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FBC: Firebreak è il nuovo Helldivers in salsa Remedy?

Abbiamo provato in anteprima per circa 3 ore FBC: Firebreak, il multiplayer cooperativo di Remedy ambientato nell'universo di Control.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

  • Pro
    • Meccaniche immediate e accessibili...
    • Alcune missioni sono decisamente folli.
    • Mette al primo posto divertimento e cooperazione.
  • Contro
    • ... ma che non fanno molto per distinguersi in un mercato saturo.
    • La schermata di gioco diventa spesso troppo caotica per via dell'interfaccia.

Conclusioni Finali di SpazioGames

FBC: Firebreak ci ha sicuramente divertito, ma allo stesso tempo ci ha lasciato con una strana sensazione di "già visto", dato che purtroppo fa poco e nulla per distinguersi da altri sparatutto live-service cooperativi. È evidente fin da subito che si tratta di una produzione minore di Remedy e, per quanto risulti comunque efficace — soprattutto in compagnia di un gruppo affiatato di amici — è difficile immaginare che riesca a lasciare il segno in un panorama videoludico fin troppo pieno di produzioni simili. 
Allo stato attuale, c'è il serio rischio che finisca nell'anonimato che ha colpito tanti altri live-service che avrebbero meritato destini migliori, anche se la presenza di un nome forte come Remedy, oltre alla sua inclusione al day-one sui servizi in abbonamento di Xbox e PlayStation, alla fine potrebbe fare la differenza.

Informazioni sul prodotto

Immagine di FBC Firebreak
FBC Firebreak
  • Sviluppatore: Remedy Entertainment
  • Produttore: Remedy Entertainment
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX
  • Generi: Sparatutto , Multiplayer Online
  • Data di uscita: 17 giugno 2025

Remedy Entertainment ha saputo conquistare un posto importante nel cuore di tantissimi giocatori grazie alle sue esperienze single player ben curate, ma la software house ha deciso di seguire l'esempio di tanti altri publisher, realizzando un progetto diverso da quelli a cui il pubblico si era abituato.

Con FBC: Firebreak avviene infatti il primo vero tentativo dello studio di infilarsi nel mercato dei live-service, proponendo un'esperienza sparatutto multiplayer cooperativa che non intende farsi prendere troppo sul serio, puntando invece prevalentemente al divertimento in compagnia.

Un titolo realizzato insomma sulla scia del successo di altre esperienze cooperative e che, almeno nelle speranze della casa finlandese, potrebbe riuscire a regalare qualche ora di divertimento a chi cerca un'esperienza diversa da provare in compagnia.

In vista del suo debutto ufficiale, previsto per il 17 giugno 2025 — anche gratis al day-one per chi ha Game Pass Ultimate e PS Plus Extra — abbiamo avuto l'opportunità di provare in anteprima per circa 3 ore alcune delle missioni previste nella versione completa, collaborando con alcuni colleghi della stampa internazionale e anche con uno degli sviluppatori di gioco.

Il reveal iniziale non ci aveva fatto entusiasmare troppo, ma dopo essermi messo alla prova con mouse e tastiera posso dire di essermi parzialmente ricreduto sulla bontà del progetto. Certo, mi rimangono ancora diverse perplessità al riguardo...

Un gioco di squadra

Partiamo da una premessa decisamente importante: nonostante il titolo sia dichiaratamente ambientato nell'universo di Control e dopo gli eventi del primo capitolo (che potete recuperare su Amazon, qualora non lo abbiate ancora giocato) FBC: Firebreak ha ben poco in comune con l'avventura di Jesse Faden, tralasciando ovviamente le ambientazioni che potrebbero risultarvi familiari e il pretesto narrativo.

Remedy ha infatti voluto cercare di produrre un'esperienza cooperativa che ci mette nei panni delle unità più efficienti gestite dal Bureau, pronte a intervenire e sedare il caos scatenato da forze soprannaturali.

E la cooperazione non è un optional: sebbene sia tecnicamente possibile provare ad affrontare la maggior parte delle missioni in solitaria e separandosi dal gruppo, è estremamente sconsigliato farlo per non ritrovarvi voi stessi in difficoltà, oltre che creare svantaggi ai vostri compagni.

Durante la nostra prova abbiamo avuto la possibilità di provare tre classi diverse, ognuna delle quali possedeva set di abilità specifiche: chi utilizza la chiave inglese dovrà riparare attrezzature e altri apparecchi, chi utilizza armi elettriche potrà ricaricare accessori elettronici e, infine, con gli idranti si potranno spegnere incendi.

Tutte operazioni che tecnicamente possono essere portate a termine anche dagli altri membri del team, ma in quei casi il tutto procederà molto più lentamente e portando a termine diversi QTE.

Che non sono esattamente l'ideale, in un ambiente ricco di nemici pronti a far di noi in un sol boccone, anche se fanno il loro dovere in casi di emergenza: in altre parole, meglio restare uniti e fare ognuno la propria parte.

