Immagine di Paper Mario: Il portale millenario | Provato - Avventure di carta
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Paper Mario: Il portale millenario | Provato - Avventure di carta

Abbiamo provato il ritorno di Paper Mario, che sembra giocare sul sicuro, scommettendo sulle sue qualità e su tanto divertimento per grandi e piccini.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Paper Mario: Il Portale Millenario
Paper Mario: Il Portale Millenario
  • Sviluppatore: Nintendo
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Platform , Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 23 maggio 2024

Vero e proprio Graal per i collezionisti di videogiochi d'annata, Paper Mario: Il portale millenario rappresenta uno dei punti più alti del franchise "ruolistico" dedicato all'idraulico baffuto: uscito nel 2004 (sono già passati vent'anni!) esclusivamente su GameCube, il titolo Intelligent Systems risulta ad oggi uno dei più rari e costosi di quelli della libreria della console viola della grande N, e a ragione.

Sì, perché parliamo di un titolo magico, capace di appassionare grandi e piccini e di divertire ogni tipologia di giocatore.

Stiamo giocando da qualche giorno alla versione finale del remake per Nintendo Switch e, se volete sapere come sono andate le prime ore, non dovete far altro che continuare a leggere.

Benvenuti a Fannullopoli

I membri di Intelligent Systems  devono aver preso proprio sul serio l'adagio popolare che dice che dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna: anche stavolta il vero motore delle peripezie di Mario è la Principessa Peach, fresca della sua avventura solista in Princess Peach Showtime!, la quale, durante uno dei suoi viaggi, finisce per sbarcare a Fannullopoli, cittadina che già a partire dal nome non promette nulla di buono.

Appena sbarcata, la principessa viene avvicinata da una sconosciuta anziana signora, che le propone un affare di quelli che non si possono rifiutare: Peach acconsente e si ritrova tra le mani una mappa del tesoro, oggetto del desiderio di loschi figuri che non perdono tempo e la rapiscono.

E come sempre, chi può venirle in aiuto quando finisce nei guai se non un baffuto idraulico dallo spiccato accento italiano?

E no, non stiamo parlando di Luigi, in cui ci imbatteremo varie volte durante l'avventura, il quale sembra coinvolto in una sua personale crociata per salvare un'altra principessa: stiamo ovviamente parlando di Mario, che si tuffa mani e piedi in un'altra missione di salvataggio, stavolta spalleggiato dall'archeologa Goombella e da suo zio, il geniale inventore Goombestein.

Il gioco è esilarante e ancora oggi magnetico.
Non aggiungeremo altro sulla trama in questa sede, ma se la memoria non ci inganna, siamo dinanzi ad un plot tanto strampalato quanto esilarante, con un memorabile cast di aiutanti del nostro eroe ed un'altrettanto divertente manipolo di antagonisti, che risultano molto più buffi che minacciosi.

Sin da queste prime battute, com'è ormai consolidata tradizione Nintendo, a farsi apprezzare è il lavoro svolto sulla localizzazione italiana dei testi, che riesce a cogliere l'umorismo di cui la produzione è intrisa e a rendere bene anche nella nostra lingua la grande quantità di freddure e giochi di parole che arricchiscono i dialoghi.

Non c'è nulla da cambiare

Quando non impegnati ad assistere ad una spassosa scenetta, i giocatori che avranno giocato ad almeno un titolo di questa serie, o a franchise gemelli come Super Mario RPG o Mario e Luigi Saga, si sentiranno immediatamente a casa, dal momento che la formula è la medesima.

Paper Mario: Il portale millenario si gioca come un bizzarro incrocio tra un gioco di avventura a piattaforme, con piccoli enigmi ambientali da superare per progredire lungo gli stage, ed un gioco di ruolo giapponese classico, con i nemici visibili sulla mappa da affrontare in battaglie a turni in un'apposita schermata.

Inutile dire che la commistione funziona egregiamente: nonostante il gioco risulti semplice come ce lo ricordavamo, per non lasciare indietro nessuno dei potenziali giocatori, riesce comunque a divertire anche un veterano di mille battaglie, puntando sul senso dell'umorismo e sula genialità di determinate soluzioni, anche visive, per compensare alla quasi totale assenza di sfida.

