Per un colosso come Activision Blizzard la decisione di riportare in vita il brand True Crime è senza dubbio una scelta singolare. Dopo un timido esordio nel 2003 ed un sequel ancor meno soddisfacente, entrambi ad opera della software house californiana Luxoflux (smantellata lo scorso Febbraio), sarebbe stato lecito pensare ad una definitiva cancellazione per la sfortunata serie, soprattutto considerate le rigide politiche aziendali adottate in quest’ultima annata, non al top quanto a risultati economici. Ancor più strana è la decisione di affidare lo sviluppo ad una casa il cui titolo d’esordio, Modnation Racer, ha ben poco a che fare col free roaming e l’azione da hong kong movie. Strano o meno, True Crime è oggi un titolo molto importante nella line up del publisher statunitense, tanto da guadagnarsi il ruolo di apripista nello showcase recentamente tenutosi a Londra. Vediamo perché.
Sotto coperturaBen consci di non essere al lavoro su un titolo innovativo ed altrettanto certi che il paragone con GTA sia inevitabile, i ragazzi di United Front Games hanno intelligentemente deciso di concentrarsi su alcuni punti chiave in grado di rendere unico il loro lavoro, di donargli una personalità propria. Il primo è senza dubbio l’ambientazione: con il suo caos e la sue estensione da record, la capacità di passare dagli scintillanti grattacieli ai bassifondi in una manciata di incroci, Hong Kong rappresenta un setting molto affascinante. Non meno importante è la figura del protagonista: il suo ruolo di poliziotto sotto copertura incaricato di infiltrarsi nel cuore della malavita è perfetto per fare da sfondo ad una storia intensa, drammatica e ricca di colpi di scena. A chiudere il cerchio, un gameplay che permetta ai giocatori di sentirsi all’interno di un vero e proprio hong kong movie tra corpo a corpo, spettacolari sparatorie ed inseguimenti nel mezzo del caos cittadino. Al termine di questa promettente introduzione, quanto espresso sopra si è condensato sugli schermi grazie ad una breve sessione di gioco tenuta dagli sviluppatori.
C’è del marcio a Hong KongPrima di buttarsi nel vivo dell’azione, i ragazzi di United Front Games si sono concessi un breve giro in macchina per la downtown in modo da darci l’opportunità di apprezzare il lavoro di ricostruzione; per quanto la città non sia stata riprodotta con assoluto rigore, i tratti distintivi ci sono tutti ed il look generale colpisce, soprattutto di notte, grazie alle tipiche luci colorate accese ovunque. Per quanto il background narrativo della missione non ci sia stato rivelato, l’obbiettivo consisteva nel raggiungere un magazzino ed eliminare qualunque resistenza. L’azione ha preso il via nel piazzale di fronte alla struttura, dove abbiamo visto all’opera il combattimento corpo a corpo. Quest’ultimo si presenta come una combinazione di rapide combo, prese, finishing move e speciali colpi che utilizzano elementi dell’ambiente per massimizzare il danno. Ogniqualvolta si attaccherà un nemico in prossimità di un elemento interattivo dello scenario, tra cui quadri elettrici, sportelli, balaustre, si avrà la possibilità di attivare una spettacolare mossa contestuale in grado di metterlo velocemente KO, enfatizzata da inquadrature cinematografiche e rallentatore.
Fuoco alle polveriOltre ad eliminare i nemici in maniera teatrale ed efficace, il protagonista Wei Shen si è mostrato in grado di utilizzare le loro debolezze in maniera creativa. Nel caso ci si trovi di fronte un avversario armato sarà infatti possibile afferrarlo ed usarlo come scudo umano, mantenendo la presa sulla sua mano armata. A questa mossa potrà seguirne una di disarmo, molto utile per recuperare un’arma quando ci si ritrovi a mani vuote nel bel mezzo di una sparatoria. Dopo averci mostrato queste meccaniche, gli sviluppatori hanno illustrato le caratteristiche del gameplay durante gli scontri a fuoco, i quali prevedono un classico sistema attivo di coperture con la possibilità di passare da un riparo all’altro alla pressione di un tasto. Degno di nota il sistema di mira, che una volta effettuato il lock su un nemico permette di puntare a singole parti del corpo, come braccia, gambe o testa: una volta fatto fuoco, si potranno apprezzare animazioni consone al punto colpito. Anche in questo caso si combatte costantemente in inferiorità numerica e per salvare la pelle occorrerà sfruttare intelligentemente l’ambiente circostante. Una spettacolare sequenza ha inoltre rivelato la possibilità di calciare oggetti esplosivi, nel caso specifico una bombola di gas, e colpirli a mezz’aria aumentando notevolmente il raggio d’esplosione.
Un giro in cittàRidotte notevolmente le sue difese, il bersaglio principale del protagonista si è dato alla fuga per le vie della metropoli cinese, occasione ottima per mostrare le particolarità del sistema di guida. Quest’ultimo si presenta naturalmente molto intuitivo, in modo da permettere a chiunque di fare un giro senza richiedere skill particolari. Apparentemente più simile al modello offerto da Just Cause 2 piuttosto che a quello di GTA, esso prevede la possibilità di saltare sui veicoli adiacenti e prenderne il controllo “in corsa”, concedendo fughe ed inseguimenti che incoraggiano l’improvvisazione. La quantità di veicoli guidabili ci è parsa ottima, comprendendo anche le due ruote, ed il traffico per le strade intenso al punto giusto.
– Ambientazione affascinante
– Enfasi sul combattimento corpo a corpo
– Storia intensa e drammatica
Nonostante le perplessità legate alla scarsa qualità delle precedenti iterazioni del brand True Crime, il primo sguardo a questo nuovo capitolo ha rivelato risvolti incoraggianti. Data l’impossibilità di mettere le mani sul pad, ancora non ci è chiaro quanto la natura free roaming del titolo incoraggerà la libera esplorazione o il semplice seguire la storia, la quale peraltro si presenta ben strutturata. Se l’amalgama degli elementi funzionerà a dovere, il lavoro di United Front Games potrebbe rivelarsi interessante per gli amanti del genere. Rimante con noi per tutte le novità in arrivo dall’imminente E3, a presto su queste pagine.