Quando alcuni leak hanno svelato che sarebbe arrivato un nuovo Syndicate, molti cuori appartenenti a gamer veterani sono esplosi in fiamme. Quei cuori sono poi raggelati immediatamente dopo aver scoperto che l’amato brand sarebbe sì ritornato, ma sotto forma di FPS. Se negassimo di aver reagito maluccio a nostra volta al momento dell’annuncio vi mentiremmo, ma non possiamo nemmeno omettere che il nostro umore è migliorato nettamente dopo aver sentito il nome dello sviluppatore del gioco, e averlo visto in azione. A capo del progetto ci sono infatti gli Starbreeze Studios, un talentouso gruppo di programmatori con base in Svezia che ha già dimostrato grandi capacità con The Chronicles of Riddick: Escape From Butcher Bay e il primo The Darkness. Tartassati dai fan del marchio e da numerosi giocatori curiosi di scoprire cosa avrebbero combinato, gli sviluppatori hanno rassicurato tutti, garantendo che al cupo e futuristico mondo del gioco sarebbe stata fatta giustizia, e mostrando un titolo dal gameplay frenetico e ricco di possibilità.Dopo aver seguito il gioco con un atteggiamento tanto interessato quanto speranzoso, ieri abbiamo finalmente potuto testarne i primi livelli. Per la grazia di Vishnu, ci sono piaciuti! Ma si è trattato ad ogni modo di un piccolissimo assaggio, dal quale possiamo trarre poche, seppur positive, conclusioni. Ecco cosa abbiamo scoperto.
Ha un lungo cappotto nero? No? Allora sparagliIn Syndicate vestirete i panni di uno degli agenti potenziati dell’Eurocorp, la principale megacorporazione mondiale, responsabile dell’invenzione di un chip neuronale che ha reso i computer obsoleti, permettendo a gran parte della popolazione planetaria di connettersi alla rete senza bisogno di intermediari. Non sarete tuttavia un agente normale, bensì uno speciale prototipo di nome Kilo dotato del DART 6, un chip sperimentale che dovrebbe donarvi capacità incredibili. Sfortunatamente, si dà il caso che la Eurocorp non sia l’unica società impegnata nella creazione di un processore di questo tipo, la vostra prima missione sarà pertanto un’infiltrazione nel quartier generale della compagnia rivale Aspari, durante la quale dovrete eliminare lo scienziato a capo del progetto nemico e recuperare il nuovo prototipo. Robetta da nulla per un superuomo che può fare hacking con il pensiero, no?Il gameplay dello sparatutto di Starbreeze all’inizio appare piuttosto classico, e presenta tutte le azioni tipiche del genere: corsa, salto, possibilità di zoomare guardando nel mirino, scivolata in scatto, e persino un attacco dalla corta distanza. Il sistema di gioco contiene però varie caratteristiche uniche, o comunque meno diffuse nei videogame di questa tipologia. Durante le sparatorie si può usare un Cover System limitato, che permette di sporgersi da coperture basse (solo dall’alto e non lateralmente) e non è particolarmente sicuro contro avversari sopraelevati, ma aiuta comunque in certe situazioni pericolose. Tutte le armi sembrano avere modalità di fuoco alternative, persino la pistola base, che può sparare a raffica come un mitra se lo si desidera. Fiore all’occhiello della struttura sono il Dart Overlay e il Breaching. La prima meccanica attiva il chip del proprio agente, cambia la visuale di gioco permettendo di vedere i nemici attraverso i muri, aumenta la resistenza e rallenta il tempo grazie alla scarica di adrenalina ricevuta. Si tratta di un potere utilissimo per superare scontri difficili dove i nemici sono numerosi, forse persino troppo (ma avendo solo giocato i primi livelli non possiamo ancora dare valutazioni reali riguardanti la difficoltà). Più singolare il Breaching, a tutti gli effetti un hacking mentale degli avversari, che necessita di energia per essere utilizzato e ha vari effetti. Per ora abbiamo potuto provare solo il suicidio, che elimina il nemico e lo trasforma in una sorta di bomba ad area, e il contraccolpo, che disarma gli avversari e li rende vulnerabili. Ogni volta che un nuovo potere viene acquisito, una comoda sessione di training virtuale insegna ad utilizzarlo con un minigioco a punteggio. Il DART 6 e le sue abilità sono anche potenziabili, ma necessitano dei componenti di altri chip avanzati che si trovano durante la campagna principale.Il feeling delle armi e la precisione dei controlli ci hanno fatto un’ottima impressione. In Syndicate le bocche da fuoco hanno tutte caratteristiche uniche e sono davvero un piacere da usare. Ci siamo trovati subito a nostro agio con le meccaniche di gioco, a crearci qualche difficoltà è stato solo il Cover System, che, come spiegato prima, non è abusabile né garantisce protezione assoluta. Durante i primi livelli abbiamo infine trovato una delle armi “speciali” del gioco, la Gauss Gun. Un temibile mitra a ripetizione con proiettili a ricerca. Se gli arnesi disponibili nei livelli successivi saranno dello stesso livello, ci sarà da leccarsi i baffi per gli amanti degli scontri a fuoco virtuali.
A qualcuno piace cupoL’ambientazione di Syndicate ci ha colpito molto positivamente. Tutto è molto curato, e ogni ambientazione è pervasa da tecnologia e colori scuri. Molto azzeccato per un mondo dove la moralità è ormai un optional, e durante gli scontri tra le multinazionali le morti dei civili non contano nulla. Notevole il comparto tecnico, con modelli tridimensionali dettagliati, buone animazioni e doppiaggio curato, peraltro completamente in italiano . Il parlato inglese è migliore, ma principalmente per una questione di sincronia tra movimenti labiali dei personaggi e voce, è stato fatto un buon lavoro anche dalle nostre parti. Non ci possiamo sbilanciare sulla longevità, tre livelli non sono molti e sono finiti rapidamente, speriamo di poterne provare molti altri nel prodotto finito.
– Ottima ambientazione, che cattura lo spirito dell’originale
– Gameplay solido ed esaltante, con spunti originali
– Tecnicamente lodevole
Il nuovo Syndicate promette molto bene. Non fatevi ingannare dall’ambientazione futuristica alla Deus Ex, questo è uno shooter adrenalinico, che vanta un gameplay solido ed esaltante, e molte ottime idee. Ora resta solo da vedere se tutto questo verrà applicato ad una campagna principale coi fiocchi, accompagnata da modalità multiplayer rifinite e divertenti. Se Starbreeze dovesse riuscire a fare filotto, ci aspetta un giocone.