Acclamatissimo durante la conferenza Bethesda e oggetto del desiderio di moltissimi fan della serie, Wolfenstein 2: The New Colossus è la nuova fatica dei ragazzi di MachineGames che si pone l’obiettivo di proseguire l’ottimo lavoro iniziato con il prima capitolo e che sembra trovare il giusto sfogo in questa seconda incarnazione della storia. Ospiti dello stand Bethesda all’E3 2017, abbiamo potuto provare una breve demo di circa venti minuti divisa in gameplay e cutscene esaltanti: ecco le nostre opinioni.

Il ritorno di Blazkowicz
La nostra prova è iniziata con un’unica e inossidabile certezza: eravamo sicuri che Wolfenstein 2 mantenesse tutti i punti di forza del suo predecessore, in particolare una componente shooter unica e un carattere produttivo e narrativo davvero peculiare. Le promesse sono state mantenute: la sequenza di gioco che abbiamo provato si colloca circa dieci minuti dopo l’inizio della storia, e ci vede subito nei panni di un Blazkowicz in netta difficoltà e che si farà strada nel complesso nazista su di una sedia a rotelle. Il protagonista di Wolfenstein The New Order è quindi vivo e vegeto e, sopratutto, più arrabbiato che mai. Sopravvissuto agli avvenimenti del primo arco narrativo cerca vendetta. E quale miglior modo di trovarla se non trucidando file e file di soldati tedeschi? Tecnicamente questo nuovo Wolfenstein ha lo stile di sempre, molto più godibile nella parte di gameplay piuttosto che nelle cutscene, che durante la nostra prova sono state molte e significative, sopratutto per capire e ribadire quale sia lo stile di questo brand, molto votato all’intrattenimento senza rinunciare però a una piccola dose di humor che in certi frangenti rende le situazioni molto grottesche. Le fasi di shooting invece ci sono sembrate abbastanza classiche e senza particolari spunti, eccezion fatta per il gameplay per forza di cose influenzato dall’uso della sedia a rotelle (si, avete capito bene, uccideremo centinaia di soldati seduti su una sedia a rotelle) e da un livello di difficoltà ancora da bilanciare e che, a detta degli sviluppatori, necessità ancora qualche accorgimento, anche in virtù del fatto che l’intelligenza artificiale a volte è parsa un po’ pigra. Il livello ci chiedeva di fuggire da quello che sembra un complesso nemico non troppo grande ma molto intricato in termini di level design, ricco di punti ciechi e situazioni da gestire con cautela per evitare di essere trucidati. Avanzare e sparare infatti non sarà la scelta più giusta da operare, visto che ad un livello di difficoltà medio saremo trucidati da pochi colpi se il nostro stile di gioco sarà troppo sbadato. Una volta presa confidenza con la particolare situazione fisica del protagonista e con alcune scelte di design della mappa, perseguire il nostro obiettivo sarà piuttosto semplice e non troppo complicato: d’altronde Wolfenstein non è un titolo famoso per proporre sessioni cervellotiche o troppo complicate, piuttosto confida in un’unicità da ricercarsi nella qualità del gunplay e nella stimolante sfida che comporta l’aumento della difficoltà. La demo termina con un lungo filmato che viene troncato nel momento più bello, rimandando quindi l’appuntamento al prossimo futuro, quando potremo finalmente raccontarvi tutto su quest’adrenalinico Wolfenstein 2 The New Colossus.
– Fasi shooting ben strutturate e impegnative
– Stile narrativo unico e riconoscibile
Questa breve demo di Wolfenstein 2 The New Colossus non ci ha permesso di addentrarci troppo alla scoperta di novità in termini di gameplay o narrazione. Piuttosto sono stati venti minuti adrenalinici e impegnativi, utili a ribadire quali siano i punti di forza di una produzione che sicuramente continuerà a portare in alto la reputazione degli shooter.