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Call of Duty: Black Ops II - Revolution

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a cura di FireZdragon

Call of Duty Black Ops II ha portato sulle nostre console e sui nostri PC un FPS bellico molto fedele allo spirito della serie, ma in grado al contempo di iniettarle nuova linfa vitale grazie ad una campagna a bivi sorprendente, il multiplayer frenetico e caotico di sempre e una modalità zombie pronta ad aggiungere ulteriore carne al fuoco. A distanza di circa tre mesi dal suo rilascio ecco approdare come consuetudine, ovviamente in anteprima esclusiva per gli utenti Xbox Live, il primo DLC, contenente 4 mappe nuove per il multiplayer, una nuova arma e una modalità zombie completamente inedita affiancata da una location extra per gli amanti dei famelici mangiacervelli. Eccovi le nostre impressioni.
Downhill
Partiamo subito con il botto, con una delle mappe che più ci sono piaciute dell’intero pacchetto. Downhill è ambientata sulle alpi francesi tra cottage innevati e rocce in vista. Il design vede da una parte una baita di montagna con balcone, predisposta a difendere la zona di conquista sottostante nella modalità apposita, mentre dall’altra gatti delle nevi e negozi da sci offrono battaglie ad ampio respiro con tantissimi sbocchi sull’unica zona scoperta disponibile.
Al centro non poteva mancare l’edificio cardine per gli scontri ravvicinati, una stazione turistica caratterizzata dal movimento continuo delle ovovie. Se da una parte queste protezioni semoventi possono essere utilizzate come scudo per spostarsi da una parte all’altra della struttura, toccarle durante il loro tragitto causa la morte istantanea, introducendo un ulteriore elemento di disturbo durante gli scontri.
La mappa offre inoltre alcune postazioni di camping curiose, sospesi a mezzaria sulle sbarre di acciaio accanto alle ovovie, oltre che la possibilità di nascondersi dietro diversi ripari e fucilare in velocità i nemici troppo spavaldi.
Hydro
Hydro è la mappa meno giocata in assoluto, e altresì quella meno apprezzata dalla comunità. Il motivo è presto detto, la diga sul fiume Indo in Pakistan è semplicemente un grosso corridoio rettangolare che spinge i giocatori a confrontarsi quasi sempre faccia a faccia. Aggirare il primo blocco, passando attraverso uno dei pochi tunnel a disposizione nella parte sottostante della struttura, permette di prendere di sorpresa gli avversari e fare un vero e proprio massacro. Nella modalità a obiettivi la gran quantità di angoli ciechi consente di sdraiarsi all’ombra delle strutture e proteggere agevolmente le aree d’accesso quasi senza essere visti. A favorire il gioco in superficie ci pensa il rilascio dei flutti, che spazzerà via, uccidendo sul colpo, tutti gli sfortunati giocatori che si troveranno sul percorso dell’onda. Le SMG risultano essere le bocche da fuoco preferibili per la location, vista la necessità di avere un’arma ad estrazione rapida per gli scontri a fuoco improvvisi.
Grind
Lo skate park di Venice beach impersona perfettamente lo spirito di Call of Duty. Frenetica, veloce e completamente priva di qualsivoglia logica questa mappa vi permetterà di assalire i vostri avversari da ogni direzione. Sfruttando la grossa costruzione centrale non sarà raro vedere scontri ravvicinati a suon di shotgun e gettandoci letteralmente sulle rampe potremo scivolare su di esse, divenendo bersagli difficilissimi da colpire. L’esterno lascia spazio a scontri a fuoco sulla distanza, imboscate e inseguimenti nei numerosissimi tubi disponibili. Peccato che la conformazione ricurva delle costruzioni lasci i soldati sospesi a mezz’aria, rovinando completamente il buon impatto visivo della mappa. Nel caso aveste la fortuna di avere tra i perk una macchina da guerra, gli spazi angusti e la necessità di muoversi in gruppo faranno la vostra gioia, ma attenzione alle finestre sul tetto, le bombe e i missili le perforano in disinvoltura, radendo qualsiasi cosa si trovi all’interno. Da segnalare una delle auto esteticamente più brutte che la storia dei videogiochi ricordi.
