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Impulse Controller

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Avatar di LoreSka

a cura di LoreSka

Pubblicato il 09/02/2014 alle 00:00

Per una volta contravverrò alla regola stilistica in uso qui su Spaziogames e scriverò in prima persona. Questo articolo, infatti, è la cronaca di una settimana passata in compagnia di Impulse Controller, un piccolo portachiavi dotato di svariate funzioni, che ho utilizzato in diverse occasioni. Con risultati che, in molti casi, sono stati più che positivi.
Piccolo ma resistente
La cosa che più sorprende di Impulse Controller riguarda le sue dimensioni. Questo aggeggino è piccolo, molto piccolo: ha le dimensioni del portachiavi della mia auto, ma è addirittura più leggero. La scocca è in plastica, una scelta che ci ha lasciato qualche dubbio ma che, al contempo, ci è parsa più resistente del previsto. Nonstante un continuo passaggio di tasca in tasca e qualche caduta (memorabile un ruzzolone dalle scale), la plastica è ancora intatta e priva di qualsivoglia graffio. Ciò è dovuto alla scelta di creare una lieve zigrinatura su tutta la superficie opaca del controller, che contiene i danni derivanti dai micrograffi, spesso messi in risalto dalle superfici lucide.
Per i più maldestri, Impulse Controller viene fornito di guscio in plastica protettivo che si aggancia al dispositivo grazie a una clip di blocco presente sul controller stesso. Nella confezione vi è anche un cavo USB per la ricarica: la batteria integrata ha svariate settimane di autonomia con un ciclo di ricarica di appena tre ore.
Il controller include un pad a croce e quattro pulsanti frontali gommati, mentre sul retro sono presenti due pulsanti. Infine, sempre sul fronte vi è un pulsante dedicato alla selezione delle modalità d’uso.  Pad a croce a parte, tutti i pulsanti frontali sono retroilluminati. Sfortunatamente non vi è modo di conoscere lo stato della batteria, pertanto potreste ritrovarvi a secco senza alcun preavviso.
Non solo un controller
La funzione più “ovvia” di Impulse Controller è quella di joypad. La particolare dislocazione dei pulsanti in stile Super Nintendo denota una precisa volontà degli sviluppatori di rivolgersi al mercato dei gamer, sebbene non vi sia la volontà di creare un pad capace di tenere testa all’ergonomia dei pad tradizionali. Parliamo pur sempre di un dispositivo che ha le dimensioni di un portavchiavi, ed è evidente che il grip è molto diverso da quello di un qualunque pad presente sul mercato. Non possiamo parlare di vera e propria scomodità, ma la posizione adottata dalle mani è certamente innaturale e occorre un po’ di tempo per abituarvisi. Per contro, i giochi presenti su cellulare sono solitamente costituiti da sessioni di gioco brevi, e pertanto prima di iniziare a provare un affaticamento delle mani avrete portato a termine un numero soddisfacente di partite. Sono invece risultati difficili da raggiungere i pulsanti posteriori, che richiedono una flessione degli indici piuttosto scomoda per chi ha ricevuto in dono alla nascita un paio di mani grandi; anche in questo caso, occorre farci l’abitudine.
Una seconda funzione del joypad gli permette di diventare un presenter, uno di quei telecomandini un po’ fighetti che vi permettono di girare le pagine di una presentazione in Power Point. Funziona alla grande, ed è compatibile sia con il celebre software a marchio Microsoft che con i rivali Keynote di Apple e Open Office. Ho avuto occasione di provarlo durante una lezione, e posso dire che il setup è stato pressoché immediato.
Una terza funzione consente di trasformare Impulse Controller in un telecomando per la Apple TV. Non dispongo del costoso gingillo di Apple, pertanto l’ho utilizzato come controller per un banale media player. Il telecomando permette di regolare il volume, cambiare canzone e mettere in pausa il brano/film. Anche in questo caso, non ho riscontrato alcuna difficoltà nell’utilizzo. L’utilità di questa funzione diventa massima in un’auto non dotata di comandi al volante: grazie a questo telecomandino si può cambiare brano semplicemente allungando le mani vicino alle chiavi della macchina, a patto che abbiate un cellulare collegato al vostro impianto stereo.