In FBC: Firebreak non c'è alcun tipo di aspetto competitivo e la cooperazione non è esattamente un'opzione percorribile.
Inoltre, restare vicini gli uni agli altri è indispensabile per ricaricare gli scudi delle nostre tute, senza i quali saremo particolarmente vulnerabili ai colpi nemici.

Ognuna di queste classi potrà poi sbloccare superpoteri speciali in grado di fare la differenza in situazioni disperate, ricaricabili in maniera simile alle mosse Ultimate di altri popolari hero shooter, con effetti decisamente folli: ad esempio, nel nostro team avevo il ruolo dell'ingegnere e, dopo aver sbloccato lo speciale, potevo lanciare speciali tornadi grazie a un salvadanaio a forma di maialino.

La filosofia di FBC Firebreak è evidente: non bisogna improvvisarsi pistoleri solitari, ma dimostrare spirito di squadra e riuscire a organizzare al meglio i propri compiti per riuscire a sopravvivere.

Un altro aspetto importante è che non c'è alcun tipo di aspetto competitivo, tralasciando alcuni "ranghi" assegnati scherzosamente alla fine della missione: la sensazione è che Remedy abbia cercato di prodursi in casa il proprio Helldivers 2, puntando più al divertimento che alla voglia di dimostrare di essere i migliori.

Originale, ma non troppo

Da Remedy ci hanno sottolineato che FBC Firebreak è stato sviluppato da un piccolo team interno, non solo per giustificare questa così grande differenza rispetto agli altri prodotti del team, ma anche per evidenziare che si tratta di un'opera allo stesso tempo più semplice e immediata.

Ed effettivamente dobbiamo sottolineare che la versione da noi provata non ha fatto molto per nasconderlo: pur essendoci divertiti molto grazie ad alcune situazioni assurde e alle classiche "fughe per la vittoria" di fine livello, alla fine non ho trovato nulla di così rivoluzionario rispetto ad altri sparatutto multiplayer già disponibili sul mercato.

C'è da dire che il team di sviluppo sta lavorando molto sulla varietà: abbiamo potuto provare solo 3 "Jobs" — ovvero i livelli di gioco — che ci hanno presentato diverse unicità per ogni missione, pur mantenendo ovviamente intatto il feeling di base del gioco.

Siamo passati dal dover riparare ventilazioni in giro per il Bureau al dover caricare una carretta con sfere energetiche da recuperare sparando a entità di colore nero appese sui muri, per poi passare alla fase più assurda di tutte: distruggere post-it adesivi sparsi su tutte le pareti e addosso agli stessi nemici.

Remedy ha dimostrato impegno, ma resta il rischio che FBC: Firebreak diventi solo "uno dei tanti" sparatutto live-service.
Non si può dire dunque che manchi l'originalità nella gestione dei livelli e, considerando che non abbiamo ancora potuto scoprire l'esperienza completa, le premesse sono sicuramente positive.

Tuttavia, forse proprio per la voglia di farsi notare rispetto ai suoi diretti concorrenti, FBC Firebreak propone allo stesso tempo un'esperienza visiva abbastanza caotica: ci sono capitati spesso momenti in cui era difficile capire da che parte andare o quali nemici fosse necessario attaccare proprio perché assaliti da informazioni nell'interfaccia.

Remedy ci ha già assicurato di essere a conoscenza del problema e di essere al lavoro per semplificare il tutto in vista del lancio, annunciando di voler rendere alcune scritte più chiare e rendere le visuali di gioco meno confusionarie, trovando il giusto equilibrio tra il garantire la sfida e la giusta pressione.

In ogni caso, il team di sviluppo ci aveva già avvisato che la build da noi provata non corrispondeva allo stato attuale del gioco, già migliorato dagli autori nel corso delle ultime settimane, anche se mi aspetto che la fisica delle armi e dei relativi "superpoteri" rimanga comunque più o meno invariata.

La sensazione è che FBC: Firebreak sarà un videogioco in grado di divertire chiunque vorrà dargli una chance in compagnia di altri due amici, soprattutto se iscritti a Xbox Game Pass Ultimate o PlayStation Plus Extra, dove il titolo sarà disponibile senza costi aggiuntivi, ma potrebbe comunque fare fatica ad imporsi in un panorama così affollato come quello degli sparatutto live-service.

L'impegno di Remedy c'è, si è visto e ho potuto apprezzarlo in prima persona, ma resta il fatto che questo divertente spin-off rischia di passare come "uno dei tanti" shooter sul mercato.

Ovviamente non posso ancora dare giudizi definitivi e mi auguro con tutto me stesso di sbagliarmi, perché ci sono basi interessanti che meritano di essere approfondite con i giusti tempi. E, magari, con anche gli inevitabili aggiornamenti del caso, se al gioco verrà dato il tempo di crescere adeguatamente.

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