Apex Legends: la Stagione 8 è il massimo risultato con il minimo sforzo?

Le nostre sensazioni a pochi giorni dal rilascio della Stagione 8 su Apex Legends.

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Sono passati esattamente due anni dalla pubblicazione a sorpresa di Apex Legends, battle royale estremamente ambizioso realizzato dai ragazzi di Respawn Entertainment – con il pieno supporto di Electronic Arts – che è riuscito nel corso dei mesi a consolidarsi sul mercato di riferimento attorno a una community sempre più compatta e fidelizzata.

Merito dei vari contenuti pubblicati costantemente per mantenere i videogiocatori incollati allo schermo round dopo round nonostante l’inesorabile scorrere del tempo – ed effettivamente non poteva esistere un periodo più propizio per pubblicare la Stagione 8, con un secondo anniversario da festeggiare tramite qualche stuzzicante novità e la solita valanga di livelli tra i quali districarsi per sbloccare gli oggetti più variegati.

Partenza col botto

Non esiste una nuova stagione di Apex Legends senza l’introduzione di un nuovo personaggio giocabile e infatti la Stagione 8 ci permette di conoscere Fuse, uno spregiudicato dinamitardo che irrompe con veemenza nel già variegato roster di Leggende utilizzabili.

Sin dal video di presentazione disponibile appena terminato il corposo aggiornamento (quasi 50 GB su Series X, versione da noi testata) Fuse viene presentato come una star pronta a irrompere negli Apex Games con il calore dedicato alle star più celebri e che spesso si ritrova ad agire (anche violentemente) e poi ragionare sulle conseguenze delle proprie azioni.

Dal punto di vista del gameplay effettivo, Fuse è una Leggenda estremamente votata a un approccio offensivo e trova largo consenso nei team che prediligono una maggior potenza di fuoco durante gli scontri rispetto ad approcci più ragionati. Parliamo di un personaggio che rimpingua le fila della categoria assalto grazie all’evidente capacità di fare affidamento su un’ampia gamma di esplosivi adatti per ogni occasione.

Come skill passiva si sottolinea la possibilità di equipaggiare una granata extra nel proprio slot inventario, normalmente tarato sulle due unità, così come una maggior gittata e precisione durante il lancio delle stesse. Come abilità attiva Fuse utilizza il proprio braccio cibernetico per lanciare delle mini bombe a grappolo in grado sia di rimbalzare sulle superfici solide sia di esplodere a mezz’aria in vicinanza di un bersaglio; un’abilità che, considerando la frequenza di ricarica in circa una ventina di secondi scarsi, rischia di apparire eccessivamente letale nelle mani dei più abili e necessiterebbe di qualche piccola modifica che comunque siamo sicuri non tarderà ad arrivare.

Ovviamente non manca nemmeno la ultimate tipica di ogni Leggenda presente in gioco, e in questo caso potremmo fare affidamento su un  bombardamento analogo a quelli utilizzati con Gibraltar e Bangalore, con la differenza che dalle esplosioni viene generato un vero e proprio anello di fuoco nella zona designata, che può essere sfruttato come vera e propria trappola mortale se utilizzato nelle aree più circoscritte.

Come già ribadito, si tratta di meccaniche che mettono in risalto la natura più frenetica dello sparatutto e che non possono non trovare il favore di tutti quei giocatori che, come Fuse stesso, preferiscono gettarsi a capofitto nell’azione piuttosto che orientarsi su un approccio più ragionato.

Narrativamente parlando, invece, l’introduzione del nuovo personaggio viene accompagnata da un alone di mistero considerando che – come mostrato nel trailer – una vecchia conoscenza del nostro eroe "bombarolo" tenterà di eliminarlo a qualunque costo, senza il minimo ripensamento per un eventuale coinvolgimento degli altri combattenti.

Meggie, così è chiamata la presunta nemesi, rimane l’incognita più grande di tutta la Stagione 8, e anche se al momento non ci è dato sapere quando e come possa essere effettivamente introdotta all’interno del mondo creato dal talentuoso team californiano – magari come successivo personaggio giocabile e con due stagioni estremamente collegate come già accaduto per Revenat e Loba – i giocatori potranno raccogliere  varie casse sparse per la mappa durante i match per sbloccare una nuova storia a fumetti che approfondisce proprio la relazione tra la misteriosa guerrigliera e la nuova Leggenda.

Ovviamente il respawn di queste casse mantiene come negli aggiornamenti passati una cadenza giornaliera, scelta saggia per convincere il videogiocatore a collegarsi costantemente per tutta la Stagione 8 e scoprire qualche curioso retroscena godendo di un cospicuo numero di pagine digitali ricche di disegni a mano sempre ben curati.

