Anteprima

Trinity Universe

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a cura di Zartas

Nello sconfinato universo dei generi videoludici, quella dei cosiddetti JRPG strategici è una delle nicchie in assoluto più ristrette e d’élite. Se siete degli appassionati del genere, nomi come Atelier Iris, Phantom Brave, o ancora Disgaea vi saranno sicuramente noti. In particolare quest’ultimo titolo, con il suo primo capitolo, Hour of Darkness, è una vera e propria pietra miliare acclamata da critica e pubblico: non a caso, il fortunato franchise di Nippon Ichi Software è arrivato al suo terzo capitolo, approdando anche con un remake proprio di Hour of Darkness su PSP.Abbandonando il passato e guardando invece all’immediato futuro, troviamo ad attenderci un promettente titolo figlio di uno sviluppo congiunto degli sviluppatori Nippon Ichi e Gust: Trinity Universe. Benchè il gioco vada ad allontanarsi dal genere degli strategici, proponendosi come un JRPG più classico, lo stile che ha contraddistinto le produzioni di questi due studi di sviluppatori sembra essere rimasto assolutamente intatto.

Umorismo made in DisgaeaChiunque di voi abbia giocato un qualsiasi titolo del brand Disgaea, conoscerà bene l’umorismo brillante (e assolutamente demenziale) che è vero e proprio marchio di fabbrica della serie. Le premesse per mantenere uno stile analogo ci sono tutte anche per Trinity Universe, a partire dalla stessa trama: il Netheruniverse è un mondo instabile che periodicamente rischia di venire distrutto dall’impatto di detriti spaziali di ogni genere, attratti dal pianeta a causa della sua immensa forza gravitazionale. Per evitare la distruzione del Netheruniverse, il regolamento vigente vede la necessità che periodicamente il Signore dei Demoni in carica si sacrifichi, trasformandosi in una gemma divina demoniaca col potere di allontanare i pericolosi detriti.Come i più attenti avranno notato, gli sviluppatori presentano Trinity Universe strizzando l’occhio a tutti i giocatori affezionati, e motteggiando sé stessi con una massiccia dose di autocitazionismo proveniente da Hour of Darkness: come infatti in Disgaea il protagonista era Laharl, signore del Netherworld, in Trinity Universe vestirete i panni di Kanata, Dio dei demoni del Netheruniverse. Il giovane Kanata sembra non avere nessuna intenzione di sacrificarsi per il bene superiore, pertanto decide di fuggire dal suo destino per godersi una vita a base di… noodles. L’improbabile scenario appena descritto non sarà però l’unico che vi verrà offerto in Trinity Universe: infatti gli sviluppatori hanno deciso di includere una campagna extra in cui avrete la possibilità di impersonare la valchiria Rizelea, incaricata dalle divinità di mantenere l’ordine e la pace nell’universo. Come sicuramente avrete capito, la virtuosa Rizelea si metterà sulle tracce dell’inadempiente sovrano Kanata, con l’intenzione di farlo ritornare sui suoi passi per il bene dell’intero Netheruniverse.

Niente più griglieQuale che sia la vostra decisione relativamente al personaggio da impersonare prima di gettarvi nel mondo di Trinity Universe, in entrambi i casi la vostra missione vi vedrà dover fronteggiare il problema dei detriti spaziali: questi pericolosi planetoidi si presenteranno sotto forma di condizionatori, pezzi di sushi, torte e quant’altro di insensato possa venirvi in mente. La dinamica di gioco vi vedrà quindi impegnati ad invadere questi corpi celesti dal variegato aspetto con lo scopo di distruggerne il centro gravitazionale ed impedire così la collisione con il Netheruniverse: la dinamica proposta sembra quindi rientrare appieno nel genere dei dungeon crawlers, dove i giocatori saranno impegnati in un gameplay scomponibile nell’alternarsi di fasi di esplorazione e fasi di combattimento.Quest’ultimo abbandonerà le enormi mappe a griglia che tutti i giocatori di Disgaea hanno amato (e odiato), proponendo invece un sistema di combattimento turn-based fondato su un layout piuttosto semplice, che vedrà i quattro geometrici tasti ben familiari a tutti i giocatori PS3 corrispondere a diverse tipologie d’attacco: ad esempio, il quadrato verrà utilizzato per attacchi rapidi, X per colpi lenti ma piuttosto dolorosi, mentre triangolo e cerchio saranno delegati alle funzioni di lancio di incantesimi e di cura del party. Fortunatamente però, il livello di profondità degli scontri verrà notevolmente aumentato dal sostanzioso Skill Link System: benché infatti il combattimento sia completamente a turni gli sviluppatori hanno optato per un sistema che premierà la velocità di pensiero e di esecuzione dei giocatori. Per gli attacchi più potenti ed efficaci infatti dovrete premere in sequenza una serie di tasti che vi permetteranno di dar vita a improbabili combo dove esplosioni, lampi, frantumazioni e ogni altro genere di esagerazioni saranno assolutamente comuni. “Esagerazione” sembra essere la parola chiave anche per quanto riguarda l’aspetto della personalizzazione delle armi: benché non sia stata ancora fatta parola relativamente a un ritorno del popolare sistema di trasmigrazione, è sicuro un profondo sistema di customizzazione delle armi. Oltre alla possibilità di aggiungere i classici effetti elementali, avrete anche la possibilità di personalizzare i vostri strumenti tramite… decalcomanie. Prendiamo ad esempio uno sticker con una fantasia floreale: attaccarlo alla lama della vostra spada farà sì che fiori, boccioli e ogni altro genere di amenità bucoliche accompagnino i fendenti del vostro ossimorico strumento di morte. Resta da capire se questa simpatica aggiunta sia niente più che un vezzo stilistico o se apporterà delle reali modifiche al gameplay.

Guest stars d’eccezioneDa una produzione d’eccezione come Trinity Universe, prodotta dalle vulcaniche menti degli sviluppatori di Nippon Ichi e Gust, era più che legittimo aspettarsi di trovare delle comparse ben note nell’universo di gioco, e così è stato. Personaggi come l’angelica Flonne e la diavolessa Etna –con gli immancabili Prinnies a seguito- avranno un ruolo attivo in Trinity Universe. Non ci resta quindi che aspettare il 25 Giugno, data d’uscita sul territorio PAL, per tornare a ridere delle divertenti gag fra Etna e gli sventurati -ed esplosivi- pinguini.

– Un ritorno al turn based

– Umorismo e stile inattaccati

– Tornano i prinnies!

Esplosivo, improbabile, eccessivo. Tutti questi aggettivi calzano a pennello nel descrivere Trinity Universe, produzione congiunta degli studi Nippon Ichi Software e Gust. Gli sviluppatori ritornano sullo scena next gen con un titolo che vuole riproporre tutto lo stile che ha caratterizzato le loro vecchie glorie, Disgaea e la serie Atelier in primis. Trinity Universe è quindi, evidentemente, un titolo assolutamente di nicchia, disegnato su misura per tutti gli amanti dei JRPG di stampo classico con combattimenti a turni. Se fate parte di questa razza in via d’estinzione, il nostro consiglio è quello di tenere d’occhio con attenzione questo progetto targato Nippon Ichi / Gust: potreste trovarvi fra le mani una perla di notevole valore ludico.

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