Due accessori Aukey (+1) da portarsi in vacanza

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a cura di DjPralla

Visto che l’estate sta ormai galoppando e che tra impegni e vacanze si passerà parecchio tempo fuori casa, meglio non farsi trovare impreparati. Ormai i gadget tecnologici fanno parte del nostro quotidiano ed è quindi dovere dell’utilizzatore prendersene cura e allo stesso tempo sfruttarli al meglio. Il problema più grande in questi frangenti è sicuramente la batteria, o per meglio dire la durata di queste: è ormai consuetudine vivere con il telefono in una tasca e il cavo per la ricarica nell’altra, ma si può alleviare in parte il problema.

Power Bank
La prima soluzione da tenere in considerazione è sicuramente quella di un power bank che possa aiutarci e sostenerci nei nostri spostamenti, quotidiani o straordinari. Oggigiorno è possibile trovarne di ogni taglio e misura, ma prendendo nella fattispecie il nostro caso, parlando per lo più di una settimana di lavoro fuori porta, come ci è capitato in quel di Los Angeles per la copertura dell’E3. Nonostante si possa salire parecchio, la necessità di avere questa batteria alla nostra portata anche in cabina dell’aereo, dove solitamente non è presente la presa elettrica se non per alcuni viaggi intercontinentali, la scelta è dovuta ricadere al di sotto dei 20000 mAh, in quanto si tratta del limite massimo consentito. Nel nostro viaggio ci ha accompagnato l’Aukey PB-N36 (circa €28 su Amazon), un power bank dalle dimensioni relativamente compatte, dotato di due porta da 2.4° e tecnologia AIQ, in grado di ridistribuire la corrente elettrica a seconda del dispositivo collegato, senza che l’utente debba fare nulla. Volendo salire leggermente di prezzo si può andare a scegliere il PB-T10 (attorno ai €35) che sostituisce una delle due porte con una compatibile con Quick Charge 3.0, diventando così ancora più utile con i telefoni cellulari che supportano tale tecnologia. Nel nostro caso ci abbiamo ricaricato telefoni, camere a 360°, batterie di fotocamere, console e quant’altro possa essere alimentato tramite USB. Nel è anche possibile collegarci un MacBook o qual si voglia altro computer con ricarica tramite USB-C, ma in questo caso i tempi di ricarica saliranno rispetto alla soluzione da muro. Altra caratteristica interessante di questo power bank è data dalla possibilità di essere ricaricato tramite porta micro-USB oppure attraverso Lightning, la porta proprietaria Apple; in questo modo gli utenti iPhone non sono costretti a portarsi con sé due cavi differenti, ma possono ricaricare il telefono e il power bank con lo stesso cavo. Nel caso in cui avessimo avuto la possibilità di salire con i mAh, scelta sarebbe ricaduta sul PB-Y3 (con un prezzo che si aggira attorno ai €60) con i suoi 30000 mAh di capienze e la possibilità di ricarcica tramite micro-USB oppure la ormai standard USB-C. Tutta la linea di power bank Aukey è equipaggiata con una torcia led che può essere accesa tenendo premuto il tasto d’accensione, ma mancano di un esplicito indicatore di carica residua: in realtà il tasto d’accensione ha tre stadi di colorazione che indicano se è pieno, con il bianco, se è circa a metà con il verde oppure “in riserva” con il rosso, ma è una soluzione sicuramente meno efficace del più classico indicatore a pallini. Tornando alle dimensioni, invece, i modelli da 20000 mAh possono entrare nelle tasche di jeans più comuni, a patto che siano ben allacciati e con la cintura pronta a sorreggere il peso. In ogni caso, anche per via del design non esattamente curvilineo, l’utilizzo miglior è sicuramente in borsa o nello zaino. 

Charging Station
Quando si è in trasferta una tra le cose più drammatiche è quella di ritrovarsi con un solo adattatore per la presa della corrente e mille dispositivi da ricaricare. A meno che preferiate andare in giro con ciabatte e alimentatori, una charging station potrebbe diventare la soluzione più comoda. Nel nostro caso abbiamo adoperato una Aukey PA-T11 (con un prezzo di poco al di sopra dei €30) che è sostanzialmente la soluzione top in questo ambito. Dispone di sei porte USB di tipo A, tutte con la sopracitata tecnologia AIQ, di cui due supportano anche il Quick Charge 3.0 di Qualcomm, che come abbiamo accennato prima è in grado di ricaricare i telefoni supportati a velocità impressionanti. Sul retro c’è l’attacco per la presa elettrica standard, adoperata da innumerevoli elettrodomestici e pure dalla PlayStation 4 base, in modo tale che non solo potrete collegare questa charging station ad un adattatore universale, ma potreste addirittura procuravi l’apposito cavo relativo al paese che state per visitare per evitare qual si voglia controindicazione elettrica. Questa soluzione di Aukey si è rivelata fondamentale nel nostro viaggio per mantenere sotto carica nel corso delle poche ore di sonno telefono, orologio, powe bank, fotocamere e videocamere. Volendo, anche qui, è possibile collegare un MacBook o un MacBook Pro tramite cavo USB-C per la ricarica, magari durante lo Sleep, specialmente per il modello più carrozzato di casa Apple. A tal proposito il +1 del titolo è proprio il cavo USB-A to USB-C di Aukey, acquistabile sempre tramite Amazon a circa €6 l’uno oppure in pacchi da tre a €9, soluzione da noi adottata per ricaricare le Nintendo Switch che ci hanno accompagnato, oltre ad avere cavi di scorta pe gli altri apparati che utilizzano questo nuovo standard. Nel campo USB-C c’è la necessità di fare attenzione, in quanto questi cavi sono in grado di trasportare parecchia corrente elettrica rispetto ai predecessori, quindi andando ad acquistare prodotti low cost si potrebbe entrare nella zona di rischio. Con Aukey invece si può stare sul sicuro in quanto i cavi sono certificati e conformi alle norme di sicurezza.

Nel caso di viaggi fuori porta, che siano per svago o per lavoro, è quindi sempre opportuno portarsi con sé un buon power bank in grado di alleviare lo stress da batteria scarica e una bella charging station in grado i poter accogliere tutti i dispositivi ormai necessari alla nostra vita da geek. Ovviamente il viaggio non è fatto solamente di aerei, ma per le soluzioni da auto o addirittura outdoor, saranno per la prossima volta.