Il primo amore non si scorda mai

Se da un lato rimane evidente quanto siamo rimasti estasiati dall’introduzione nella Stagione 7 della nuova mappa Olympus, essenziale soprattutto per dare respiro alla formula di gioco grazie all’ampliamento della rotazione delle mappe durante i round, dall’altro non possiamo che continuare ad avere nel cuore la prima e storica “Canyon dei Re”.

Questo gli sviluppatori lo sanno fin troppo bene e infatti per la Stagione 8 hanno saggiamente deciso di riportare al centro dell’attenzione proprio la storica prima arena, contornata di nuove e importanti modifiche che la rendono ancora più affascinante agli occhi della community.

La modifica sostanziale riguarda la zona nord della mappa, completamente devastata a causa della manomissione dell’astronave utilizzata da Fuse per presentarsi al pubblico degli Apex Games come in una vera e propria parata. Gran parte della struttura ormai fuori uso è rimasta ancorata al terreno, con numerosi detriti sparsi che hanno per forza maggiore modificato la morfologia di tutte le zone chiave circostanti.

Sotto questo aspetto si denota nuovamente la capacità degli sviluppatori di ascoltare la community e apportare modifiche in grado di amalgamare al meglio varietà degli scontri e bilanciamento a seconda della specifica area presa in esame; soprattutto gli atterraggi dalla parte nord-ovest della mappa regalano nuovi e sostanziali approcci per ogni inizio match, con i giocatori che partita dopo partita possono memorizzare le aree più dense di casse e bottini e rischiare per equipaggiarsi al meglio nel minor tempo possibile.

Come se non bastasse, sono state aggiunte in tutta la mappa numerose e minute armerie mobili da assaltare per ottenere armi e accessori delle più disparate tipologie: focalizzarsi su queste prima di gettarsi nelle aree più a rischio permette di diminuire le occasioni nelle quali ci si trova impreparati contro nemici troppo equipaggiati, limitando ulteriormente il fattore legato alla fortuna di trovare dell’equipaggiamento utile e variegato indipendentemente dal tipo di approccio alla partita.

Ottimo il lavoro svolto fin dal lancio dei nuovi contenuti per mantenere il gioco estremamente bilanciato in ogni sua meccanica, con la software house che è intervenuta per qualche piccola correzione a seguito delle richieste della community come l’eccessiva letalità delle mitragliatrici pesanti o la correzione delle hitbox legate ai modelli di alcuni personaggi principali come Wraith.

Menzione positiva anche per il 30-30 Repeater, la nuova arma introdotta con la Stagione 8 che non può non far la gioia di tutti gli appassionati dei fucili semi-automatici in cerca di qualcosa di differente rispetto al G7 Scout; il design ricorda molto quello dell’iconica carabina Winchester ed effettivamente si tratta di un’arma che, nonostante una certa lentezza nella ricarica dopo ogni singolo colpo,  da enormi soddisfazioni con i colpi andati a segno alla testa o nei  punti limitrofi. Siamo sicuri che entrerà ben presto nel cuore di numerosi videogiocatori al netto di qualche futura e necessaria ricalibrazione proprio per questa eccessiva letalità.

Ultimo, ma non per importanza, torna con la Stagione 8 un nuovo battle pass ricco di skin e costumi ottenibili proseguendo durante i vari livelli per portare la personalizzazione di Leggende e armi su nuove vette che faranno la gioia dei numerosi fan.

Peccato solo per la decisione di mantenere il nuovo sistema di progressione introdotto con la precedente stagione, fatto di stelle da accumulare tramite sfide non proprio semplici e che, come risultato, rendono il completamento del battle pass eccessivamente lento rispetto al passato; una scelta che fa storcere il naso soprattutto nei confronti dei – numerosi –  giocatori occasionali, abituati a sbloccare ugualmente collezionabili interessanti anche solo con qualche buona partita nell’arco di un’intera settimana.

In conclusione

Etichettare la Stagione 8 come un semplice compitino sarebbe un errore grossolano considerando gli sforzi perpetrati dal team di Respawn per continuare ad alzare l’asticella del proprio prodotto sia sotto l’aspetto qualitativo sia quantitativo, soprattutto senza minare un equilibrio plasmato con minuzia nel tempo.

Nonostante ciò, rispetto alla precedente stagione ci permettiamo di essere puntigliosi nell’aver notato un piccolo passo indietro e considerare questo nuovo capitolo come una stagione per certi versi di transizione. Tutti i numerosi fan di Apex Legends, lo ribadiamo, avranno nuovamente pane per i loro denti, ma forse sta arrivando il momento di iniziare a ragionare sugli eventuali limiti e su come poterli superare: l’approdo del titolo su Nintendo Switch (previsto per marzo) sotto questo aspetto può dare un po’ di fiato al team per concentrarsi su nuovi contenuti ancor più coraggiosi; lo meritano tanto i videogiocatori quanto il gioco stesso.

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