisfarci appieno, come ad esempio l’obbligo di utilizzo di pile AA dato dalla mancanza di una batteria al litio interna, Turtle Beach è riuscita a creare un buon prodotto caratterizzato da un’ottima qualità audio e da un comfort impareggiabile. Qualora foste interessati ad acquistare l’headset, vi ricordiamo che potete trovarlo anche nello shop ufficiale di Spaziogames. Buon divertimento!