Anteprima

Warface

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a cura di Dr. Frank N Furter

Colonia – Ospiti presso gli stand privati di Trion Worlds abbiamo potuto provare con mano lo sparatutto free to play che ha fatto e sta facendo impazzire la Russia. Stiamo parlando di Warface sviluppato dai ragazzi di Crytek Korea, titolo pronto a invadere tutto il mercato europeo dopo il forte successo riscosso in Russia. In una generazione affollata di sparatutto in prima persona più o meno famosi e più o meno costosi, come si può inserire un prodotto del genere? Noi lo abbiamo giocato, questa è la nostra idea.

In missione Prima di partire nella nostra prova di gioco abbiamo scelto una delle quattro classi disponibili tra cecchino, ingegnere, assalitore e medico, insomma la classica base di ogni modalità online che si rispetti. Una volta scesi dal velivolo ci siamo ritrovati in una sorta di favelas brasiliana dove catapecchie, lamiere e sacchi ammassati con noncuranza la fanno da padroni. La cooperativa contro l’intelligenza artificiale si svolge a spezzoni in ognuno dei quali dovremo portare a termine un compito come per esempio difendere un avamposto o resistere alla carica dei nemici fino all’arrivo dei soccorsi.Purtroppo l’intelligenza artificiale nemica non ha mostrato grande lungimiranza negli attacchi, molte volte si lanciavano a viso scoperto verso le nostre bocche di fuoco, col risultato di farsi trucidare non appena visibili. Dal canto nostro abbiamo vita facile col cecchino, sono state pochissime le volte in cui  siamo morti, ed è nel momento in cui si perde che succede un cambiamento importante: per respawnare bisogna pagare, una sorta di mini transazione con le monete del gioco ottenute uccidendo più nemici possibili.Una piccola novità che mette il sale sulla coda ai vari camper degli sparatutto moderni, se non si rischia, se non si uccide il nemico non si guadagna e di conseguenza non si torna in vita.Interessante anche la possibilità di fare da ponte per i proprio compagni e aiutarli a raggiungere livelli altrimenti inaccessibili col semplice salto, unito al fatto di avere quattro classi molto diverse tra loro e con un’abilità secondaria ben specifica, abbiamo tutti gli ingredienti per partite in PvP davvero entusiasmanti.Gli sviluppatori non si sono fermati al solo gameplay ma hanno pensato di ingolosire i propri utenti aggiornando quotidianamente il gioco con nuove missioni, utili sia a differenziare sempre l’esperienza ludica e in aggiunta diventa una continua espansione dell’universo di Warface. L’unica preoccupazione che abbiamo è incentrata sulla varietà di queste missioni, il vero problema potrebbe essere rappresentato da un’estrema ripetitività dei compiti da svolgere.

Cryengine 3? Close enoughA supportare tecnicamente il titolo ci pensa il nuovo motore grafico dei ragazzi di Crytek. Prima di stracciarvi le vesti o piangere per le specifiche non esaltanti del vostro pc, sappiate che la versione adottata per Warface sarà molto leggera e verrà incontro alla stragrande maggioranza di utenti. Ovviamente da un free to play non ci si poteva aspettare uno sfarzo grafico che l’engine dello studio tedesco ha fatto intravedere, tuttavia il risultato a schermo è davvero godibile, l’azione di gioco è fluida e il framerate stabile. La pecca in realtà che affligge il comparto tecnico, e di conseguenza tutto il gioco, è il design, piuttosto anonimo, la sensazione di già visto o déjà vu come preferite, è molto forte.Il rischio è quello di confondersi tra le decine e decine di sparatutto usciti e in uscita quest’anno e che neanche l’appeal del free to play possa in qualche modo gareggiare con i colossi di Activision o EA.

– Free to play

– Comparto grafico solido

Warface punta tutto sulla sua natura di free to play per incoraggiare nuovi utenti a registrarsi e far parte della community. Gli sviluppatori hanno avuto la brillante idea di rendere aggiornare quotidianamente il titolo con nuove missioni, utili anche a incrementare i crediti e sbloccare nuove armi e potenziamenti. Il Cryengine 3 ad hoc inoltre assicura prestazioni grafiche di tutto rispetto senza emarginare i proprietari di pc non più performanti. Il difetto principale che abbiamo riscontrato finora è l’anonimato delle ambientazioni, l’assenza di uno stile particolare, di un personaggio che possa far breccia nei giocatori e collegarlo direttamente al gioco.

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