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Fallout 3 - Broken Steel

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a cura di drleto

Inizialmente previsto come l’ultimo dei tre downloadable content che sarebbero dovuti arrivare in esclusiva per Xbox 360 e Pc, Broken Steel è stato recentemente annunciato anche per Playstation 3, dove arriverà assieme alla nuova stagione di episodi scaricabili. A differenza di Operation Anchorage e The Pitt, che si presentano sotto forma di quest secondarie da completare durante una normale sessione di gioco, Broken Steel partirà esattamente laddove Fallout 3 si conclude. La principale caratteristica di questo DLC è infatti quella di far continuare il gioco oltre la fine inizialmente prevista da Bethesda, permettendo così al Vagabondo Solitario di continuare la sua opera di pacificazione o distruzione delle Wasteland, a seconda dell’allineamento tenuto durante tutto il corso dell’avventura.

Dopo la fineIn Broken Steel dovremo aiutare la Confraternita d’Acciaio a gestire e proteggere l’eredità di nostro padre, ovvero quel Progetto Purezza intorno al quale si svolgono tutte le vicende della trama principale. Infatti, nonostante la sconfitta del Presidente Eden, sono ancora molte le cose da sistemare nella ex Washington, a partire dalle tante basi dell’Enclave ancora operative sul suo suolo, da debellare per poter ritenere conclusa la loro minaccia. Senza considerare che la gestione e la distribuzione dell’acqua pura prodotta presso il Jefferson Memorial sta creando molti problemi, in quanto in una terra come quella in cui Fallout 3 è ambientato, l’acqua non contaminata dalle radiazioni è una risorsa che fa gola a tanti sopravvissuti, non sempre ben intenzionati. Come succede sovente nell’universo videoludico, dalle nostre azioni dipenderà il futuro della Capitale, starà infatti a noi affiancare Liberty Prime e la Confraternita d’Acciaio nella loro opera di disinfestazione delle basi dell’Enclave, oltre che decidere se assecondare il lucrativo commercio nato intorno alla produzione dell’acqua pura oppure assicurarci che le operazioni di distribuzione avvengano nella maniera più onesta e capillare possibile. Tralasciando i dettagli della trama di gioco, vogliamo solamente mettere in luce come, in Broken Steel, non vedremo ancora gli effetti delle scelte compiute nelle ultime battute di Fallout 3. In questo modo durante il prosieguo dell’avventura si avrà la sensazione che queste decisioni in realtà siano state meno incisive di quanto prospettato -e condannato- dal filmato finale. Va detto che durante il nostro peregrinare ci saranno alcune occasioni, soprattutto attraverso la trasmissione radio di Tre Cani, nelle quali i programmatori cercheranno di giustificare e spiegare questa –eventuale- discrepanza nella trama, ma il disappunto nel vedere le nostre decisioni non avveratesi rimane comunque piuttosto forte, soprattutto considerando l’enorme impatto che altre nostre scelte hanno avuto sul mondo di gioco.A parte quindi queste forzature, che probabilmente avrebbero richiesto uno sforzo produttivo eccessivo, c’è da dire che Broken Steel compie perfettamente il suo dovere, riuscendo a fornire una valida motivazione per giustificare le azioni del Vagabondo Solitario oltre la fine, inizialmente prevista, del gioco. Per molti basterà infatti questa possibilità per giustificare l’acquisto del DLC, soprattutto da parte di coloro che hanno amato e spolpato il gioco Bethesda, stufi di dover rimandare la conclusione della storia principale per motivi strutturali del game design, che senza questo download preclude la possibilità di continuare a giocare le sottoquest non ancora completate.

