Kodu Game Lab

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a cura di drleto

Con Kodu Game Lab Microsoft ha dimostrato di sapersi muovere fuori dagli schemi a lei abituali, andando a creare un software molto diverso ed interessante, oltretutto senza sponsorizzare la sua pubblicazione a dovere. I motivi di tale scelta ci sono oscuri, ma tant’è. Ora che abbiamo avuto modo di provare Kodu non possiamo che sottolineare la bontà del lavoro fatto dagli sviluppatori di Microsoft Research che si sono adoperati non a ricreare un potente editor di livelli come quello presente in Little Big Planet, ma a sperimentare un vero e proprio linguaggio di programmazione visuale con il quale avvicinare i bambini o i “dummies” al magico mondo dello sviluppo di videogiochi.Idealmente si tratta del primo passo verso l’XNA, ovvero il tool gratuito di sviluppo che la casa di Redmond ha dato in mano ai programmatori indipendenti per creare quelli che una volta erano conosciuti come Community Games. Non stupisce dunque la scelta di inserire Kodu non tra i Live Arcade, come gli spetterebbe in quanto parto di un team ufficiale, ma tra i Giochi Indipendenti.

Dentro KoduUna volta spesi i 400 Microsoft Points necessari per l’acquisto entrerete direttamente nel menu principale di Kodu. Nessun filmato di presentazione o altri fronzoli, si arriva direttamente al cuore del programma. Il primo impatto è dunque un po’ spiazzante; infatti a causa della mancanza di manuali d’istruzione ci troveremo a dover sperimentare le varie opzioni a disposizione per capire come orientarci tra i vari menu. Con Resume potremo tornare direttamente all’ultimo lavoro attivo e riprendere esattamente dove eravamo rimasti. Load World ci permetterà di caricare tutti i nostri lavori, di scaricare le creazioni dei nostri amici online, di poter entrare in una serie di tutorial pratici o di sperimentare alcune delle tipologie di gioco che è possibile creare con Kodu. Grazie a Share avremo la possibilità di condividere con la lista amici le nostre creazioni, con la possibilità di invitarli a giocare direttamente con noi. Con Option potremo decidere alcuni parametri di base del gioco, come la presenza degli aiuti contestuali, la dimensione dello schermo o il volume degli effetti sonori. Infine Help vi porterà a nove semplici schermate che vi familiarizzeranno con l’interfaccia grafica del programma. Anche l’assenza dell’opzione “start” non aiuta di certo a rendere particolarmente “userfriendly” l’impatto con Kodu, tant’è che per cominciare a creare qualcosa occorrerà scegliere se partire da una delle lezioni proposte o cercare “Empty World” e imparare con la pratica.Per prima cosa occorrerà prendere confidenza coi comandi. Va detto che tutto ciò che è possibile fare è sempre visualizzato a schermo, affiancato dal tasto corrispondente. Col pulsante Back si passerà dal tool di creazione al mondo di gioco, mentre con Start si aprirà il menu principale nel quale scegliere se salvare, uscire o condividere il mondo con qualcuno. Una volta entrati nel tool di creazione avremo a disposizione nove icone da far scorrere coi grilletti analogici. La prima ci permetterà di giocare alla nostra creazione, per poter sperimentare gli effetti delle nostre scelte. La seconda ci permetterà di creare gli oggetti, ovvero tutta quella serie di cose, come i personaggi, i nemici o gli arredi che renderanno ricco il nostro livello. La terza ci permetterà di creare l’area di gioco, mentre grazie alla quarta potremo stendere terreno solido. La quinta icona è deputata ai liquidi mentre la sesta e la settima verranno utilizzate per creare dossi e nel caso per livellarli. La penultima opzione permetterà di cancellare le nostre creazioni, mentre l’ultima avrà tutta una serie di opzioni fondamentali per caratterizzare il nostro mondo di gioco, come il tipo di telecamera da utilizzare, l’attrito dell’acqua, il colore del cielo, il tipo di luce, le regole del gioco e il volume degli effetti sonori.Una volta creato il proprio livello fisico occorrerà fissare le regole della partita, creare i nemici (se ve ne saranno) e soprattutto organizzare le capacità e l’aspetto del nostro alter ego. Per tutte queste azioni si seguirà la logica: “quando -> fai”. Le opzioni a disposizione saranno molteplici ed andranno dal semplice “quando muovi la levetta analogica sinistra -> muoviti” (ovvero la regola base per dare il comando di un personaggio ad un giocatore) al “quando vedi un nemico -> spara”. Elencare tutta una serie di semplici comandi renderà incredibilmente complesse le reazioni e le possibilità a disposizione di ogni oggetto. Si potrà decidere la velocità di movimento, l’altezza del salto o il tipo di armi a disposizione. Sarà possibile modificare singolarmente ogni oggetto o clonarli in modo tale che le modifiche ad uno solo di essi vadano ad incidere sui comportamenti di tutti gli altri.Un altro aspetto fondamentale sarà quello della telecamera. Semplicemente modificando la sua posizione si varcheranno le porte di un genere piuttosto che quelle di un altro. Sarà possibile creare FPS, platform in 3D e si dice che qualcuno abbia creato persino un clone di Rock Band. I limiti saranno quindi dati dalla propria fantasia, dai template ideati dai programmatori e dalla memoria della console, tenuta sotto controllo da un termometro sulla destra. Occorre però precisare che nonostante queste limitazioni tecniche Kodu vi offrirà talmente tanta libertà che difficilmente in una vita sola potrete sperimentare tutte le possibilità.

