Con il servizio online della Virtual Console il Wii ha riproposto al suo pubblico un gran numero di vecchie glorie del passato. Tra i giochi disponibili non potevano certo mancare gli esponenti del genere che dagli anni Ottanta ha invaso praticamente ogni sistema conosciuto, parliamo degli intramontabili Shot’em up. Dopo il ritorno in grande stile di questa tipologia di titoli e il suo prossimo incremento che ne deriverà grazie all’imminente lancio di WiiWare, vi presentiamo un frenetico sparatutto a scorrimento dal sapore tipicamente retrò che, uscito già su PS2, ora si accinge a raggiungere i negozi in una versione Wii rivista e aggiornata.
Non pensare, colpisci!Sembra la frase di un qualche film d’azione americano e invece è molto semplicemente ciò di cui vi dovrete preoccupare giocando a The Legend of Sayuki. Il gioco, ispirato a un titolo per SNES di nome Pocky & Rocky, si mostra particolare a prima vista sia per l’aspetto grafico in se, sia per lo stile adottato nel disegnare personaggi, boss e ambienti. La protagonista del gioco, appunto Sayuki, partirà alla disperata ricerca del suo amato scomparso, e si ritroverà fin da subito coinvolta in una battaglia molto più grande di lei. Questo non scoraggerà la nostra ragazza dalle mille risorse che velocemente si lancerà tra le file nemiche senza troppe gentilezze. Ogni livello di gioco è reso originale dalla presenza di numerosi passaggi segreti o vie alternative, che comunque non altereranno in maniera marcata la rigida linearità dei percorsi, anzi andranno a favorire il fondamentale fattore di rigiocabilità per tutti i sette livelli presenti. Come da tradizione avremo a disposizione una grande varietà di attacchi e altrettanti oggetti e power-up per potenziare le nostre armi. Molto interessante è la possibilità di affrontare l’avventura in compagnia di un amico, in questa circostanza sarà opportuno coordinare ottimamente gli spostamenti su schermo per avere la meglio contro i giganteschi boss di fine livello. A differenza della versione rilasciata per PS2 quella Wii ha dal canto suo una serie di aggiunte esclusive: sarà giocabile un livello extra, si potranno direzionare gli attacchi per mezzo del Wii Remote, o anche prendere parte ad una sfida leggermente diversa nella modalità Wii Original. In questa variante la navigazione e lo scroll non si baseranno sulle assi orizzontale e verticale, ma verranno utilizzate le versatili caratteristiche di movimento offerte dal telecomando di Nintendo.
A volte ritornanoIl prodotto proposto in questa particolare occasione, come accennato poco sopra, sfrutterà un comparto grafico che a conti fatti può essere considerato come lontano parente di una generazione di titoli ormai vissuti e finiti nell’oblio del mercato videoludico e nonostante quanto visto lasci intravedere ottimi effetti grafici e un design molto accattivante, vanno fatte alcune considerazioni in merito.Riproporre un genere apparentemente “morto” come gli sparatutto paradossalmente non appare una scelta così negativa come invece si potrebbe credere. Sia perchè gli appassionati di vecchia scuola hanno sempre in mente cosa riuscivano a fare le storiche produzioni dell’epoca e sia perchè negli anni si è andato un po’ a perdere quel senso di sfida e giocabilità pura tipica di questi titoli, forse meno profondi a livello di concept ma decisamente solidi a livello di rigiocabilità. Se a tutti questi fattori aggiungiamo una fluidità di scrolling che dovrebbe garantire il pieno supporto ad animazioni e dettagli di alto livello, senza contare sulla semplice eppure stimolante caratterizzazione di ambientazioni e personaggi, potrete ben comprendere quanto sia elevata l’attesa verso un prodotto solo in apparenza datato e che potenzialmente potrà risultare molto più apprezzabile di quanto non si immagini, soprattutto se abbinerà ad una meccanica convincente una dinamicità degna della serie.
Considerazioni finaliThe Legend of Sayuki è un gioco della vecchia scuola. Per molti, il genere a cui appartiene incarna il concetto stesso di giocabilità all’interno di un videogame. Sicuramente molto elementare a livello strutturale, ma di un’immediatezza e un ritmo che inevitabilmente attirano. Per ora possiamo dirvi che avendo visto di cosa fu capace all’epoca il mai troppo lodato Ikaruga (Gamecube), nell’era della corsa tecnologica e dei poligoni che affollano le tv, il titolo sviluppato da Starfish emana un potenziale di divertimento che potrebbe piacevolmente risvegliare il desiderio di punteggi e record sopito in ognuno di noi. Attendiamo dettagli e approfondimenti in merito ad altri elementi, restate sintonizzati su Spaziogames per sapere tutte le novità a riguardo.