SpazioGames Logo
Vai a Cultura POP
  • News
    News Recensioni Anteprime Rubriche Speciali Guide Prossime Uscite
  • Recensioni
    • Com'è Star Wars: Outlaws su Nintendo Switch 2? | Recensione Star Wars: Outlaws
      SWITCH2
      7.8
    • Borderlands 4 ridefinisce il caos o si ripete? | Recensione Borderlands 4
      PC , PS5 , XSX
      8.7
    • Sony BRAVIA Theatre System 6 fa suonare i giochi alla grande | Recensione Sony BRAVIA Theatre Syst...
      8.4
    • Sony Bravia 8 II, bellissimo ma non il top per i gamer | Recensione Sony Bravia 8 II
      7.2
    • Hollow Knight Silksong è davvero un capolavoro? | Recensione Hollow Knight Silksong
      PC , PS5 , XSX , SWITCH
      9.0
    Mostra tutti i giochi Mostra tutti i prodotti
  • Originals
  • Quiz
  • Forum
  • Social
      Youtube Facebook Twitter Threads Tiktok Twitch Instagram Telegram Feed

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Vai a Cultura POP
Accedi a Xenforo

Spazio Mod - Dear Esther

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Ctekcop

a cura di Ctekcop

Pubblicato il 20/04/2011 alle 00:00

Dear Esther è una mod basata sull’engine Source e per poterla giocare è sufficiente possedere un titolo, tranne Portal, basato su di esso. Originariamente sviluppata da un team dell’università di Portsmouth come progetto di ricerca, viene rilasciata nel 2008. Si presenta come un videogioco fortemente sperimentale: “una storia raccontata attraverso un videogioco”. Oltre a fare incetta di premi e riconoscimenti è ancora oggi una delle mod più scaricate: è facilmente reperibile attraverso le solite fonti quali Moddb e Desura. Tutta questa visibilità ha reso possibile la realizzazione di un remake commerciale, previsto per il 2011, con la collaborazione di Robert Briscoe, che ha lavorato per DICE come environment artist su Mirror’s Edge. 

Fuori dagli schemi
In cosa consiste precisamente questo atipico Dear Esther? Si tratta di una sorta di avventura in prima persona narrata attraverso un frammentario monologo epistolare rivolto a tale fantomatica Esther. Piccoli pezzetti di questo mistero vengono rivelati quando raggiungiamo certi luoghi come le casette e le grotte o specifici punti. Senza fare spoiler, all’interno della trama troviamo elementi ricorrenti, come l’auto, Damasco, il numero 21, l’esploratore Donnely, l’incidente e Paul. Piano piano tutti questi elementi vengono ricomposti, anche se in maniera alquanto vaga, flebile e talvolta contraddittoria considerando la randomicità di alcune parti di quello che in sostanza è un unico dialogo. Nel finale trovano più o meno risposta le domande che il giocatore inizia a porsi subito fin dai primi minuti di gioco. Il gameplay si basa tutto sull’esplorazione di questa misteriosa isola: possiamo muoverci e saltare, ma come ci lascia presagire la mancanza totale dell’HUD, non potremo fare praticamente altro. Sarà l’isola ad interagire con noi e non noi con essa: è letteralmente cosparsa di graffiti, rappresentanti spesso elementi di chimica o schemi elettronici (che rimandano in un certo qual modo alla trama) e scritte che giganteggiano sulle coste rocciose o si scrutano nei cunicoli. Il tutto è sapientemente orchestrato, con chiari e palesi indizi su che direzione prendere, per farci seguire un determinato percorso: l’isola non è esplorabile liberamente ed è relativamente facile, sopratutto se per caso sbagliamo direzione, imbattersi in recinti discutibili o pietre piazzate nel mare. Un concept rischioso ma diverso, che scorre via, purtroppo, molto facilmente: manca appunto una qualsiasi forma di puzzle ambientale basato sulla fisica, come quelli ampiamente dispensati in Half-Life 2, che avrebbero reso più intrigante e vario il tutto; non è presente alcun tipo di ostacolo da superare e non si può morire nemmeno in seguito ad una grave caduta. In virtù anche di ciò, ci troviamo di fronte ad un’esperienza molto breve, difficilmente più lunga di un’ora e che non invoglia certo ad essere rigiocata, nonostante alcuni dialoghi casuali.
Ma che bella quest’isola…….
Tecnicamente parlando Dear Esther si difende tutto sommato bene. Purtroppo è proprio questo il problema: non può fare altro che difendersi poiché basato su una ormai vecchia versione del Source, il motore grafico di Valve. L’isola è realizzata in maniera degna: nonostante qualche spigolo di troppo il colpo d’occhio è spesso impressionante ed in grado di regalare una certa sensazione di desolante tristezza visti i toni grigio-scuri dell’illuminazione e del cielo in genere, in linea con quella che è la trama. L’acqua invece lascia alquanto a desiderare ed è paragonabile a quella vista nell’originale Half-Life 2. Qualche problemino a livello di design, sopratutto per quel che riguarda certe conformazioni geometriche del terreno ed alcune texture effettivamente non eccezionali, che rendono difficile leggere certe parti dell’isola da distanza troppo ravvicinata, sopratutto nella scalata finale. Apprezzabili per impatto ed effetto scenico le fasi all’interno di grotte e stretti cunicoli, con una sorta di affascinante muschio fosforescente che smorza i toni claustrofobici di questi momenti. In pratica il colpo d’occhio generale è buono, ed il lavoro svolto denota una certa professionalità, ma l’età generale del progetto trasuda da molti, troppi elementi. La parte audio è probabilmente ciò che è meglio riuscito in Dear Esther. Innanzitutto il doppiaggio dell’unica voce, interpretata da Nigel Carrington, è eccellente e dona ai dialoghi ben scritti, grazie ad un accento molto british, una vena poetica non indifferente. Ottima non solo l’interpretazione ma anche la qualità della registrazione spesso di bassa qualità in mod non troppo curate. Manca una qualsiasi forma di sottotitoli, anche in inglese, che lo rendono difficilmente comprensibile, inficiandone l’esperienza, a chi non mastica l’inglese. L’unica alternativa è scaricare il file in PDF dello script, ovviamente solo in inglese. La colonna sonora, scritta da Jessica Curry, è sensazionale. Unita ad alcuni mirati e puntuali effetti audio in grado di smorzare o acuire la tensione, accompagna perfettamente il nostro incedere in maniera vibrante ed emozionale, ma mai fuori posto. Si tratta senza dubbio alcuno di una composizione di livello professionale, ed anche qui la cura riposta nella qualità audio vera e propria è strabiliante, al punto da non sfigurare nemmeno al confronto con un prodotto commerciale e non amatoriale come questo.