Tutto oro quello che luccica?Coma abbiamo appena detto, la grande libertà di opzioni e di scelte rende Kodu uno strumento molto potente, grazie al quale poter realmente creare il proprio gioco dei sogni, o perlomeno ciò che più gli si avvicina. Infatti, per poter mantenere un livello di accessibilità molto alto, gli sviluppatori si sono trovati a fare alcune scelte che sono andate a limitare le possibilità del programma. Per prima cosa sarà possibile utilizzare solamente quegli oggetti o personaggi che sono già stati inseriti nel Game Lab. In secondo luogo non è possibile creare una struttura di gioco più complessa di un solo livello, ovvero non è possibile collegare diverse creazioni in un unico progetto. Un’altra limitazione è l’assenza di server dai quali poter scaricare le creazioni più riuscite, costringendo i vari giocatori ad “accontentarsi” del lavoro di tutti quelli che fanno parte della vostra lista amici. Infine l’essere stato progettato per Xbox 360 rende l’interfaccia piuttosto macchinosa, nonostante gli sforzi per ottimizzarla, senza la possibilità di creare short cut o simili sfruttando una tastiera o un mouse. Persino il costosissimo chatpad ufficiale non viene mai pensato o sfruttato in queste occasioni, cosa che lo renderebbe un acquisto obbligato per gli sviluppatori in erba.L’ultimissimo appunto da fare all’esperimento di Microsoft Research è la mancanza di un accompagnamento iniziale attraverso aiuti testuali o sonori, la cui mancanza potrebbe rappresentare una barriera non indifferente per tutti coloro che non avranno la voglia o la forza di sperimentare tutte le sfaccettature del Game Lab. Inoltre la mancata localizzazione in italiano potrebbe ulteriormente inibire coloro poco avvezzi alla lingua d’Albione. Questi fattori sono particolarmente importanti se si pensa al target verso il quale Kodu è rivolto, ovvero giovanissimi per i quali questo potrebbe essere il primo divertente passo verso un’alfabetizzazione informatica di livello superiore che potrebbero quindi non essere abbastanza scafati per reperire e gestire una moltitudine di menu ed aiuti in inglese. Per tutti coloro che vorranno approfondire ulteriormente le potenzialità di Kodu consigliamo l’indirizzo www.kodu.moco.net dove potrete trovare una folta comunità di appassionati che vi aiuterà a fare i primi passi nella programmazione visuale, oltre vi metterà a disposizione una gametag (KoduGameshare) attraverso la quale poter scaricare i migliori lavori creati da questi esperti. Tra le pagine di questo forum si discute persino con i programmatori degli sviluppi futuri del gioco e di come migliorarlo per renderlo uno strumento ancora più potente ed accessibile.

– Profondo editor

– Grande libertà

– Potenzialmente infinito

– Completamente in inglese

– Primo impatto difficile

– In alcuni aspetti ancora limitato

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Kodu Game Lab è un esperimento ben riuscito, che con poche semplici migliorie potrebbe divenire presto un must have per tutti coloro che intendessero iniziare ad impratichirsi coi linguaggi di programmazione standard. Già adesso riesce a regalare grandissime soddisfazioni, restituendo, sottoforma di progetti articolati e divertenti, tutte le ore di tempo che verranno dedicate al gioco. La lingua inglese ed una certa rigidità dell’interfreccia limitano il bacino d’utenza al quale Kodu si rivolge, ma grazie alla demo ed il prezzo ridotto questo è probabilmente un prodotto che merita perlomeno un’occhiata.