Il clima di attesa che si crea ogni anni, intorno a determinati titoli in uscita, è uno degli aspetti più affascinanti del mondo videoludico contemporaneo. Per mesi, utenti di tutto il mondo, si impegnano per trovare una nuova immagine o anche solo un breve video che possa incrementare il loro “hype” verso un determinato gioco, fantasticando sulle possibili funzioni che potrebbe proporre, sulla durata dell’avventura, o addirittura sulla possibilità di eventuali sequel; ne è un perfetto esempio Uncharted: Drake’s Fortune, l’ultima fatica di Naughty Dog, un adventure game che permetterà di vestire i panni di un coraggioso avventuriero, alla ricerca del leggendario tesoro di El Dorado. L’attuale utenza PS3 è letteralmente impazzita per questo prodotto, ma la domanda è: le loro speranze saranno davvero ben riposte? Scopriamolo insieme!
A caccia di tesoriCome tutti ormai ben saprete, la storia di Uncharted ruota intorno alla figura di Nathan Drake, un giovane avventuriero intenzionato a mettere le mani sul tesoro di El Dorado. La sua ricerca lo porterà ad addentrarsi il luoghi ben lontani dal mondo civilizzato, dove dovrà preoccuparsi non solo degli innumerevoli pericoli disseminati lungo il percorso, ma soprattutto dei mercenari che cercheranno di ostacolarlo. L’avventura di Nathan sarà quindi ricca di emozionanti situazioni, che richiederanno prontezza di riflessi, ingegno e soprattutto tanto sangue freddo; in alcuni frangenti, potreste infatti essere costretti a correre disperatamente nel tentativo di non essere coinvolti nel crollo di una struttura, o magari ritrovarvi a fronteggiare una banda di nemici, con solo una pistola per difendervi. Nel corso delle vostre “scorrazzate” vi imbatterete anche in numerosi enigmi che metteranno a dura prova la vostra intelligenza; superarli non sarà sempre una cosa facile, ma fortunatamente avrete a disposizione un comodo “libretto”, molto simile ad un’agenda, dove Nathan appunterà qualsiasi indizio utile alla sua causa; consultarlo sarà a vostra discrezione, anche se verrete comunque invitati a farlo, nei momenti di maggior necessità. Alcuni dei luoghi che andrete ad esplorare, saranno inoltre caratterizzati dalla presenza di numerosi barili di polvere da sparo, che potreste essere costretti a far esplodere per proseguire; le esplosioni che deriveranno da un vostro colpo di pistola, saranno talvolta più disastrose di quanto possiate immaginare, di conseguenza sarà importante che facciate sempre molta attenzione ad eventuali “imprevisti”.
Videogame o action-movie? Uno degli aspetti di Uncharted ad averci stupito maggiormente sono state le situazioni di combattimento. In uno dei livelli affrontati per esempio, ci siamo ritrovati su una barca, presa d’assalto da un gruppo di banditi a bordo di veloci motoscafi; in questo caso, l’unico modo per evitare di essere sopraffatti è stato quello di ripararci dietro a delle casse, cercando di eliminare i nemici prima che potessero assaltare la nostra imbarcazione. Col il passare dei secondi l’atmosfera si è fatta sempre più incandescente; la nostra nave ha preso fuoco ed il numero degli avversari è aumentato considerevolmente, costringendoci ad agire prontamente, anziché appostarci in attesa del momento buono per colpire. Questa situazione ci ha permesso di saggiare le abilità di lotta di Nathan nel dettaglio; il sistema di combattimento, caratterizzato da un buon numero di combo disponibili, si è dimostrato semplice, intuitivo ed estremamente appagante. Nonostante un fisico non particolarmente imponente, il giovane avventuriero si è destreggiato come un vero lottatore di strada, mettendo K.O. chiunque gli si ponesse davanti con grande maestria. Le mosse a disposizione sono ben realizzate e sostanzialmente varie; è possibile sferrare calci, pugni, spinte ed eventualmente ricorrere alle armi per “finire” il proprio bersaglio. Durante queste situazioni di “corpo a corpo”, la velocità di gioco si ridurrà considerevolmente, dandovi la possibilità di valutare – seppur per poco più di un secondo – di valutare quali colpi assestare; in una sorta di slow motion tipica degli action-movies, potrete quindi godervi a pieno la potenza del vostro alter ego poligonale. Il sistema di puntamento con le armi da fuoco è anch’esso di pregevole fattura; Nathan può sparare sia in corsa, che avvalendosi della visuale in prima persona per una maggior precisione. In entrambi i casi il risultato è ottimo; i nemici reagiranno in base a dove li avrete colpiti in maniera molto realistica, accasciandosi a terra dopo uno sparo alla gamba, o crollando al suolo se sarete abbastanza abili da centrali alla testa. Per quanto riguarda i danni subiti, gli sviluppatori hanno implementato un sistema di indebolimento davvero realistico; quando verrete colpiti, lo schermo inizialmente diverrà di colore rosso e man mano che i danni si faranno più gravi, perderete prima la percezione dei colori e successivamente quella dell’udito. Tutto questo non solo renderà estremamente più realistiche – e difficili – le situazioni più pericolose, ma si dimostrerà anche determinante per incrementare il grado di coinvolgimento dell’esperienza di gioco.