Mirage
Tra le dune del deserto del Gobi, Mirage si presenta in maniera molto simile a Grind, lasciando però le linee di tiro molto più pulite data l’assenza di coperture o ripari di sorta. Il grande edificio rotondo centrale cerca di sopperire alla mancanza di verticalità delle mappe presenti nel pacchetto, riuscendoci solo in parte. I giocatori infatti tendono a stare all’esterno, consci che una volta entrati dentro l’hotel raramente ne usciranno vivi, per la quantità di proiettili vaganti che girano. Non sarà difficile inoltre torreggiare sulle porte aspettando che il malaugurato di turno ci passi davanti. L’area con la piscina è particolarmente trafficata e temporeggiare in zona, magari piazzando una bella torretta, può far schizzare il vostro punteggio alle stelle.
Il Paciere
Che le SMG siano armi devastanti in COD è fuori discussione, soprattutto in modalità veterano, e l’idea di poter mettere le nostre mani su un nuovo modello ci stuzzicava non poco, considerando soprattutto che si tratta della prima arma ad essere inserita attraverso un DLC di COD. Il paciere risulta essere una SMG particolarmente efficace sulla media/lunga distanza con un rateo di fuoco non esagerato ma un ottimo output di danno. Una discreta precisione e una ancora più pregevole portata la rendono una scelta temibile, soprattutto se corredata  da proiettili perforanti.
Non ci ha dato l’idea di essere sopra tutte le altre Submachine gun, la POW 57 continua a essere una delle nostre preferite, ma il Paciere si è rivelata un’arma di buona qualità, un’opzione da prendere assolutamente in considerazione se siete amanti degli equipaggiamenti leggeri.
Zombie 
Se combattere zombie in un deposito scalcinato di autobus vi ha stufato, Die Rise è quello che fa al caso vostro: un’ambientazione nuova di pacca in cima a un grattacielo pericolante. Dimenticate porte e cancelli da aprire per arrivare all’esterno, qui potrete solo scendere verso l’inferno con gli zombi che letteralmente pioveranno dal cielo e cercheranno di entrare da ogni possibile pertugio lasciato incustodito. Se questo stuzzica la vostra fantasia e amate la modalità zombie, il vero pezzo forte è ad ogni modo la nuovissima modalità Trasformato, dove finalmente vi verrà data l’occasione di divenire a vostra volta zombie. La meccanica di gioco è semplice, quattro giocatori saranno gettati in una mappa e lo scopo del gioco sarà riuscire a restare umani il più a lungo possibile. Per potersi trasformare tuttavia sarà necessario uccidere un altro giocatore umano, in una sessione frenetica e senza sosta. Nel caso riusciste nell’impresa avrete ovviamente tutti contro, ma ad ogni uccisione, oltre che ovviamente punti aggiuntivi, guadagnerete anche una nuova arma per decimare gli avversari. Un sistema di gioco già visto in altri titoli concorrenti, ma sicuramente azzeccato in un prodotto veloce come cod e inserito in un contesto che sicuramente non potrà che divertire e appagare gli appassionati.

– Il Pacificatore è un’ottima arma

– Ottimo level design per Downhill, Grind e Mirage

– Trasformazione vi divertirà a lungo

– 1200 MSP/15€ rimangono sempre troppi

– Hydro è davvero poco ispirata

8.0

Revolution è un buon pacchetto di mappe, forse carente di location a sviluppo verticale ma in grado comunque di portare nuove situazioni all’interno di Black Ops 2. Il Paciere è un aggiunta gradita e il suo bilanciamento, almeno per il momento sembra essere stato studiato con cura, permettendogli di posizionarsi in una nicchia scoperta. Si chiude con una modalità zombie davvero divertente che, anche se non particolarmente originale, saprà indubbiamente rapirvi per diverse ore di gioco. Treyarch ha imboccato la giusta via con questi nuovi DLC, restiamo quindi in attesa dei restanti contenuti per avere la certezza che il trend rimanga il medesimo anche in futuro.

Voto Recensione di Call of Duty: Black Ops II - Revolution - Recensione


8