Anteprima

Vanquish

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a cura di Folken

Dopo l’E3 di quest’anno, abbiamo avuto modo di incontrare ancora una volta il nuovo lavoro di Shinji Mikami che, dopo titoli stravaganti quanto geniali come Viewtiful Joe, Killer7 e God Hand, sta apportando gli ultimi ritocchi al suo nuovo sparatutto in terza persona, Vanquish. Grazie alla disponibilità di una versione preview ci siamo divertiti ad esplorare i primi livelli di questa particolare interpretazione del genere reso famoso da Gears of War, ad opera del team già visto in azione nello spettacolare Bayonetta.

TPS Japan styleVanquish non esordisce certamente con la trama più sconvolgente della storia. Vi ritroverete infatti a vestire i panni dell’impiegato della DARPA Sam Gideon, una delle menti dietro la creazione del sistema ARS. Quest’ultima è un’armatura ultra leggera e dalle potenzialità fantascientifiche, che il protagonista indosserà per affiancare in battaglia il Colonnello Robert Burns. In realtà i piani di Sam differiscono da quelli del Colonnello, il che porterà i due a scontrarsi nell’arco della trama. Questo piccolo intrigo militare si incastona all’interno di un mosaico più ampio che vede San Francisco attaccata e al centro di una crisi mondiale, causata da separatisti russi che minacciano gli Stati Uniti con armi di distruzione di massa. Le scene di intermezzo che abbiamo potuto visionare, renderizzate col motore di gioco, ci hanno lasciati decisamente soddisfatti, grazie all’ottima realizzazione e alla sapiente regia. Sebbene indubbiamente efficace, ci è spiaciuto constatare come la direzione artistica si sia in parte allontanata dalle esagerazioni tipicamente nipponiche che hanno caratterizzato altre produzione di Mikami, come Devil May Cry.Il setting, seppur poco fantasioso nelle premesse, è un ottimo pretesto per fornire al giocatore un personaggio principale carismatico e centinaia di situazioni spinose nelle quali districarsi a suon di proiettili ed acrobazie. Non sarete infatti un soldato pesante tutto muscoli e forza bruta, ma grazie alla vostra tuta vi potrete muovere rapidamente da una copertura all’altra sfruttando il turbo di cui è dotata ed eseguendo delle piroette degne della tradizione action giapponese. Il vostro inventario potrà contenere tre armi e diverse granate, a scelta tra quelle esplosive e quelle ad impulsi elettromagnetici utili per stordire i nemici. Da quanto abbiamo potuto provare, l’arsenale si è mostrato piuttosto vario seppure non particolarmente originale. Il vostro repertorio comprenderà anche un colpo da sfruttare in caso di incontri ravvicinati con gli avversari, che varieranno in base all’arma impugnata, e la possibilità di rallentare il tempo iniziando a sparare mentre usate il turbo. Questo effetto slow motion si attiverà automaticamente in caso stiate subendo troppi danni, permettendovi così di sopraffare il nemico o di sfuggire alle decine di proiettili che vi svolazzano attorno. Infine, allo scopo di limitare l’abuso delle abilità speciali, come quella appena citata o il turbo, troverete una barra che si ricaricherà automaticamente quando non utilizzata.

SpettacolareDalle premesse, il gameplay di Vanquish pare essere quello classico del genere, ma Mikami-San non sembra essersi scordato le proprie origini, così come tutti quegli elementi che da sempre caratterizzano le opere del Sol Levante. Una volta che avrete preso confidenza col sistema di controllo, infatti, avrete per le mani un protagonista velocissimo che renderà ogni movimento sul campo fluido ed immediato regalando grandi soddisfazioni. Abbiamo avuto modo di provare anche qualche boss fight, una delle quali presente già nella demo rilasciata pochi giorni fa. La meccanica degli scontri si è rivelata tutto sommato canonica, con nemici dalle dimensioni ragguardevoli da abbattere mirando ad alcune zone sensibili e finire con brevi Quick Time Event. Poche sessioni di gioco sono sufficienti a comprendere come la direzione artistica proponga un comparto grafico ed audio decisamente improntato alla spettacolarità: grazie alle unità nemiche che vi attaccheranno sempre in gran numero, alle molteplici esplosioni, proiettili e particelle varie che popoleranno lo schermo, godrete di momenti dall’alto tasso adrenalinico e dalla notevole dinamicità. C’è da dire che, dopo aver provato le prime missioni di gioco, abbiamo notato un’occidentalizzazione dello stile scelto dal team Platinum Games che porta il gioco ad allontanarsi forse troppo dalle stravaganze che distinguevano il recente Bayonetta. Non è ovviamente da escludere la possibilità che il gioco segua una parabola ascendente, travolgendo il giocatore con situazioni dal ritmo sempre più incalzante, elemento che valuteremo assieme alla varietà della campagna. Per quanto riguarda il sistema di controllo, abbiamo notato una risposta precisa e rapida alle sollecitazioni in gran parte delle occasioni, anche se la gestione delle coperture, che può contare su di un’interfaccia grafica in stile Gears of War, non risulta sempre immediata e precisa come quella di altri esponenti del genere: confidiamo che le ultime settimane di lavori possano dare al team di sviluppo la possibilità di limare questi piccoli difetti. Già notevole e indubbiamente solido è invece il comparto tecnico: Vanquish può contare su un motore grafico capace di gestire spazi ampi, popolati da centinaia di elementi in movimento. Notevole l’utilizzo dei sistemi particellari, sia quando sfruttati per aumentare la spettacolarità delle esplosioni sia per ricreare ambientazioni d’impatto. Il tutto riprodotto a schermo sempre fluidamente e supportato da un comparto sonoro di buon livello, che può contare su un doppiaggio in italiano più che apprezzabile già in questa versione ancora non definitiva .

– Gameplay veloce ed adrenalinico

– Altamente spettacolare

– Tecnicamente solido

Con Vanquish Shinji Mikami vuole dare una propria interpretazione di un genere molto amato da noi occidentali, mescolando elementi distintivi della nostra tradizione con altri appartenenti al filone nipponico. Il titolo si è presentato ai nostri banchi di prova indubbiamente solido oltreché graziato da un comparto tecnico di alto livello, sfruttato a dovere per creare situazioni dinamiche ed altamente scenografiche. Resta da perfezionare il sistema di coperture che è risultato efficiente, una volta assimilato il sistema di controllo, ma non fluido nella risposta alle sollecitazioni. Speriamo inoltre che il processo di occidentalizzazione non abbia tarpato le ali alla creatività del team, e che i momenti di gioco migliori e più caratteristici si nascondano nelle sezioni più avanzate. La data di uscita è fissata al 22 ottobre, restate con noi per il verdetto finale.

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