Extra a go-go!Questo titolo gode di un notevole numero di extra, regolati in base ad un particolare sistema di punteggio. Nel corso dell’avventura, vi sarà infatti possibile ottenere numerosi “punti medaglia” con i quali accedere a svariate “chicche” inerenti al mondo di Uncharted. Per ottenere questi punti avrete a disposizione una vasta gamma di possibilità; potrete dedicarvi alla ricerca dei 60 tesori sparsi per il territorio – alcuni dei quali davvero difficili da recuperare – o in alternativa cercare di rispettare specifici requisiti legati alle fasi di combattimento, come per esempio un determinato numero di uccisioni in corsa, o con colpi alla testa. Questi obbiettivi, molto simili agli “achievements” Microsoft, non saranno sempre facili da ottenere, di conseguenza se vorrete avere accesso a tutti gli extra, sarete necessariamente “costretti” a rigiocare l’avventura più di una volta. A questo punto vi chiederete sicuramente quali e quanti siano gli extra disponibili; purtroppo per voi non vi sveleremo nulla, lasciando a voi il piacere di scoprirli da soli. In fin dei conti mancano solo poche settimane, no?
Comparto tecnicoDal punto di vista tecnico, Uncharted si attesta su degli ottimi standard. Il comparto grafico è probabilmente l’aspetto più affascinante di questo prodotto. Le ambientazioni, vaste e ben caratterizzate, godono di un’incredibile cura dei dettagli, tanto che ogni albero, roccia, ruscello o animale vi sembrerà quasi “vivo”; rimane purtroppo l’amaro in bocca per la scarsissima iterazione con l’ambiente circostante, limitata a pochi oggetti. Gli effetti di luce ed ombra sono sostanzialmente pregevoli, dimostrandosi fondamentali per incrementare l’immersione nell’atmosfera proposta. Tutte le superfici riflettono i raggi del sole in maniera del tutto fedele alla realtà, talvolta addirittura accecandovi; ne è un perfetto esempio la vostra personale “agendina” che, se consultata sotto il sole, sarà assolutamente illeggibile. La realizzazione dei personaggi è di grande spessore, sia per quanto riguarda l’aspetto estetico, ma soprattutto per ciò che concerne le animazioni; le movenze di Nathan sono fluide e sostanzialmente realistiche sia nelle fasi di esplorazione, che durante i combattimenti. Da sottolineare inoltre l’effetto che l’ambiente avrà sul “look” del protagonista. Immergendovi in un ruscello, i vestiti si bagneranno totalmente, cambiando colore e forma; per farli tornare in condizioni normali, potrete poi aspettare pazientemente, o in alternativa cercare una zona illuminata per accelerare il processo di “asciugamento”. Piccoli dettagli, forse di poco conto, ma che nel complesso renderanno la vostra esperienza videoludica, davvero coinvolgente. Il comparto audio è anch’esso di ottimo livello; ogni ambientazione è accompagnata da specifiche musiche di sottofondo – del tutto adeguate al contesto – che impreziosiscono l’atmosfera in maniera tutt’altro che marginale. Gli effetti sonori inoltre, ricreano alla perfezione le situazioni più caratteristiche; se per esempio vi doveste trovare nella foresta, ascolterete il cinguettio di uccelli esotici, mentre all’interno di una caverna, il solo suono che riuscirete ad udire, sarà quello provocato dai vostri passi.
Non ci resta che attendere…Alla luce di quanto visto fino ad ora, è chiaro che Uncharted: Drake’s Fortune sarà in grado di elevare questo genere videoludico su nuovi, migliori standard rispetto al passato. Gli elementi per un capolavoro sembrano esserci tutti; un comparto grafico di primissimo piano ed una giocabilità ricca di grande profondità, sapranno affascinarvi e coinvolgervi profondamente. Inoltre, la presenza di numerosi extra, incrementerà la durata dell’esperienza di gioco, portandovi inevitabilmente a rigiocare più e più volte, con il solo obbiettivo di svelare tutti i segreti che si celano nel mondo di Uncharted. Non ci resta che attendere Dicembre, mese in cui, finalmente, potremo mettere le mani su questo capolavoro annunciato.