Un’altra funzione permette all’utente di scattare una fotografia a distanza. Qualche tempo fa organizzai una festa a casa, e per scattare una foto dovemmo scaricare un’apposita applicazione per l’autoscatto. Con Impulse Controller basta premere un pulsante per scattare la foto: una funzionalità che, sono certo, sfrutterò anche in futuro. Allo stesso modo sto sfruttando la possibilità di attivare Siri con un pulsante, anch’essa utilissima per farsi leggere gli SMS in macchina o per dettare un’email o un’appuntamento mentre si è impegnati a guidare.
Infine, il controller si è rivelato una manna per i distratti, come me. Io ho una capacità innata di perdere le chiavi (chiedetelo a FireZ, mi odia perché lascio costantemente le chiavi dell’ufficio o di casa da qualche parte). Con Impulse Controller basta richiedere l’accoppiamento del proprio cellulare al dispositivo (su iPhone, su Android c’è un’apposita applicazione) per attivare un suono sul controller. Se il vostro Impulse è attaccato alle vostre chiavi, le troverete in un baleno. Purtroppo il suono ha un volume un po’ bassino, ed è spesso necessario tenere la mano tesa sull’orecchio per capire la provenienza del suono, specie se le chiavi si trovano sommerse da una montagna di vestiti o chiuse in un cassetto.
Un po’ complicato
L’aspetto più problematico di Impulse Controller è legato alla facilità d’uso. Il gadget non viene fornito di alcun manuale, e il sito internet ufficiale non sembra venirci in aiuto. In realtà esiste una comoda guida sul sito ufficiale, ma ci ho messo un po’ per individuarla e nel complesso non è stata completamente esaustiva su alcune problematiche incontrate. Configurare il gioco per le varie funzioni non è complicato, ma richiede una combinazione di pulsanti che si tende a dimenticare. Per sopperire al problema è disponibile una app gratuita che dovrebbe fungere da configuratore, ma che in molti casi funziona malamente e riconosce le impostazioni in maniera sbagliata. Speriamo in un aggiornamento, che magari includa una guida più chiara (e in italiano).
Il problema principale si riscontra nei giochi: vi è solo un’esigua lista di titoli compatibili, e alcuni di essi si sono rivelati solo parzialmente funzionanti con Impulse Controller. All’inizio, dunque, non sapevo se fosse un difetto del mio dispositivo o un’effettiva incompatibilità del gioco. Fortunatamente, dopo un controllo incrociato mi sono reso conto che le demo dei giochi dichiarati compatibili non sono compatibili: una volta acquistata la versione definitiva, il problema si è risolto. Inutile dire che con un controller alcuni giochi diventano incredibilmente più accessibili: ho letteralmente massacrato il mio precedente record di Temple Run alla terza partita, nonostante fossi arrugginito.
Infine, da segnalare la perfetta compatibilità con molti emulatori, in particolare su Android. Se la vostra passione è il retrogaming, Impulse Controller vi modificherà in meglio l’esperienza di gioco: non vorrete più tornare indietro.

Con un po’ di pazienza e qualche preoccupazione iniziale, una volta appreso il funzionamento un po’ intricato e decisamente poco intuitivo di Impulse Controller, si inizia ad esserne pienamente soddisfatti. Un paio di volte, dopo averlo sganciato dal mio portachiavi, l’ho dimenticato a casa. Ed entrambe le volte ho detto: “Cavolo, perché non l’ho portato?”. Insomma, Impulse Controller è uno strumento piccolo, che passa quasi inosservato, ma le cui funzioni si rivelano particolarmente utili in una miriade di situazioni. Il prezzo è abbastanza contenuto, ed è quel genere di regalo che un geek come me apprezzerebbe sempre. Dunque, sia che siate alla ricerca di un portachiavi che costa meno di un portachiavi in pelle ma che svolge una grossa quantità di funzioni, sia che vogliate fare un regalo originale ad un appassionato di tecnologia, Impulse Controller è un oggettino caldamente consigliato.

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