-
Pro
- La storia e i personaggi sono scritti molto bene.
- L'ambientazione è perfetta per ambientarci un horror.
- L'atmosfera inquietante c'è tutta.
-
Contro
- Troppa enfasi sui combattimenti in queste prime fasi.
Conclusioni Finali di SpazioGames
Informazioni sul prodotto

- Sviluppatore: Neobards Entertainment
- Produttore: Konami
- Distributore: Konami
- Piattaforme: PC , XSX , PS5
- Generi: Survival Horror
- Data di uscita: 25 settembre 2025
Dopo anni di silenzio e abbandono, Konami sta tornando pian piano ai fasti di un tempo. In questi giorni esce infatti Metal Gear Solid Delta, rifacimento molto fedele dello storico terzo capitolo della saga creata da Hideo Kojima, che è stato creato con grande rispetto dell’originale.
Un’altra saga che era ormai data per dimenticata era Silent Hill, specialmente dopo la cancellazione di quel Silent Hills creato da Kojima in collaborazione con Guillermo del Toro e Norman Reedus, che doveva rappresentare una nuova evoluzione per il genere horror, soprattutto dopo l’impatto che il semplice P.T. ha avuto su questo genere.
Per farsi perdonare, Konami sta cercando di far tornare una delle saghe horror più importanti della storia videoludica ai livelli qualitativi dei suoi inizi, riuscendo, grazie al lavoro di Bloober Team, a confezionare un remake del secondo capitolo davvero incredibile (come potete leggere nella nostra recensione).
Se Bloober, dopo il successo di questo remake, è già al lavoro sul rifacimento del primo episodio, un altro capitolo, stavolta totalmente inedito è quasi in dirittura d’arrivo. Stiamo parlando di Silent Hill f, sviluppato da NeoBards Entertainment che uscirà su PS5, Xbox Series S/X e PC il prossimo 26 settembre. Alla Gamescom abbiamo avuto la possibilità di provarlo per poco più di un’ora facendoci un’idea di cosa aspettarci da questo primo inedito capitolo in arrivo dopo tanti anni di vuoto.
Orrore giapponese
La prima cosa che ci ha colpito di Silent Hill f è la sua ambientazione storica e la cura con cui la situazione della nostra protagonista, Hinako, ci viene presentata in poche ma esaustive scene. La storia del gioco è ambientata nel rigido Giappone degli anni ’60, nella cittadina di provincia di Ebisugaoka. Le prime scene ci dipingono chiaramente la situazione familiare e scolastica della nostra protagonista: la giovane fanciulla odia vivere a casa sua per via di un padre troppo rigido e che spesso alza il gomito e diventa violento, soprattutto con sua madre, totalmente devota alla figura maschile.
Per il padre di Hinako lei non si comporta come dovrebbe fare una ragazza della sua età, che spesso risponde al genitore e non è accondiscendente quanto la madre. Questo aspetto caratteriale della ragazza si palesa anche a scuola, dove viene presa in giro dalle sue “amiche” perché troppo alta e perché sin da piccola preferiva giocare con i maschi invece che con le femmine. L’unica figura che la capisce è la sorella maggiore Junko, ma purtroppo è andata via di casa dopo essersi sposata.
Dopo l’ennesimo litigio con il padre, vediamo Hinako uscire di casa e a questo punto la dovremo accompagnare verso il negozio di dolci che è l’abituale ritrovo con i suoi amici, uno su tutti Shu, suo amico d’infanzia e, a detta di lei, l’unico che veramente la capisce; forse c’è anche qualcosa in più tra loro che deve ancora nascere. Le sue amiche sono molto gelose del rapporto che lei ha con Shu e questo è un altro motivo per cui le parlano alle spalle.
No Widgetbay parameter id or link defined
Mentre Hinako, Shu e altre sue due amiche si ritrovano a chiacchierare come fanno sempre, una strana nebbia travolge la città portando un tappeto di strani fiori rossi che, se colpiscono una persona, sbocciano su tutto il suo corpo uccidendola. Hinako si ritrova dunque a fuggire disperata da questo inaspettato pericolo, per ritrovarsi sola e divisa da tutti gli altri per le strade di Ebisugaoka, mentre delle inquietanti creature simili a marionette iniziano a darle la caccia con dei coltellacci affilati.
La parte introduttiva di Silent Hill f ci ha stupito per la sua scrittura concreta e profonda, d’altronde l’intera storia è frutto della penna di Ryukishi07, famoso scrittore che in passato ha lavorato ad alcune visual novel horror di grande successo come Higurashi no naku koro ni, diventato un cult e trasformato anche in anime.
I temi affrontati in questo capitolo sono diversi e tutti interessanti e attuali: si va dal ruolo della donna nella società, soprattutto giapponese, al bullismo, fino ad arrivare al dilemma dell’accettazione di sé stessi nonostante il mondo esterno ci dica che siamo sbagliati.
Per quanto sia stato possibile vedere solo l’inizio di questa storia, a livello narrativo Silent Hill f è riuscito a catturarci e non vediamo l’ora di proseguire per capire dove la trama creata da Ryukishi07 ci vorrà portare.
