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Sanctum 2 - Road to Elysion

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a cura di CF

Sanctum 2 non ha di certo bisogno di alcuna presentazione. Premiato con un ottimo 8,5/10 qui su Spaziogames, il titolo Coffee Stain Studios è riuscito a catturarci grazie a delle meccaniche di gioco interessanti che uniscono sapientemente elementi tipici dei first person shooter a quelli di un comune tower defense, andando a migliorare sotto ogni punto di vista il capitolo precedente. A distanza di circa due mesi dal rilascio su PC e Xbox Live, e dopo numerosissimi aggiornamenti rilasciati grazie al feedback degli utenti, la software house svedese ha pubblicato il primo contenuto aggiuntivo, denominato Road to Elysion. Curiosi di vedere tutte le novità non abbiamo esitato a cimentarci in questa nuova avventura, e possiamo dirvi già da ora che ne siamo rimasti più che soddisfatti.
In marcia!
Road to Elysion è un pacchetto ben guarnito: troviamo un nuovo scenario di gioco con quattro mappe, due nuovi tipi di mostri, nuove armi, torrette e alcuni perk da assegnare al roster di personaggi disponibili ai quali si affianca la misteriosa Tsygan, i cui punti di forza risiedono in una velocità di movimento superiore a quella dei comprimari e a una potenza di fuoco che, grazie anche alle caratteristiche della ballista cui è equipaggiata, aumenta notevolmente nel corso dell’ultimo assalto di ogni ambientazione. I campi di battaglia sono ben realizzati, il loro stile richiama molto quello visto nelle ultime mappe del gioco base e il livello di sfida è piuttosto alto, specie se giocherete con i modificatori attivi. 
Per ogni location troveremo i consueti 10 assalti, con un numero di punti di spawn che varia da 3 a 4, a differenza dell’ultimo livello che presenta una struttura analoga a quella presente alla fine di Sanctum 2, con un quantitativo enorme di risorse che vi permetterà di erigere dei sistemi difensivi capaci di bloccare i nemici, a cui si aggiungono gli Healer e i Mutatori. I primi ricordano molto gli Spettri come design, e la possibilità di volare consente loro di oltrepassare qualsiasi barriera per curare le creature già presenti sul campo di battaglia. Gli Healer inoltre non presentano alcun tipo di immunità e, se da un lato si rivelano innocui perché non si preoccuperanno minimamente della vostra presenza, dall’altro occorrerà ucciderli il prima possibile poiché riusciranno a rendere vani anche i danni inflitti dalle torri più potenti. I Mutatori, invece, possono essere considerati come degli Urlatori in versione mignon. Una volta comparsi andranno incontro agli altri mostri, e sputandogli addosso del materiale non meglio identificato ne accresceranno resistenza, velocità e potenza di attacco. L’effetto sortito è simile a quello derivante dall’attivazione dei modificatori di gioco, ma in questo caso i potenziamenti non avranno alcun limite. Anche i Mutatori andranno tolti di mezzo rapidamente tramite mitragliette o torri missilistiche, specie se nei paraggi sarà presente un corazzato pesante, che se potenziato a dovere riuscirà a darvi del filo da torcere, o un esercito di Fanti Guerrieri pompati all’inverosimile che potrebbero mettervi fuori gioco in pochissimo tempo. Per incrementare l’efficienza delle macchine da guerra che andremo a installare per la mappa, vengono in aiuto una nuova torre di supporto, che aumenta il range di quelle astanti, e un distributore di mine liberamente piazzabili che andranno a diminuire la velocità di movimento degli ostili. Ottimi anche i sei nuovi perk, che oltre a influenzare il gameplay come accadeva con quelli già presenti introducono la possibilità di avere un companion bot al proprio fianco e utilizzare la sua potenza di fuoco per sbaragliare i nemici.
Sterminio di massa
Sul lato prettamente contenutistico non si può di certo criticare il lavoro di Coffee Stain Studios, che con poco meno di quattro euro vi terrà impegnati per altre 5 o 6 ore. Va apprezzato inoltre il lavoro svolto dopo il rilascio del titolo avvenuto lo scorso 15 maggio, che con una serie di aggiornamenti gratuiti è andato a modificare secondo i feedback dell’utenza elementi come il massimo numero di torrette presenti per livello, portato da 10 a 15, e una completa rivisitazione del sistema di gestione delle risorse, che punta ora a una maggiore collaborazione tra i membri di una stessa squadra ed evita di doversi recare ogni volta al nucleo per il rifornimento. 
Quello che non ci ha convinto in Road to Elysion è da ricercarsi nel sistema di progressione del personaggio. Spesso l’esperienza attribuita alla fine di ogni round è davvero ridotta, e per riuscire a raggiungere i livelli più alti (20+), per sbloccare il companion bot e tutte le altre novità dovrete ripetere più volte una stessa sezione di gioco, rischiando di ottenere il tutto solamente una volta spolpato a dovere il DLC. A nostro avviso sarebbe stato più furbo consentire agli utenti di avere sin da subito le novità più importanti e successivamente quelle minori, o ridurre almeno in parte il fattore grinding. C’è tuttavia da dire che la presenza di futuri DLC, acquistabili in maniera sfusa o all’interno del Season Pass a prezzo ridotto, permetteranno di sfruttare a dovere tutto quello che avrete sbloccato fino a questo momento, ripagando i vostri sforzi.
A livello tecnico va ancora una volta elogiata la creatività dei ragazzi di Coffee Stain Studios, che come già accennato sopra sono riusciti a creare delle ambientazioni piacevoli da giocare e piuttosto ispirate, anche se con dei piccoli inconvenienti che potrebbero risultare talvolta frustranti. Specialmente nella mappa dell’assalto finale ci siamo più volte incastrati in una fessura dopo essere stati scaraventati via dall’onda d’urto di uno Spettro o dopo esservi caduti accidentalmente, e per sbloccarci ci siamo visti costretti al suicidio. Questo problema l’abbiamo riscontrato sia in modalità costruzione, dove l’esperienza di gioco non ne ha risentito particolarmente poiché il respawn era immediato, sia nel combattimento vero e proprio, dove le cose sono andate un po’ diversamente. Di fronte al boss finale siamo infatti incappati in questo bug, e perdere quegli otto secondi circa in attesa della rinascita ci ha portato per ben due volte alla sconfitta, obbligandoci a ripetere le nove ondate precedenti. Siamo tuttavia fiduciosi che questo problema verrà presto risolto dal team di sviluppo, così come la mancanza della localizzazione in italiano per le scene di intermezzo e alcune imprecisioni già riscontrate nel prodotto originale.

– Ricchissimo di contenuti

– Prezzo irrisorio

– Longevo, soprattutto se giocato in compagnia

– Ottimo livello di sfida

– Localizzazione in italiano assente

– Qualche piccolo problema tecnico

8.0

Road to Elysion è un contenuto aggiuntivo validissimo e capace di intrattenere per moltissime ore, specialmente se in compagnia di amici. Ancora una volta Coffee Stain Studios ha migliorato il proprio prodotto ascoltando i feedback lasciati dai propri utenti, e ricoprendoli di contenuti a più non posso in cambio di un costo davvero irrisorio. Entro febbraio 2014 sono previsti altri tre DLC, e non vediamo davvero l’ora di vedere cosa vorranno proporci i talentuosi ragazzi svedesi.

Voto Recensione di Sanctum 2 - Road to Elysion - Recensione


8