Anteprima

Tekken 6

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a cura di Folken

Ad un mese di distanza dalla definitiva data di pubblicazione, Namco Bandai ci ha permesso di provare lontani dalle chiassose fiere un codice non ancora definitivo dell’atteso nuovo picchiaduro Tekken 6. Già da tempo disponibile nelle sale giochi giapponesi, questo sesto capitolo non si propone certo di innovare, quanto piuttosto di affinare il solido impianto di gioco che lo caratterizza da sempre portandolo nella corrente generazione, debuttando per la prima volta nella storia del franchise su una console non Sony, ovvero l’Xbox 360.

Riunione di famigliaA differenza di altri titoli concorrenti la serie di Namco ha cercato, nell’arco degli anni, di proporre ed evolvere una trama che coinvolgesse in maniera coerente, per quanto possa esserlo una trama di un picchiaduro, i vari personaggi protagonisti degli scontri su schermo. Al centro della storia vi è la famiglia Mishima che, a partire da nonno Heihachi, organizza di anno in anno i tornei del Pugno di Ferro. Attorno ai conflitti generazionali tra il grande boss, il figlio Kazuya ed il nipote Jin, si innestano le vicende degli altri combattenti. Questo nuovo episodio approfitta dell’occasione fornita dalla nuova modalità campagna, fortemente legata alla trama, per tirare le somme di quanto narrato fin’ora ed evolversi ulteriormente. Di questa attesa novità non possiamo mostrarvi ancora immagini, ma in attesa della recensione possiamo anticiparvi come sia strutturata in missioni e racconta le vicende di Lars, personaggio che esordisce in Tekken proprio con questo sesto capitolo e che, accompagnato dall’altra new entry, la robot Alisa Bosconovitch, si ritrova senza memoria del proprio passato ed inseguito dai sicari della Mishima Corporation. A livello di gameplay possiamo confermare la forte somiglianza con il Tekken Force già visto nel terzo capitolo, per quanto la modalità cooperativa dovrebbe dare del valore aggiunto a questo interessante diversivo. Lasciamo comunque alla recensione il compito di descriverla a fondo. Il resto dell’offerta comprende tutto quanto siamo abituati a vedere in titoli di questo genere, quindi abbiamo battaglia arcade, fantasma (ovvero scontri contro sequenze infinite di personaggi controllati dal computer, utili per migliorare il livello del vostro combattente), versus, a squadre, contro il tempo, sopravvivenza e una modalità pratica. Il menu principale si presenta profondamente rinnovato rispetto al passato, ponendo l’accento sulla creazione e gestione del profilo del giocatore, il quale potrà scegliere un personaggio principale e le cui statistiche si metteranno in bella mostra sulla sinistra. Non manca anche un completo editor grazie al quale modificare l’aspetto dei vari lottatori con abiti e accessori vari, acquistabili con il denaro che guadagnerete nel torneo. Non sarà purtroppo possibile creare un personaggio da zero come invece visto nell’ultimo Soul Calibur.