Una città perfetta per un horror
Dal punto di vista esplorativo, siamo rimasti estremamente affascinati dalla città di Ebisugaoka, in cui il titolo è ambientato. Questa è ispirata molto da vicino alla vera città chiamata Kanayama, per via della natura labirintica delle strade, fatte di scale, dislivelli, vicoli stretti e un innaturale silenzio rotto solo da alcuni suoni della natura.
Esplorare per poco tempo Ebisugaoka è bastato per conquistarci. La cittadina è infatti estremamente curata nella sua caratterizzazione, tanto che ci fa sentire davvero nel Giappone rurale degli anni ’60. Ci sono dei luoghi nella mappa che solo chi è stato almeno una volta nel paese del Sol Levante capirà essere tipicamente giapponesi, il che darà un senso di familiarità all’intero villaggio. Tra vicoli stretti e angusti, scale improbabili che permettono di passare da un quartiere all’altro della città e le tipiche case dagli spazi limitati, l’ambientazione funziona ed è perfetta per farci sentire la tensione quando si è inseguiti da qualche creatura uscita dalla bocca dell’inferno.
Oltre la nebbia, l’elemento disturbante di questo capitolo sono gli strani fiori rossi che nascono e spesso fanno proprie alcune aree della città, rendendole ancor più pericolose di quanto già non fossero. L’art direction di Silent Hill f è davvero encomiabile, così come anche il sound design delle ambientazioni e la colonna sonora curata dallo storico Akira Yamaoka.
Nel nostro girovagare per Ebisugaoka, in queste prime fasi necessariamente un po’ guidato, abbiamo però potuto vedere come ci siano dei punti inizialmente non accessibili, con parecchie deviazioni che magari ci porteranno a scoprire un’area segreta dove trovare risorse o persino amuleti, utili per potenziare alcune statistiche della protagonista. Probabilmente immaginiamo che l’esplorazione della città a un certo punto si farà più libera.
L’Otherworld, ossia la dimensione parallela, in questo titolo ricorda molto un’ambientazione sacra giapponese dai toni onirici, fatta di Torii, templi e reliquie ispirate alla figura della dea dalla forma di vole Inari. Purtroppo non abbiamo potuto vederne abbastanza per farci un’idea, ma quello che abbiamo visto ci ha affascinato. Molto interessanti anche gli enigmi, che hanno un livello di difficoltà a parte rispetto ai combattimenti, e che, da quanto abbiamo visto, si rifanno molto alla tradizione nipponica mistica e storica, senza però essere incomprensibili anche a un pubblico occidentale.
Passiamo infine al sistema di combattimento, che in Silent Hill f è stranamente molto più presente che in altri capitoli della saga. Essendo il gioco ambientato nel Giappone degli anni ’60, è ovvio non trovare armi da fuoco in giro, cosa invece plausibile in America, ma, vista la figura esile della protagonista adolescente, ci saremmo aspettati un impatto molto meno preponderante delle battaglie in questo gioco, che immaginavamo sarebbe stato più basato su fughe e stealth. Invece Hinako mena, e pure tanto.
Chiaramente quando si legge che è un sistema alla soulslike è un’esagerazione; sono le basi ad assomigliarvi, dato che potremo utilizzare solo armi corpo a corpo come tubi di ferro, coltelli e falcetti, e avremo un attacco leggero e uno pesante. Per difenderci avremo poi una schivata, che consumerà stamina proprio come la corsa. Se la finiremo, Hinako sarà inerme per alcuni secondi, il tempo di riprendere fiato. Eseguendo invece una schivata perfetta, con il giusto tempismo, riusciremo a recuperare un po’ di stamina. Ci sarà anche una sorta di focus mode, che permetterà di rallentare il tempo per eseguire un potente contrattacco sui nemici.
Le battaglie in realtà non saranno poi così action, dato che i movimenti di Hinako sono grezzi e spesso lenti, e non ci saranno combo o chissà quali attacchi speciali da eseguire. Questo renderà le battaglie giustamente goffe, dato che non stiamo controllando un potente guerriero forgiato dal fuoco di mille battaglie, ma, data la frequenza dei combattimenti, alla lunga questi risulteranno un po’ noiosi.
Hinako inoltre ha delle capacità che stonano un po’ con la sua figura da liceale, come delle schivate che la fanno letteralmente saltare di almeno tre metri o una forza dovuta al fatto “che da piccola è sempre stata sportiva e ha sempre giocato con i ragazzi”; il che smorza un po’ la tensione, visto che quando si incontrano dei mostri è possibile fare a pezzi a colpi di spranga. Insomma, per quanto ci riguarda in questo gioco avremmo evitato un focus sul combattimento.
Fortunatamente ogni arma ha una sua resistenza, e dopo qualche colpo si romperà, costringendoci a scappare quando le avremo esaurite. Ci auguriamo dunque che il combattimento non sia troppo centrale nell’esperienza finale del gioco: è giusto che ci sia, come c’è sempre stato in Silent Hill, ma secondo noi è l’elemento horror quello che più di tutti deve risaltare.