Dear Esther è senza dubbio una mod atipica, dal forte carattere sperimentale . Paradossalmente la sua scarsissima durata lo rende degno di essere provato da tutti, anche da chi potrebbe non essere interessato al genere. Pur non dicendo nulla di nuovo dal punto di vista tecnico, è un viaggio piacevole, che passa via liscio senza difficoltà, coinvolgendo e catturando il giocatore in questa misteriosa isola, grazie sopratutto ad una colonna sonora eccellente in grado da sola di emozionare veramente.

Da provare nell’attesa della release del remake commerciale che promette una rinnovata esperienza unita ad una grafica tutta nuova e scintillante sfruttando veramente a fondo l’ultima versione del Source.

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Articolo 1 di 5

È uscita una "nuova" PS5, ma nessuno se n'è accorto

PS5 Digital E Chassis: la nuova versione è uscita in Europa in silenzio, senza che nessuno se ne accorgesse: ecco cosa cambia.

Immagine di È uscita una "nuova" PS5, ma nessuno se n'è accorto
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5

4 giochi diranno addio a PlayStation Plus a ottobre

PlayStation Plus: sono stati svelati i giochi che lasceranno il catalogo a ottobre 2025. Leggi la lista completa nella nostra notizia.

Immagine di 4 giochi diranno addio a PlayStation Plus a ottobre
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5

Il formato fisico sta per morire, ma a che prezzo?

Il formato fisico su PlayStation oggi rappresenta appena il 3% dei ricavi Sony, e quelle cifre suonano come un atto notarile postumo.

Immagine di Il formato fisico sta per morire, ma a che prezzo?
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5

GTA 5 diventa "reale" per una gamer britannica

Regno Unito, giocatrice di GTA 5 si ritrova la “caccia alla polizia” in salotto: quando la realtà supera la fantasia. Leggi i dettagli.

Immagine di GTA 5 diventa "reale" per una gamer britannica
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5

Assassin’s Creed Black Flag Remake sarà come gli AC moderni?

Nuove indiscrezioni sul remake di Assassin’s Creed 4: Black Flag: Ubisoft starebbe puntando a una reinterpretazione del titolo piuttosto radicale.

Immagine di Assassin’s Creed Black Flag Remake sarà come gli AC moderni?
Leggi questo articolo
Advertisement

I più letti

  • #1
    Migliori TV per giocare a PS5 del 2025
  • #2
    Migliori hard disk esterni per PS5 del 2025
  • #3
    I migliori manga in uscita della settimana! I titoli da non perdere
  • #4
    Offerte lampo di Amazon: le migliori del giorno!
  • #5
    Migliori controller smartphone del 2025
Advertisement

Advertisement

Footer
SpazioGames Logo

Tutto sul mondo dei videogiochi. Troverai tantissime anteprime, recensioni, notizie dei giochi per tutte le console, PC, iPhone e Android.

 
Contatti
  • Redazione
  • Pubblicità
  • RSS
  • Collabora con noi
Legale
  • Privacy
  • Cookie
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay
  • CoinLabs

SpazioGames.it - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Monza dal 22/02/2008 con autorizzazione n.1907. Iscrizione al ROC n. 24486. Direttore: Andrea Ferrario.

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 • REA: MI - 1729249 • Capitale Sociale - 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.