Squadra che vince…La serie Tekken si è da sempre distinta per il proprio caratteristico gameplay. All’immediatezza dei comandi ha sempre corrisposto un’elevatissima profondità, garantita dallo sterminato numero di mosse che ogni personaggio possiede, i quali emergono dalla massa grazie alle lunghissime combo che possono eseguire. Le nostre sessioni di prova sull’ultimo arrivato Namco Bandai non hanno mostrato particolari innovazioni in tal senso, quanto piuttosto un affinamento del bilanciamento, che deve essere stato davvero un incubo da gestire visto l’impressionante numero di personaggi che troveranno posto in Tekken 6. Il roster arriva alla ragguardevole cifra di quaranta lottatori, riproponendo tutti i volti già visti fin’ora nella serie ed aggiungendo otto nuove leve, di cui due esclusive per la versione casalinga. Questo aspetto dovrebbe già da solo garantire una buona longevità agli amanti del genere, che avranno pane per i propri denti nel caso decidessero di approfondire ogni sfaccettatura dei diversissimi stili di combattimento dei vari Kazuya, Jin, King e compagnia. Qualche piccola novità è stata comunque inserita, in particolar modo negli ambienti, che si divideranno tra zone limitate ed altre infinite, ma che soprattutto saranno più interattivi rispetto a quanto visto fin’ora. L’aggiunta di nuove zone raggiungibili sfondando pareti e pavimenti, come già visto anni fa in Dead or Alive, è sicuramente gradita, anche se durante le nostre prove ci è capitato molto meno frequentemente rispetto a quanto visto nel titolo di Team Ninja. L’impressione è che purtroppo non si sia voluto spingere troppo su questa nuova caratteristica, che avrebbe potuto effettivamente cambiare faccia alla giocabilità tipica della serie. Nuovo è anche il Rage System, piccolo accorgimento inserito dai programmatori, in grado però di modificare in maniera evidente l’andamento degli scontri. Il Rage non fa altro che dare un boost al potere distruttivo del lottatore ogni qual volta la sua salute scende sotto un certo livello. Non saranno poche le occasioni in cui questo effetto rabbia riuscirà ad influenzare il risultato dello scontro, ribaltando in pochi attimi la situazione. In ultimo, tra le aggiunte si segnala un completo supporto all’online, che tuttavia non è stato possibile ancora testare.In definitiva, il gioco non stupisce con rivoluzioni, ma si conferma ancora una volta in grado di intrattenere tutti coloro i quali amano questa serie, già da questa versione non ancora completa.

Esordio multipiattaformaI fan di Tekken attendono il passaggio alla nuova generazione sin da quando il quinto capitolo debuttò in alta definizione sul Playstation Network. Dopo quanto di buono gli sviluppatori della casa giapponese sono riusciti a fare con Soul Calibur IV l’anno scorso, era lecito attendersi un ulteriore balzo in avanti. Non nascondiamo, invece, una certa perplessità nel constatare un impianto tecnico e grafico solido sia su X360 che PS3, ma nulla più. Lasciando alla ormai vicina recensione il compito di esprimere un giudizio su questo delicato aspetto, possiamo comunque sbilanciarci nel segnalare la buona modellazione dei vari personaggi, alcuni dei quali caratterizzati in maniera sicuramente lodevole e soprattutto animati molto bene come da tradizione Namco. La rinnovata interattività dei fondali si è tradotta in una discreta distruttibilità degli stessi, mentre la realizzazione dell’acqua non ci è parsa ancora convincente. Abbiamo trovato una simpatica chicca la possibilità di attivare o disattivare il motion blur. La buona qualità del sistema di illuminazione e soprattutto un frame rate saldamente ancorato ai sessanta FPS chiudono un giudizio preliminare senz’altro positivo sull’aspetto estetico di Tekken 6, seppur senza raggiungere quel livello di qualità che ci si aspetterebbe dalla casa giapponese. Buono l’audio, con i tipici campionamenti di pugni e voci ed un repertorio di musiche nella media.

– Gameplay solido

– Qualche gradita novità

– E’ Tekken

In attesa di poter finalmente mettere le mani sulla versione completa del debutto next-gen della serie, l’approfondita prova sulla questa build di Tekken 6 non è stata in grado di stupire, quanto piuttosto di confermare le buone qualità di questa serie, da sempre ai vertici della categoria. Il gameplay è solido e i fan della saga si sentiranno subito a casa. Qualche novità c’è e, seppur non in grado di stravolgere, sembra rinfrescare a sufficienza il brand. Inoltre la modalità campagna potrebbe rappresentare un piacevole diversivo da affiancare alle sessioni uno contro uno online, aspetto in grado da solo di decretare il successo di questo picchiaduro. Resta purtroppo una certa perplessità per quanto riguarda l’aspetto estetico, sicuramente solido e di alto livello, ma non sorprendente quanto lo fu ai tempi dell’uscita quello di Soul Calibur IV. Restate quindi con noi, per non perdervi notizie ed approfondimenti sul promettente nuovo capitolo di questa decennale saga.

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