Le novitàSe questa gradita possibilità non bastasse a stuzzicare l’interesse dei fan della serie, possiamo dire che Broken Steel aumenterà di dieci il cap massimo del personaggio, portandolo al livello 30. Per molti giocatori questo sarà un aspetto molto gradito, dato che il raggiungimento del vecchio limite risultava essere un’operazione piuttosto semplice per tutti coloro che hanno esplorato a lungo le Wasteland. Ovviamente tale incremento è accompagnato da tutta una serie di nuovi perks ed abilità ottenibili con l’avanzamento del livello, capaci di rendere il proprio personaggio una vera e propria macchina da guerra. Questi nuovi talenti renderanno capaci di farsi nuovi amici canini nel caso in cui Dogmeat sia venuto a mancare, di smaltire, senza bisogno di medicinali, le radiazioni assorbite o persino di trasformare il Vagabondo Solitario in un vero e proprio ordigno nucleare.Di fronte a questi nuovi talenti anche la presenza di tanti e potenti oggetti passerà in secondo piano. Questo nonostante l’avventurarsi in avamposti dell’Enclave permetterà di mettere le mani su alcuni interessanti ritrovati tecnologici, come le armature delle truppe Hellfire, la Callahan’s Magnum ed uno speciale gingillo che permetterà di interferire col segnale tramite il quale i soldati governativi controllano i letali Deathclaws.

Cosa non cambiaDal punto di vista tecnico/stilistico Broken Steel non aggiunge nulla di nuovo all’universo di Fallout. A differenza degli altri DLC nei quali si visitavano luoghi esterni alla Capitale, in questa terza espansione ci muoveremo all’interno delle ben conosciute Wasteland, riattraversando luoghi conosciuti come l’impianto di Olney o irrompendo nella base aerea Adam, che pur essendo una locazione mai vista poco si discosta dal design a cui siamo stati abituati. Anche dal punto di vista tecnico non si notano ulteriori miglioramenti nella gestione delle luci o del codice di gioco (come era avvenuto prima di The Pitt), confermando un comparto grafico che punta decisamente di più sulle atmosfere che sull’impatto visivo.Discorso analogo per l’audio, che oltre alle linee di dialogo necessarie al dipanarsi della trama e dare a Tre Cani il modo di seguire le nostre avventure, non aggiunge nulla a tutto quello già sentito in precedenza. La mancanza di nuovi canali radio o canzoni risulta un po’ deludente, soprattutto considerando che l’esiguo numero di tracce presenti risulta insufficiente per mantenere alto il gradimento dopo tante ore di gioco.Anche dal punto di vista del gameplay nulla cambia, la deriva action di Operation Anchorage è stato solo un episodio nella serie. Nonostante in Broken Steel vi siano molti punti nei quali vi saranno combattimenti serrati, il ritmo di gioco si sposa meglio con il resto della produzione Bethesda. Questa sensazione è accentuata dalla libertà lasciata al giocatore di seguire gli avvenimenti della trama a proprio piacimento, diversamente da quello che succedeva nei precedenti DLC nei quali si era obbligati a completare l’espansione prima di poter tornare nelle Wasteland. La longevità si attesta intorno alle 4/5 ore di gioco intensivo, senza considerare il fatto che, come detto, saremo completamente liberi di scegliere se seguire la quest proposta o scorrazzare liberamente per il mondo di gioco alla ricerca di nuove avventure.

– Fallout 3 non avrà più fine

– 10 nuovi livelli di esperienza

– Nuove armi ed oggetti

– Mortifica le scelte fatte durante il finale di Fallout 3

7.5

Broken Steel è un’espansione caldamente consigliata non tanto per il valore in sé della produzione, ma in quanto grazie ad essa si può superare uno dei principali limiti del gioco, ovvero la sua conclusione definitiva, aprendo in questo modo il mondo di Fallout 3 all’esplorazione, anche una volta completata la quest principale. Se questo non bastasse per giustificare l’acquisto, questo terzo DLC alza ulteriormente il cap massimo, portandolo a 30, mettendo oltretutto a disposizione nuove abilità, armi, oggetti e armature. Va comunque detto come Broken Steel fornisca in ogni caso una storia godibile, che ben si amalgama con l’universo di gioco, nonostante lasci alcune perplessità legate alle principali decisioni che si sono prese durante la quest finale.

Rimanete con noi per scoprire anche Point Lookout, la nuova espansione di Fallout 3 uscita nei giorni scorsi e che noi pubblicheremo a breve!

Voto Recensione di Fallout 3 - Broken Steel - Recensione


7.5