Nel contempo, il titolo Intelligent Systems risulta perfetto per introdurre giovani giocatori tanto al mondo di Mario quanto alle meccaniche tipiche di un gioco di ruolo a turni, genere che sta vivendo una terza giovinezza e che accompagna il medium videoludico da tempo immemore.

Una volta entrati in contatto con un nemico, i membri del nostro party vengono catapultati su un palcoscenico, dove sono letteralmente chiamati a dare spettacolo, dinanzi ad un pubblico inizialmente ristretto, che si amplierà durante l'avventura.

Saltando in testa ai nemici, sfruttando il martello di Mario o le abilità speciali dei suoi compagni di viaggio, ci sarà da farsi strada tra orde di Goomba, Tartossi e tanti altri personaggi del Regno dei Funghi, gestendo una quantità comune di punti abilità e cercando di guadagnarsi il favore del pubblico, i cui applausi riempiono un indicatore che consente di scatenare potenti attacchi speciali sui malcapitati nemici.

Siamo dinanzi ad un sistema semplice ed intuitivo, sebbene non privo di qualche risvolto tattico, ma che, a vent'anni esatti dalla prima pubblicazione, ha dimostrato in queste prime ore di funzionare ancora egregiamente, richiamando — nel mio caso — accanto alla TV anche due bambini di otto e cinque anni, come un'arnia ricolma di miele farebbe con un orso.

Sempre un bel vedere

Che dire della presentazione se non che è deliziosa, come d'altronde lo era già due decenni or sono?

A livello audiovisivo il lavoro svolto per portare in alta definizione la splendida direzione artistica sembra essere di ottima fattura, per quanto la porzione di mappa finora svelata sia minima, e nelle ore dedicate al test non ci siamo imbattuti in alcuna problematica significativa: nonostante il successore sia dietro l'angolo e l'hardware di Switch accusi il peso degli anni, nessuno come Nintendo e i suoi sviluppatori second-party riesce a spremere ogni goccia di potenza dal chip Nvidia della console ibrida.

Il risultato è che non ci sono rallentamenti di sorta, che anche su un televisore di grosse dimensioni la resa è ottima e che, sebbene manchino ancora diverse settimane alla release finale, il codice sia immacolato, senza bug né glitch di sorta.

Animazioni, modelli tridimensionali, e ovviamente, risoluzione nativa: tutto sembra essere stato rifatto quasi da zero per incontrare i gusti e gli occhi dei giocatori moderni, e dobbiamo dire che per ora, soprattutto se fruito sullo splendido schermo di Switch OLED, Paper Mario: Il portale millenario riesce a dire la sua nonostante gli anni intercorsi dalla prima pubblicazione.

Qualora vi steste chiedendo se ci fosse qualcosa che non ci ha particolarmente colpito, l'unica che ci verrebbe in mente è il mantenimento dell'anacronistica limitazione di una sola missione secondaria per volta: Mario può portare a termine diversi incarichi postati sulle bacheche, ma non può accettare più di una missione alla volta, costringendolo a fare avanti ed indietro più del necessario per consegnare oggetti a destra e a manca.

Una piccolezza, certo, ma una che avremmo voluto vedere sistemata, perché nel 2024 risulta davvero fuori tempo massimo.

Se, però, questa è l'unica lamentela da fare al gioco dopo le prime ore, significa che la qualità dell'esperienza fin qui è stata molto più che soddisfacente: speriamo continui così.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Meccaniche di gioco invecchiate benissimo

  • Bellissimo da vedere

  • Ottimo lavoro di localizzazione

Contro

  • Perchè non consentire di accettare più di una missione secondaria per volta?

Commento

Ci siamo divertiti in queste prime ore in compagnia di Paper Mario: Il portale millenario come ci eravamo divertiti vent'anni fa su GameCube, nonostante siamo giocatori diversi da allora e adesso accanto a noi ci siano due pargoli a condividere l'esperienza.
Questo la dice lunga sulla qualità e sull'accessibilità del prodotto Intelligent Systems, che forse manca un po' nel comparto difficoltà ma che sembra ideale per accompagnare Switch nel suo ultimo anno di vita da console portabandiera di Nintendo. Appuntamento tra qualche settimana su queste pagine per il giudizio finale.
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